ITALIANI ALL’ESTERO
ROMA –Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani ha partecipato al lancio del progetto “2024 Anno delle Radici italiane nel mondo” presso il Comune di Sgurgola (Frosinone). Nell’occasione al Vicepremier è stata consegnata la cittadinanza onoraria da parte del Sindaco Antonio Corsi. “Tanti connazionali – ha esordito nel suo discorso Tajani – hanno lasciato l’Italia partendo anche da questi paesi di montagna dove era difficile poter andare avanti. Questa parte d’Italia, la Ciociaria era molto povera e tanti sono emigrati negli Stati Uniti, in Australia, in Sud America e in Europa, ma coloro che sono partiti sono rimasti legati all’Italia, magari non parlano benissimo l’italiano però parlano ancora in dialetto ed usano la lingua dei loro nonni e bisnonni. Chi è partito – ha rilevato il Ministro – non ha mai dimenticato l’Italia e noi abbiamo il dovere di non far dimenticare il nostro Paese. Per questa ragione nel Piano di ripresa e resilienza (PNRR), c’è un progetto che è dedicato proprio a far ritornare in visita in Italia gli italiani che vivono all’estero. Sono circa sei milioni e mezzo i connazionali iscritti all’Aire, ma ce ne sono molti altri di origine italiana che non hanno il passaporto. Noi vogliamo – ha continuato Tajani – che il maggior numero possibile di queste persone tornino a riscoprire i borghi da cui erano partiti i loro antenati. Questo servirà a far crescere le presenze turistiche non soltanto nelle grandi città italiane, ma anche nei comuni più piccoli, soprattutto nelle regioni dove vi sono città , come ad esempio Napoli, Roma, Palermo, Venezia , Milano e Firenze , che sono grandi mete turistiche con milioni di presenze . Noi vogliamo invece che cresca il turismo anche nei piccoli borghi, e gli incentivi che daremo ai comuni per organizzare eventi sono finalizzati proprio ad invitare e ad accogliere turisti di origine italiana”. Il Ministro ha poi sottolineato come la stessa degustazione dei cubi, oltre all’importante aspetto culinario, può ad esempio aiutare a riscoprire, a chi oggi vive in America o in Argentina, come mangiavano i loro bisnonni e il modo di cucinare italiano . “Desideriamo – ha proseguito Tajani – che i nostri connazionali all’estero – possano tornare nel nostro Paese a ricoprire con piacere, durante una vacanza, da dove sono venuti, la nostra storia e le nostre tradizioni. Questo è l’obbiettivo del Progetto del Turismo delle radici, realizzato dal Maeci nell’ambito del PNRR, che noi vogliamo sia gestito anche dai sindaci, per evitare che i piccoli comuni possano essere dimenticati. Ho quindi scritto ai sindaci dei comuni più piccoli per invitarli ad essere parte di un disegno, di una rete che dovrà avere la possibilità di accogliere il maggior numero di italiani che arrivano dall’estero. Abbiamo chiesto anche ai sindaci dei comuni più grandi di essere parte di questa rete in modo che veramente le presenze turistiche possano incrementarsi. In questo ambito – ha aggiunto il Ministro – stiamo lavorando anche per far accordi con le compagnie aeree. Cercheremo inoltre con le nostre ambasciate di promuovere il progetto ovunque , dovrà essere veramente un’opportunità. Il Turismo – ha concluso Tajani – è il nostro petrolio , abbiamo tante bellezze da far vedere. Ogni piccolo borgo italiano merita di essere visitato”. (Inform)