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Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Giornate della Formazione Italiana nel Mondo, il dibattito alla Farnesina

FARNESINA

 

ROMA – Alla Farnesina si è tenuta la prima edizione delle Giornate della Formazione Italiana nel Mondo che coinvolge: oltre 300mila studenti, 7 scuole statali italiane attive all’estero (Addis Abeba, Atene, Barcellona, Istanbul, Madrid, Parigi, Zurigo), 42 scuole paritarie italiane all’estero (di cui 30 nell’emisfero boreale e 12 in quello australe), 92 sezioni italiane in scuole straniere, bilingui o internazionali, quasi 11mila corsi di lingua e cultura italiana all’estero (organizzati da Enti gestori e da personale docente ministeriale), 130 lettorati d’italiano nelle Università straniere (attivi in 63 paesi), personale della scuola (674 fra dirigenti scolastici, docenti e personale amministrativo, gestito dal MAECI e in servizio all’estero). Dopo gli interventi istituzionali (vedi Inform Alla Farnesina l’evento conclusivo delle Giornate della Formazione Italiana nel Mondo | www.comunicazioneinform.it) , si è tenuto un dibattito con diverse personalità attive nel mondo culturale ed economico o comunque nell’ambiente degli italiani all’estero. Pietro Gaudenzi (responsabile settore scuola-lavoro Banca d’Italia) ha spiegato come l’istituzione bancaria partecipi alla formazione ad esempio attraverso i cosiddetti PCTO (percorsi competenze trasversali e orientamento) che sono previsti nell’ultimo triennio delle scuole superiori. “Cerchiamo di affidare ai ragazzi piccole parti del nostro lavoro per un apprendimento esperienziale. Per cinque mattinate invitiamo gli studenti a condividere in modo simulato la nostra professione a tutto campo e in questo caso i PCTO sono fondamentalmente educazione finanziaria. Le tre parole chiave sono: complessità, trasversalità e curiosità. Parliamo di ‘complessità’ perché abbiamo un mondo globale sempre più difficile – ha spiegato Gaudenzi facendo riferimento tanto alla pandemia quanto al conflitto in atto sul fronte orientale europeo – che cerchiamo di affrontare invitando i ragazzi a immedesimarsi nel nostro lavoro trattandoli alla pari; diamo quindi loro delle competenze ‘trasversali’ma parliamo anche di ‘creatività’ nel senso di spostarsi dai propri compiti tradizionali”. Michele Schiavone (Segretario Generale Cgie) ha esordito porgendo i saluti al Ministro Antonio Tajani che in quanto titolare del Maeci è automaticamente anche presidente del CGIE che è a sua volta “un parlamentino di rappresentanza delle nostre comunità sui territori”, come lo ha definito Schiavone. “Il sistema della formazione italiana nel mondo si è stratificata negli anni attraverso la presenza di scuole statali, paritarie e scuole straniere che offrono l’opportunità di seguire una formazione spendibile anche nel nostro Paese. Ci sono poi gli enti gestori che in maniera organizzata offrono corsi di lingua e cultura italiana in tutto il mondo; ma questa nostra presenza è ben strutturata anche in diversi istituti universitari. Tutto deve però passare attraverso una riforma e un rafforzamento della promozione di conoscenza, sapere e ricerca visto che ormai il numero di italiani nel mondo è di circa 6 milioni e mezzo di iscritti Aire. E’ altresì importante che si torni a pensare a come agevolare e coinvolgere i potenziali interessati a ritornare in Italia per dialogare coi territori di competenza nei quali sono stati formati”, ha spiegato Schiavone. Marco Savatteri (Regista) ha parlato del concorso ‘Uno, nessuno e centomila’ che vede un partner di eccezione nel Ministero degli Esteri portando il bando dedicato alla reinterpretazione delle novelle pirandelliane anche all’estero con circa 1500 studenti che da tutto il mondo si riversano annualmente ad Agrigento tra lingue diverse che si mescolano con la lingua italiana. “Sono testimone oculare di questo processo e di questa gioia condivisa che va avanti da diversi anni e siamo infatti alla sesta edizione. Questa conoscenza della letteratura italiana nel mondo può passare attraverso la lettura, ma quando questo diventa sperimentazione e messa in scena accade una cosa straordinaria: ossia che l’emozione diventa il collante di queste esperienze”, ha spiegato Savatteri. Maria Greco (Centro per il Libro e la Lettura – MIC) ha ricordato che il Centro collabora tanto con il Maeci  quanto con il Ministero dell’Istruzione. “Cerchiamo di esportare il modello formativo italiano attraverso un’esperienza condivisa”, ha spiegato Greco menzionando diverse iniziative o campagne promosse annualmente: ‘Libriamoci’ che è la campagna di promozione della lettura ad alta voce, oppure ‘Il Maggio dei Libri’ e ancora ‘Cercatori di Poesia Nascosta’. C’è quindi un altro progetto: ‘Leggiamoci’ che è un progetto collegato al Premio Strega Giovani e prevede una piattaforma concepita per giovani scrittori e lettori. Greco ha evidenziato come la ‘biblioterapia’ possa essere uno strumento di inclusione ma anche di contrasto a fenomeni come il bullismo. Andrea Lemma (Direttore Dante Alighieri Lab) ha ricordato che la Società Dante Alighieri è da sempre impegnata nella diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo ed è oggi un ente del terzo settore dotato di personalità giuridica avente per statuto il ruolo di diffusione di lingua e cultura italiana. La sua azione – come ha spiegato Lemma – si sviluppa sostanzialmente lungo cinque assi: insegnamento dell’italiano, certificazione di italiano come lingua straniera, metodologia per l’insegnamento di qualità, eventi e manifestazioni, produzione audio-visiva. La Società conta numeri importanti come: 482 comitati, 350 centri d’esame e 134mila persone che vi orbitano tra soci e studenti. Nel 2020 nasce Dante Alighieri Lab che si occupa del progetto di transizione digitale della rete e dell’apertura di scuole italiane all’estero. Lemma ha ricordato come a inizio del settembre scorso il Presiedente della Repubblica Mattarella abbia inaugurato l’anno scolastico a Tirana della nuova scuola italiana insieme al Presidente della Dante Alighieri Riccardi e alle autorità istituzionali e diplomatiche presenti. “E’ una scuola internazionale di lingua italiana frequentata da italiani, albanesi e ragazzi di altre nazionalità”, ha precisato Lemma sottolineando che il progetto è stato fortemente sostenuto dalla Dante Alighieri e dall’Ambasciata d’Italia. Giuseppe Antonelli (professore Università Pavia) ha parlato dell’inaugurazione recente del Museo MUNDI di Firenze ossia il Museo Internazionale dell’Italiano, finanziato dal Ministero della Cultura. C’è poi un progetto di ricerca, che vede impegnate le Università di Pavia, Napoli e della Tuscia, disponibile dalla prossima primavera che ha una vocazione di tipo maggiormente didattico intorno alla lingua; infine un terzo progetto che ruota sempre attorno al MUNDI che rimanda all’etimo e alle radici della lingua. L’italiano è la lingua di Dante, della musica, delle arti e della creatività”, ha sottolineato Antonelli parlando di valorizzazione della didattica, da affrontare insieme a Maeci e Ministero dell’Istruzione, e di progetti concreti che mostrano plasticamente  come si sia sviluppata la lingua nei secoli. Alessandro De Pedys (Direttore centrale per la Promozione della cultura e della lingua italiana del Maeci) ha ricordato come il tutto sia stato presentato in un’ottica di sistema. “Credo ci sia un alto valore simbolico in quanto fatto finora perché mai era stato dedicato un evento di questa rilevanza a questo argomento coinvolgendo tutti i portatori di interesse. Parliamo di numeri importanti e di un bacino di utenza rilevante, anche economicamente”, ha spiegato De Pedys evidenziando come il 50% di tutte le risorse messe a disposizione in questo settore dall’amministrazione degli Esteri sia destinato proprio alla formazione. De Pedys, parlando della centralità della lingua italiana, ha ricordato come poche settimane fa si sia celebrata l’edizione 2022 della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo; ha altresì precisato come ormai la divulgazione di lingua e cultura coinvolga sempre più attori, non ultimi gli enti gestori. “Vogliamo ampliare il bacino di utenza utilizzando il sistema della promozione italiana nel mondo”, ha aggiunto De Pedys riferendosi alla platea vastissima di italofili da attrarre per esempio attraverso le borse di studio. Segnalato inoltre come la promozione della lingua sappia andare di pari passo alla promozione della cultura con progetti organizzati dal Maeci insieme alle altre amministrazioni dello Stato. De Pedys ha anche ricordato il progetto dedicato al fumettista Hugo Pratt per la promozione della scrittura creativa tra i giovani. “L’idea è quella di vedere i nostri ragazzi come ideali continuatori di questi maestri”, ha sottolineato il Direttore centrale. “Abbiamo una concezione molto ampia del concetto di formazione che include tutti i settori tra cui c’è, come è stato spiegato precedentemente, il progetto di educazione finanziaria con la Banca d’Italia”, ha evidenziato De Pedys auspicando che queste giornate di confronto diventino un appuntamento stabile nel tempo. (Inform)

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