CAMERA DEI DEPUTATI
Tra i programmi richiamati, quello “Italiani nel mondo e politiche migratorie”, titolare del 2,17 per cento delle risorse del Maeci. Il rapporto tra Aiuto Pubblico allo Sviluppo e Reddito nazionale lordo raggiunge lo 0,28 per cento
ROMA – La Commissione Esteri della Camera dei deputati ha approvato una relazione favorevole al rendiconto generale dell’amministrazione dello Stato per il 2021.
Nella relazione si ricordano in premessa le risorse finanziarie assegnate al Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, che ammontano “in termini di stanziamenti iniziali a 3,587 miliardi (2,978 miliardi nel 2020), che divengono 4,652 miliardi in corso di gestione (4,262 miliardi nel 2020), con un incremento quindi di 1,06 miliardi (nel 2020 l’incremento è stato di 1,3 miliardi) e un miglioramento nella capacità di programmazione della spesa”. Si richiamano poi, tra le sfide affrontate lo scorso anno, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), la gestione della pandemia di Covid-19, la Presidenza italiana del G20 e la messa a regime delle funzioni in materia di commercio internazionale assegnate dalla legge n.132 del 18 novembre 2019.
Si evidenzia poi come tra i programmi di maggiore impatto della Missione “l’Italia in Europa e nel mondo” del Maeci vi sia il programma dedicato alla Cooperazione allo sviluppo, che “riceve il 45,47 per cento delle risorse della missione, in lieve aumento rispetto all’incidenza registrata nel 2020, che era del 43,48 per cento”.
La relazione richiama di seguito anche il programma “Italiani nel mondo e politiche migratorie” che “è titolare del 2,17 per cento delle risorse del Ministero e registra un incremento del 47,71 per cento delle risorse stanziate in corso di gestione, in parte dedicate allo stanziamento sul c.d. Fondo Migrazioni (capitolo 3109 denominato «Fondo per interventi straordinari volti a rilanciare il dialogo e la cooperazione con i paesi africani e con altri paesi d’importanza prioritaria per i movimenti migratori»)”. Definita “significativa” anche l’attività finanziata con il programma “Promozione della cultura e della lingua italiana all’estero”, con cui “si è provveduto al mantenimento degli istituti italiani di cultura e delle scuole italiane all’estero”, e i programmi “Presenza dello Stato all’estero tramite le strutture diplomatico-consolari” e “Rappresentanza all’estero e servizi ai cittadini e alle imprese”, con cui si provvede al finanziamento dell’organizzazione complessiva delle sedi estere. Citato poi il programma “Sostegno all’internazionalizzazione delle imprese e promozione del made in Italy” presente nella missione dedicata al “Commercio internazionale ed internazionalizzazione del sistema produttivo”.
Le relazione richiama infine all’utilizzo degli stanziamenti per le politiche di cooperazione allo sviluppo, in cui si riporta che secondo i dati OCSE, per quello che riguarda l’anno 2021, i dati preliminari riferiti agli stanziamenti dell’Italia riferiscono importi pari a 6,017 miliardi di dollari, equivalenti a un rapporto Aiuto Pubblico allo Sviluppo (APS)/Reddito nazionale lordo dello 0,28 per cento. Un risultato positivo raggiunto – segnala la Commissione Esteri – grazie alla cancellazione del debito operata dal Ministero dell’Economia delle finanze in favore della Somalia (476 milioni di dollari in totale), l’incremento dei contributi concessi, sempre dal MEF, agli organismi internazionali, alle banche e ai fondi di sviluppo internazionali, l’incremento dei costi sostenuti dal Ministero dell’Interno per l’accoglienza dei rifugiati e richiedenti asilo e l’impegno italiano nel contrasto al Covid-19.
Sul piano delle erogazioni – prosegue la relazione – il maggiore contribuente dell’APS italiano si conferma, anche per il 2021, il Ministero dell’Economia che, con erogazioni pari a 3.197,80 milioni di euro, contribuisce al 61,75 per cento dell’APS complessivo, dato comprensivo degli importi di competenza di Cassa Depositi e Prestiti e di SACE. In seconda posizione si collocano invece il Maeci e l’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo, che destinano 1.261,60 milioni di euro alla cooperazione allo sviluppo, pari attualmente al 24,36 per cento dell’APS, mentre la quota del Ministero dell’Interno è pari al 9,13 per cento dell’APS totale.
Con riferimento ai canali di intervento, si segnala che il multilaterale rappresenta al momento il 63 per cento dell’APS complessivo e include i contributi al bilancio dell’Unione europea e al Fondo Europeo di Sviluppo, mentre l’aiuto bilaterale è pari a circa 1.904,29 milioni di euro, ripartito in 1.138,88 a dono e 765,41 in crediti di aiuto. La relazione richiama infine la distribuzione geografica dell’aiuto bilaterale, evidenziando come sia l’Africa ad assorbire il 66,9 per cento delle erogazioni bilaterali lorde, seguita dalla regione dei Balcani Occidentali e del Medio Oriente (13,5 per cento) con 181,03 milioni, dalle Americhe (10,6 per cento) con 142,38 milioni e da Asia e Oceania (9 per cento) con 120,52 milioni. (Inform)