ITALIANI ALL’ESTERO
RECANATI (Macerata) -“Le Marche nel mondo”: è l’incontro promosso dal Museo dell’Emigrazione Marchigiana di Recanati che si terrà il 21 giugno, con inizio alle ore 18, presso la sala ex-Granaio di Villa Colloredo Mels (Museo civico sede anche del Museo dell’Emigrazione).
L’incontro è organizzato in occasione della prima riunione del nuovo Consiglio dei Marchigiani all’Estero che si terrà ad Ancona ,nel Palazzo della Regione Marche, dal 20 al 22 giugno.
All’incontro di Recanati parteciperanno esperti del settore e componenti del Consiglio dei Marchigiani nel Mondo provenienti da Belgio, Canada, Argentina, Brasile e Lussemburgo.
L’incontro. Coordinato da Luigi Petruzzellis, responsabile del Museo dell’Emigrazione Marchigiana – si aprirà con il saluto di Pierangelo Campodonico, direttore del Museo dell’Emigrazione Italiana recentemente inaugurato a Genova, e di Rita Soccio, assessora Culture e Turismo del Comune di Recanati.
Lo storico Marco Moroni presenterà il capitolo dedicato all’emigrazione marchigiana presente nel suo ultimo volume “Recanati in età contemporanea”.
Anna Poeti parlerà dello stretto legame che la Scuola Dante Alighieri – Campus L’Infinito di Recanati mantiene con le comunità di emigrati, non solo marchigiani.
Priscila Gambary, autrice del libro “Pelos vapores do Matteo Bruzzo”, racconterà la storia della famiglia Giorgi, emigrata da Recanati in Brasile nel 1894 e da lei minuziosamente ricostruita con un lavoro di ricerca durato anni.
Seguiranno gli interventi di Lorena Noè (Belgio), Fausta Polidori (Canada), del recanatese Luca Silvi (Brasile), di Juan Pedro Brandi (Argentina), Javier Lucca (Argentina) e Franco Nicoletti (Lussemburgo).
Soddisfazione dell’assessora Rita Soccio per l’iniziativa che si terrà a Recanati . E’ , ha commentato Soccio, “un’occasione per riflettere sull’emigrazione marchigiana del passato ma anche quella del presente”. Come eletta per Anci Marche nel Consiglio dei Marchigiani all’Estero l’impegno di Soccio è di “promuovere e valorizzare questa realtà anche creando reti con altri enti e comuni come abbiamo fatto con Genova e il Museo dell’Emigrazione Italiana”. (Inform)