CULTURA
Quarto incontro della serie “Intellettuali ebrei italiani del Novecento”
HAIFA – L’Istituto Italiano di Cultura di Haifa organizza giovedì 20 aprile alle ore 18.30 la conferenza online intitolata “La fine della modernità ebraica” a cura di Sarah Parenzo, in occasione del Giorno della Memoria.
La conferenza, in italiano, è il quarto appuntamento della serie “Intellettuali ebrei italiani del Novecento”.
Prendendo spunto dal titolo dell’omonima opera di Enzo Traverso (Parigi 2013) il quarto e ultimo incontro verterà sul contesto storico culturale ebraico italiano degli ultimi settant’anni. In un variegato percorso tra memoria e sionismo, politica interna, relazioni tra ebrei e non, e ricezione della cultura israeliana, si cercherà di comprendere le ragioni e gli eventi storico, culturali e politici che possono aver contribuito a silenziare le voci intellettuali a discapito del pluralismo e della libertà di pensiero delle comunità della Diaspora. In ultima istanza ci si chiederà quale contributo potrebbero fornire gli intellettuali israeliani e quali iniziative si potrebbero auspicare affinché si assista a una rinascita nel vecchio continente e all’affermarsi di nuove voci critiche di respiro e spessore.
La partecipazione alla conferenza è gratuita. Per prenotare e ricevere il link per l’incontro Zoom, si prega di compilare QUESTO MODULO. In alternativa, è possibile seguire la conferenza online anche collegandosi a YouTube: https://www.youtube.com/@istitutoitalianodiculturad8639/featured.
La serie “Intellettuali ebrei italiani del Novecento” è dedicata all’esplorazione di alcune figure di intellettuali ebrei italiani che hanno dato un significativo contributo alla cultura e alla politica italiana del secolo scorso, ebraiche e non. Nel ripercorrere la vita, l’opera e il pensiero di tali figure si terranno presenti due obiettivi principali. Il primo è quello di far conoscere al pubblico tali significativi esponenti del panorama intellettuale italiano del secolo scorso, meno noti, studiati o tradotti in Israele nonostante l’indubbio spessore internazionale. Il secondo, più ambizioso, è invece quello di interrogarci sull’attuale condizione degli intellettuali ebrei che, soprattutto negli ultimi decenni, hanno perso il prezioso ruolo di coscienza critica dell’Europa e la connotazione cosmopolita di un tempo.
Sarah Parenzo è nata in Italia e da vent’anni vive in Israele dove lavora come traduttrice e assistente sociale presso il servizio pubblico di riabilitazione psichiatrica. Dopo la laurea in giurisprudenza, conclusa a Milano con una tesi sul matrimonio e il divorzio nella cultura giuridica ebraica, ha proseguito gli studi in lettere all’Università Ebraica di Gerusalemme, occupandosi di Shoah, storia ebraica italiana, antisemitismo e psicoanalisi. Nel 2020 ha conseguito un dottorato di ricerca presso il Dipartimento di Traduzione dell’Università di Bar -Ilan con uno studio sui risvolti etici e psicoanalitici della ricezione dello scrittore A. B. Yehoshua in Italia. (Inform)