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Vigili del fuoco, efficienza in scenari emergenziali: concluso il progetto Prometheus

INTERNO

La presentazione dei risultati nella conferenza all’Istituto Superiore Antincendi di Roma

 

ROMA – Si è concluso ieri pomeriggio, con una conferenza finale presso l’Istituto Superiore Antincendi di Roma, il progetto Prometheus dei Vigili del fuoco, di cui sono stati presentati i risultati dopo due anni di lavoro.

Il sistema Prometheus è un software sviluppato nell’ambito dell’omonimo progetto europeo, coordinato dal Corpo nazionale dei Vigili del fuoco e co-finanziato dalla Commissione europea, DG ECHO – Meccanismo europeo di protezione civile – che ha come obiettivo primario quello di migliorare lo scambio dei dati raccolti in un’area emergenziale tra squadre di ricerca e salvataggio (USAR – Urban Search And Rescue) sotto le macerie, riducendo il tempo di intervento delle operazioni di soccorso.

Prometheus è il terzo progetto, dopo EASeR e BELICE, di cui il Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco è stato coordinatore, in un partenariato internazionale.

La qualità e la quantità dei dati, le loro fonti e la loro destinazione possono variare a seconda del tipo di emergenza, del sistema di gestione disastri del Paese dove si opera, delle risorse impiegate. In questi contesti è di fondamentale importanza gestire e associare i dati in modo tempestivo ed efficace per renderli immediatamente disponibili, specialmente nella prima fase: è nella prima giornata successiva alla catastrofe, definita golden day, che il bilancio delle vittime può essere ridotto da un intervento più rapido e dallo scambio tempestivo e coordinato di informazioni tra squadre.

In questa fase Prometheus può rivelarsi molto più efficace rispetto ad altri sistemi, grazie alle sue caratteristiche innovative tra le quali ad esempio, la capacità di funzionare anche in assenza di rete internet.

«Prometheus è uno strumento funzionale, semplice da utilizzare, che supporta il personale impegnato e sottoposto a grande stress operativo che deve intervenire con razionalità e buon senso, in modo da individuare con immediatezza le priorità. Prometheus porta una capacità di intervento significativo con metodo e merito», ha detto il capo del dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile, Laura Lega, intervenuta alla conferenza.

«Il Progetto esprime tre elementi fondamentali per le nuove sfide del Sistema di protezione civile, sia in ambito nazionale che europeo: la rapidità dell’intervento, la gestione delle informazioni e la digitalizzazione messa al servizio dell’esperienza maturata negli anni da chi lavora sul campo», ha sottolineato il capo del dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Al convegno hanno preso parte, tra gli altri, il capo del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco Guido Parisi, il direttore centrale per l’Emergenza dei VVF, Marco Ghimenti e il coordinatore di ERCC – Centro Europeo per la risposta e il Coordinamento delle Emergenze – David Pfrang, nonchè esperti spagnoli di ERICAM e francesi di EsCASC; autorità civili e militari e rappresentanti del sistema di protezione civile. (Inform)

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