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TIRANA – La Regione Puglia per la Settimana dell’Italia in Albania presenta due appuntamenti a Tirana: “Le Acque Torbide” e “Antigone – Opera Rock”.
La mostra laboratorio “Le Acque Torbide”, ideata dall’artista Driant Zeneli in collaborazione con il maestro della cartapesta Deni Bianco, è un progetto dedicato alla prima scienziata albanese Sabiha Kasimati (1912 – 1951). Il progetto è “un viaggio” che, attraverso arte, memoria, ecologia e tecnologia, mette a fuoco l’importanza della figura della ricercatrice Sabiha Kasimati, che ha scelto di sfidare la politica, gli stereotipi sociali e persino la morte stessa, in nome della scienza e libertà. Il titolo del progetto parte dalla sua monografia scientifica “Pesci d’Albania”.
La mostra sarà inaugurata il 7 giugno alle ore 19 presso il Centro dell’Arte Agimi (Ex Cinema Agimi, Bajram Curri Boulevard) e potrà essere visitata , con ingresso libero , dall’8 al 17 giugno
Lo spettacolo “Antigone – Opera Rock” sarà in scena il 7 giugno, ore 20:30, nell’Anfiteatro del Lago di Tirana. Ingresso libero
“Antigone – Opera Rock” si muove in uno scenario psichedelico, tra suoni elettronici/industrial uniti a spoken music e luci telescopiche e impercettibili, con personaggi che si dilaniano nella propria e opposta umana follia.
Il Teatro Pubblico Pugliese ha affidato la produzione alla compagnia ResExtensa. “Antigone” è un atto unico di Jean Anouilh ispirato alla tragedia di Sofocle, con la regia di Enzo Toma, le coreografie di Elisa Barucchieri, le musiche originali di Reverendo, light design Carlo Pastore, con la partecipazione di Caterina Petrarulo in Antigone, Giorgio Consoli in Emone, Franco Ferrante in Creonte; la musicista Roberta Russo – in arte Kyotolp – interpreta il Coro.
Il dramma, composto durante l’occupazione nazista della Francia, rielabora il mito adattandolo alla situazione storica di quel momento in cui milioni di giovani morivano e restavano insepolti senza che nessuno si prodigasse per loro.
“Lo spettacolo, infatti, affronta la tematica della diversità in contrapposizione con la normalizzazione. – spiega Toma -. In particolare, pretende di declinare ed interpretare gli articolati linguaggi giovanili intrisi di valori spesso ignorati e incomprensibili per il resto della comunità. Lo spettacolo si insinua nella condizione di molti giovani ai quali manca una pratica delle opportunità, della possibilità di sbagliare, spesso di fare e sono schiacciati tra le leggi morali dell’uomo maturo, quelle dei “piedi per terra”, della “ragionevolezza” del buon senso, del “rispetto delle regole”.
In caso di pioggia, lo spettacolo si terrà presso il Teatro nazionale Arturbina. (Inform)