ESTERI
ROMA – Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani ha partecipato all’incontro promosso presso la sede romana del Parlamento europeo – Esperienza Europa – per la presentazione dello studio sul valore aggiunto dell’UE di fronte alle grandi sfide globali, rispetto invece ai costi della ‘non-Europa’. Nel suo intervento Tajani ha subito precisato di condividere i contenuti dello studio vedendo nell’Europa una grande opportunità anche dal punto di vista economico. “Abbiamo visto come la Gran Bretagna, dopo la Brexit, stia riflettendo sul fatto che i costi siano maggiori dei benefici. Dal punto di vista dell’interesse di cittadini ed economia bisogna procedere verso una maggiore integrazione”, ha suggerito Tajani vedendo positivamente, anche per il business delle imprese italiane, l’allargamento all’Ucraina e agli altri Paesi candidati nei Balcani. “Dal punto di vista politico, c’è la questione della difesa unica europea che non è solo un fatto economico a lungo termine ma un messaggio al mondo sul fatto che c’è una politica estera europea”, ha aggiunto Tajani. Sulla cosiddetta green economy, il Ministro ha parlato di una grande opportunità per le industrie e per l’agricoltura dell’Italia ma a condizione che anche il trasporto intermodale abbia delle infrastrutture adeguate. Tajani è tornato poi sulla recente diatriba tra Italia e Francia ribadendo la sua contrarietà per le critiche verso il governo italiano sulla questione della gestione migratoria. “Un incidente di percorso – l’ha definito Tajani – che non può però passare inosservato quando c’è un’offesa all’Italia”. Per quanto riguarda l’iter decisionale europeo, il Ministro degli Esteri ha invece ribadito la sua idea di dover arrivare al sistema del voto a maggioranza superando così i veti che generalmente sono figli di una procedura che prevede, per lo meno su determinate questioni, il voto all’unanimità. Sul vertice Italia-Africa che si terrà in autunno, Tajani ha come il cosiddetto ‘Piano Mattei’ italiano per il continente africano diventi un qualcosa capace di coinvolgere tutta l’Europa. Infine sul Next Generation, il Ministro degli Esteri ha sottolineato l’importanza della flessibilità da parte dell’Europa e come ci sia stato appunto un salto di qualità “passando da un’Europa del rigore a un’Europa della solidarietà” per quanto adesso “bisogni trasformare in azioni concrete il Recovery Plan”. (Inform)