SENATO DELLA REPUBBLICA
ROMA – La Commissione Esteri e Difesa del Senato ha approvato un rapporto favorevole con alcune osservazioni sul disegno di legge recante lo stato di previsione del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale per l’anno 2024 e per il triennio 2024-26.
Nel rapporto si prende atto che nel disegno di legge sono presenti misure che puntano a sostenere, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili, la proiezione italiana all’estero, la cooperazione italiana allo sviluppo e la partecipazione dell’Italia all’Unione europea e ad organismi internazionali, e a offrire a sostegno all’Ucraina. Viene inoltre espresso apprezzamento per la partecipazione dell’Italia al programma della Banca europea per gli investimenti a supporto dell’Ucraina, e valutato con favore il rifinanziamento dello Strumento europeo per la pace, e l’autorizzazione di spesa per fare fronte agli impegni derivanti dalla sottoscrizione del Fondo NATO per l’innovazione.
La Commissione condivide anche l’impegno di spesa finalizzato al finanziamento, anche per l’anno 2024, del Fondo per le attività connesse alla protezione temporanea delle persone in fuga dalla guerra in Ucraina e prende atto delle misure in materia di revisione della spesa che interessano anche il Ministero degli Esteri, e di quelle relative all’istituzione finanziaria per la cooperazione allo sviluppo.
Esaminato lo stato di previsione per il 2024 relativo al Ministero degli Esteri, il rapporto segnala che vengono autorizzate spese finali, in termini di competenza, pari a 3.524,27 milioni di euro nel 2024, a 3.417,93 milioni di euro per il 2025 e 3.553,90 milioni di euro per il 2026, facendo registrare un incremento rispetto a quanto disposto dalla legge di bilancio dello scorso anno. Si prende atto quindi degli stanziamenti per i programmi della missione n. 4 “L’Italia in Europa e nel mondo”, che assorbono l’81,88 per cento delle risorse allocate nello stato di previsione del Ministero e delle risorse allocate per i programmi della missione n. 16 “Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo”, pari al 14,04 per cento delle spese finali del Ministero, mentre le risorse allocate per i programmi della missione n. 32 “Servizi generali e istituzionali delle Amministrazioni pubbliche” incidono per il 4,07 per cento sulle spese finali del Ministero.
La Commissione ribadisce poi l’importanza della cooperazione allo sviluppo quale componente essenziale e qualificante della politica estera dell’Italia ed esprime apprezzamento per l’aumento degli stanziamenti per la partecipazione italiana alle missioni internazionali.
Le osservazioni formulate nel rapporto riguardano la valutazione dell’opportunità di programmare, nel rispetto dei vincoli di bilancio, un aumento graduale e di lungo periodo delle risorse complessive destinate alla cooperazione allo sviluppo al fine di consentire, in un arco temporale definito, il pieno riallineamento dell’Italia agli impegni internazionali assunti in materia; e di attivare negoziazioni in sede europea finalizzate alla possibilità di introdurre modifiche alle regole del Patto di Stabilità e Crescita al fine di scorporare dai vincoli di bilancio le risorse destinate alle attività di aiuto pubblico allo sviluppo. Si suggerisce inoltre di valutare l’opportunità di incrementare i finanziamenti da destinare alle borse di studio a favore dei giovani studenti dei Paesi africani, in linea con l’istituendo Piano Mattei e nel quadro di una rafforzata diplomazia culturale che favorisca il dialogo, la formazione di una nuova classe dirigente nel continente africano e la costruzione di partenariati su basi paritarie; e di considerare la possibilità di continuare l’opera di rafforzamento della dotazione organica del Ministero degli Esteri, necessaria anche a fronte dell’incremento di competenze a carico della struttura registrato negli ultimi anni, puntando anche ad istituire un’area non dirigenziale di elevate professionalità, anche al fine di dotare le sedi più delicate ed esposte di personale con compravate capacità, anche sostenendo l’apertura di nuovi uffici dell’ICE-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e il potenziamento della rete ICE già esistente. Infine si suggerisce di considerare l’esigenza di valorizzare il personale locale della rete diplomatica e consolare, degli istituti italiani di cultura e dell’ICE, anche al fine di preservare le competenze e le professionalità acquisite. (Inform)