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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Il nuovo numero di “Prima di tutto italiani”, magazine online curato dal Ctim

ASSOCIAZIONI

Il fondo di apertura sulla sguardo dell’Unione Europea in questo inizio di nuovo anno

 

ROMA – Sul numero di gennaio di “Prima di tutto italiani”, magazine online curato dal Comitato Tricolore Italiani nel Mondo, il fondo di apertura dedicato allo sguardo dell’Unione Europea in questo inizio di nuovo anno, “tra migranti, terrorismo, Iran. Ttip”.

“Il vecchio continente, nonostante possa contare su un Commissario italiano, pare sempre più diretto verso una pangea eterodiretta. Come se la strategia di Berlino fosse quella giusta, mentre poi i fatti dimostrano il contrario – osserva l’articolo, richiamando i fatti di Colonia, ritenuti una conseguenza di “politiche improvvisate”, di “un’apertura tout court e senza regole che conduce solo al caos”.

“Il nodo, in questo caso come in molti altri, non è legato all’ideologia: non c’è la xenofobia dietro le penne di chi critica la gestione targata Ue del dossier migranti, bensì la logica e il buon senso. A Ellis Island un secolo fa l’accoglienza era gestita da un’organizzazione perfetta, che valutava e coordinava i flussi. Nel Mediterraneo – prosegue l’editoriale – regna l’improvvisazione, mentre si regalano tre miliardi di euro ad una Turchia che si fa quotidianamente beffa di leggi e diritti. Medesimo principio è applicabile alle altre crisi di questo gennaio. Punire la Russia con le sanzioni e poi fare diplomaticamente a cazzottisulla Siria è un regalo all’Isis”.

Criticato anche “il silenzio calato sull’accordo Ttip tra Usa e Ue unito al rischio che l’ingresso della Cina nel mercato comunitario possa spazzare via ogni tipo di speranza per l’occupazione italiana” e la promozione del made in Italy, un atteggiamento che sarebbe frutto anche di “sottovalutazioni di cause ed effetti, migrazioni di massa non di giovani con la valigia di cartone, ma di fior di professionisti che abbandonano lo stivale per tentare la fortuna altrove”.

“L’Ue stia attenta dove guarda, perché sta perdendo i suoi tesori – conclude il fondo, segnalando sul nuovo numero anche l’intervista al giornalista del Tg1 Angelo Polimeno sul suo libro “Non chiamatelo Euro”; la riflessione di Enzo Terzi sull’Europa (“Credevo fosse amore invece era un calesse”); il graffio di Claudio Antonelli sulla nuova jihad dopo le soluzioni all’acqua di “Colonia” e in fondo di Roberto Menia: “Rotta verso il porto presidiato da Mirko Tremaglia”. (Inform)

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