ASSOCIAZIONI
Lavoro, solidarietà e ripopolamento i temi affrontati
TRENTO – Sostegno alle comunità italiane colpite dall’alluvione in Brasile, lotta allo spopolamento in Italia, rientro dei discendenti italiani per lavori nel settore sanitario, artigianale e agricolo. Sono questi i temi affrontati in occasione della 57ma assemblea generale dell’Unione Nazionale Associazioni di Immigrati ed Emigrati (Unaie) che si è svolta venerdì 13 ottobre a Monte Bondone, Trento. L’Unaie – sottolinea la nota diffusa dal sodalizio – è la più grande realtà italiana nel settore dell’associazionismo in emigrazione, che coinvolge ben 2500 circoli all’estero e una ventina di associazioni strutturate in tutta Italia. La relazione morale del presidente Oscar De Bona – prosegue la nota – ha puntato sulla necessità di far rientrare i discendenti italiani per andare a coprire quei posti vacanti in diversi settori lavorativi, in primis quello sanitario, ma non solo. “Mancano medici, infermieri e oss – ha detto De Bona – e attraverso i nostri circoli esteri possiamo portare in Italia queste figure professionali con qualcosa in più: un senso di appartenenza al nostro Paese. Ma sappiamo bene che mancano anche autisti, contadini, artigiani e questa richiesta arriva in qualsiasi luogo italiano, dai piccoli paesi di periferia alle grandi città”. Nelle prossime settimane il Direttivo Unaie elaborerà un documento da presentare al Ministro degli Esteri e al Sottosegretario con delega agli italiani nel mondo, affinché si possa avviare un nuovo canale diretto. “Dobbiamo creare un programma ben strutturato per il rientro dei nostri discendenti, offrendo loro un lavoro, una prima abitazione e un corso accelerato di italiano per chi ne avesse la necessità. Non smetterò di dire che il nostro associazionismo è una vera potenzialità per il Sistema Italia e con un investimento di uno il nostro Paese incasserebbe dieci – afferma De Bona. Durante l’assemblea si è anche parlato dell’alluvione che ha colpito le comunità degli Stati del Rio Grande do Sul e Santa Caterina (Brasile). “In queste regioni del Sud del Brasile il 70% della popolazione ha una discendenza italiana, principalmente dal Triveneto. Molti di questi discendenti – segnala De Bona – hanno perso la casa, i loro cari. Strade e ospedali sono distrutti. Il nostro Paese deve intervenire e in particolar modo quelle Regioni interessate, come il Veneto, la Lombardia, il Friuli Venezia Giulia e il Trentino Alto Adige”. Ai loro Presidenti Unaie lancia l’appello di aprire un conto corrente per un fondo da destinare “ai nostri fratelli brasiliani”. Si è inoltre discusso dei progetti finanziati con i fondi del PNRR per la promozione del “Turismo delle radici”, ricordando come diversi progetti regionali che hanno ottenuto il contributo hanno al loro interno la partecipazione attiva di Unaie, tramite le sue singole associazioni provinciali/regionali. Segnalato inoltre il maggiore contributo che le associazioni di grande esperienza aderenti all’Unaie avrebbero potuto dare al Progetto (Inform)