ISTITUZIONI
(Fonte immagine Presidenza del Cosiglio)
ROMA – È stata approvata dal governo la manovra per il 2024 che è stata quindi presentata nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Chigi. La Legge di Bilancio è stata oggetto di un Consiglio dei Ministri che ha portato sul tavolo anche il Documento Programmatico di Bilancio che sintetizza le voci di entrata e uscita dello Stato: documento da inviare a Bruxelles. Il Premier Meloni ha parlato di un’approvazione in tempi record: si tratta di una manovra da circa 24 miliardi, di cui 16 miliardi da extra-gettito e i restanti 8 da tagli di spese. “Considero questa manovra seria e realistica, concentrando le risorse su alcune grandi priorità”, ha commentato Meloni delineando quali siano queste priorità. “La prima è la difesa del potere d’acquisto delle famiglie ovvero più soldi in busta paga”, ha spiegato Meloni evidenziando come si tratti del provvedimento più corposo in termini di risorse per circa 10 miliardi mentre ulteriori 4 miliardi deriverebbero dal taglio del cuneo fiscale. Un altro punto toccato dalla manovra è la rivalutazione delle pensioni, comprensiva della super-rivalutazione per le pensioni minime. Meloni ha inoltre ricordato che APE Sociale e Pensione Donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita che consente di andare in pensione a 63 anni con 36 anni di contributi in linea generale, mentre restano i 35 anni contributivi per le donne. Meloni inoltre ha annunciato aumenti contrattuali per il pubblico impiego: “ci sono oltre 7 miliardi di euro a disposizione per tali aumenti, oltre 2 miliardi riguardano la sanità mentre gli altri 5 vanno ai rimanenti settori”, ha sottolineato Meloni che sulla sanità in particolare ha ricordato come ci siano 3 miliardi in più del previsto destinati a un’unica priorità: l’abbattimento delle liste d’attesa. Sulle famiglie, Meloni ha ribadito la linea dell’incentivo alla natalità. Oltre ai provvedimenti dello scorso anno, vengono rafforzati ulteriori tre punti: il congedo parentale, il fondo per gli asili nido, la decontribuzione delle madri. “Prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore”, ha precisato Meloni. Sempre per quanto riguarda il lavoro, Meloni ha ricordato poi il principio “più assumi, meno paghi” con un particolare riferimento all’impatto che si potrà avere nel Mezzogiorno. Per i lavoratori autonomi, invece, la novità è nel poter pagare l’anticipo dell’Irpef non più solamente tutto insieme a novembre ma in cinque rate. “Sono fiera del risultato di questa manovra e del fatto che ci sia un governo che concentra le sue risorse in obiettivi chiari”, ha concluso il Premier Meloni. Il Vicepremier e Ministro degli Esteri Tajani ha a sua volta sottolineato la rapidità dell’approvazione del testo. Tre sono i punti sui quali ha voluto concentrarsi Tajani: i provvedimenti per i pensionati, il rinnovo dei contratti per il comparto difesa e sicurezza e la sanità. “Abbiamo deciso di assestare un colpo decisivo al problema delle liste di attesa. Un problema a cui va messo rimedio”, ha precisato Tajani ribadendo poi la scelta del governo di sostenere famiglie e imprese per quanto riguarda la crescita economica. Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Salvini ha espresso soddisfazione per quanto riguarda specificamente il settore di sua competenza ossia quello delle infrastrutture. “Ci sono investimenti sulle ferrovie, sulle strade, sugli alloggi universitari e c’è la copertura necessaria per il collegamento stabile tra Sicilia, Italia ed Europa”, ha spiegato Salvini annunciando anche il taglio del canone Rai dalla bolletta dei contribuenti. “Fatte salve le condizioni internazionali per me è una manovra positiva per lavoratori e pensionati italiani”, ha aggiunto Salvini. Il Ministro dell’Economia Giorgetti ha confermato “l’approccio serio e prudente della manovra”. Giorgetti ha spiegato come la priorità fosse “dare sollievo ai redditi medio-bassi soprattutto quelli del lavoro dipendente”, ha commentato il Ministro dell’Economia parlando di una situazione che altrimenti avrebbe rischiato di mettere ulteriormente in difficoltà il potere d’acquisto degli italiani. “È stato richiesto un sacrificio a tutti i Ministeri attuando una spending review significativa”, ha spiegato Giorgetti. “In questo senso la manovra conferma gli obiettivi che erano stati recentemente approvati dal Parlamento”, ha evidenziato il Ministro dell’Economia parlando di una congiuntura che ha reso problematica la costruzione di questo bilancio, anche per la presenza di “variabili non ponderabili”, le ha definite Giorgetti portando ad esempio la situazione in divenire del comparto energetico. (Inform)