CAMERA DEI DEPUTATI
(fonte immagine Camera dei Deputati)
ROMA – Si è tenuta alla Camera dei Deputati la presentazione del libro “La forza del cuore di Alejandro Marmo” scritto dalla professoressa Maria Pia Cappello, un incontro promosso dal deputato del Pd, eletto nella ripartizione Europa, Fabio Porta. Il libro racconta la vita e le opere dell’artista e scultore italo argentino Alejandro Marmo, nato nella provincia di Buenos Aires da una famiglia di emigrati: padre italiano e madre greca di origine armena. Nella bottega del padre fabbro sviluppa la passione per l’arte che coltiva da autodidatta dall’età di 20 anni. Negli anni ’90, a fronte dello smantellamento del sistema industriale argentino, l’artista decide di elaborare il progetto “Arte nelle fabbriche” per portare appunto l’arte all’interno di quegli spazi produttivi e di lavoro ormai in disuso, coinvolgendo gli operai: si tratta soprattutto delle fabbriche abbandonate nella periferia di Buenos Aires.
Il dibattito è stato introdotto da Gianni Lattanzio (direttore editoriale Meridianoitalia) che ha parlato del legame particolare dell’artista Alejandro Marmo con la religione e il messaggio cristiano. “È un messaggio all’umanità che, di fronte alle dimenticanze, ha bisogno di essere raccolto con il cuore: questo c’è nell’opera di Marmo”, ha spiegato Lattanzio. Il deputato Porta ha ricordato, prendendo spunto dalla storia di Marmo, quell’emigrazione italiana che continua nel tempo ma più in generale quella “mobilità degli uomini nel mondo come segno di pace e di ricchezza per tutte le nazioni”. Porta ha voluto rievocare a sua volta anche l’essenza delle radici religiose che ci accomunano. “È un messaggio che fa riflettere sul consumismo”, ha evidenziato Porta invitando a riflettere proprio sull’importanza del riutilizzo dei materiali di scarto di cui è esemplare l’opera dell’artista, sottolineando come questo progetto artistico nato a Buenos Aires sia stato portato in Italia grazie a Papa Francesco che ha apprezzato molto negli anni con l’opera di Marmo. Francesca Romana Fragale (presidente Accademia italiana d’arte e letteratura) ha ricordato l’importanza per l’artista di aver avuto un padre fabbro. Fragale ha messo in evidenzia come Marmo intenda indurre con la sua opera proprio a una riflessione sulla centralità dei materiali di scarto da riutilizzare. L’artista Alejandro Marmo ha dal canto suo espresso soddisfazione per l’interessamento delle istituzioni nella presentazione del volume. “Un artista che parla troppo lavora poco”, ha chiosato con una battuta Marmo. Fabia Baldi (dirigente scolastica e scrittrice) ha ricordato che l’autrice del libro è riuscita a cogliere in pieno la filosofia e il pensiero dell’artista. “Agli avanzi viene dato nuovo significato e vigore”, ha spiegato Baldi ribadendo come la capacità di riutilizzo dei materiali di scarto vada oltre la semplice realizzazione di un’opera d’arte. “È un libro profondo ed emozionante. Alejandro Marmo si inserisce nella storia”, ha evidenziato Baldi sottolineando come altri grandi artisti abbiano aperto la strada a questa idea di arte: Marcel Duchamp, Piero Manzoni, Michelangelo Pistoletto, Alberto Burri e Mimmo Rotella. Baldi ha ricordato che all’aeroporto di Fiumicino (Terminal 3) c’è un’opera di Marmo intitolata “L’abbraccio”. Baldi ha ribadito anche l’attenzione particolare dell’attuale Papa verso l’arte in generale e in particolare verso quella di Marmo. “Per Bergoglio l’arte diventa strumento di evangelizzazione e di messaggio nel mondo”, ha sottolineato Baldi facendo presente come tanto Alejandro Marmo quanto Papa Francesco abbiano questa aspirazione di arrivare alle periferie del mondo. Francesco De Remigis (giornalista) ha evidenziato come le periferie non siano necessariamente nel sud del mondo ma siano intorno a noi anche nelle nostre città. “In quest’ottica il lavoro di Marmo rende impossibile non soffermarsi a riflettere su questo messaggio di realtà”, ha spiegato il giornalista parlando di un’opera d’arte che ha la potenza di un reportage. Andrea Bernabeo (giornalista) ha parlato di questo libro come di una lente d’ingrandimento che ha permesso di approfondire l’opera di Marmo dove “è preponderante il rapporto tra religione, arte e mondo contemporaneo”. Bernabeo ha ricordato il contesto all’interno del quale ci si muove parlando dell’arte di Marmo: un’arte capace di raccontare una società che va avanti e produce in continuazione anche contrasti e disuguaglianze. Monsignor Francesco Pesce (Rettore della Chiesa di San Gregorio Nazianzeno) si è interrogato su chi siano i poveri e gli scartati al giorno d’oggi, citando una frase di Gesù che diceva “i poveri li avrete sempre con voi”. L’autrice Maria Pia Cappello ha espresso il desiderio che dalle opere di Marmo si possa irradiare il mondo con un messaggio di pace e di gioia per tutti. (Inform)