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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

“E c’erano gerani rossi dappertutto. Voci femminili della diaspora italiana in Nord America”

ITALIANE ALL’ESTERO

Sedici scrittrici contemporanee di origine italiana in viaggio attraverso il loro patrimonio identitario, sulle tracce dell’esperienza migratoria familiare e personale

 

ROMA – “Anche la letteratura etnica si è nutrita talora di retorica spruzzata di folklore, di nonne e ricette e pregiudizi. Qui no. Ovvero, ci sono le nonne e le ricette e i pregiudizi, ma comunque il lettore giudichi questi testi, non pensiamo avrà dubbi sulla loro onestà. La sofferenza nel rievocare il dramma dell’immigrazione, la nostalgia, il faticoso recupero delle radici – ma pure i profumi, la musica, l’ironia – sono sempre autentici, freschi, vibranti. Le nonne non sono figurette da cartolina ma donne coraggiose, il cibo non suscita labili ricordini coreografici ma assume significati possentemente proustiani, il pregiudizio non viene raccontato per far spettacolo, per creare a tutti i costi indignazione o commozione, ma per dar forma al dolore.”

Lo scrivono Ilaria Serra ed Emanuele Pettener ,docenti di studi legati alla lingua e alla cultura italiane presso la Florida Atlantic University (Boca Raton, Florida), nella postfazione al libro “E c’erano gerani rossi dappertutto. Voci femminili della diaspora italiana in Nord America” che uscirà nelle librerie il 28 marzo per i tipi della abruzzese Radici Edizioni.  “E c’erano gerani rossi dappertutto” è una “antologia femminile dell’emigrazione” in cui sedici scrittrici nordamericane contemporanee ,tutte di origini italiane, ma per la maggior parte inedite nel nostro Paese, sono state chiamate a confrontarsi con il proprio patrimonio identitario attraverso i propri racconti: Rita Ciresi, Joanna Clapps Herman, Kathy Curto, Luisa Del Giudice, Loretta D’Orsogna, Jean Feraca, Annie Rachele Lanzillotto, Nadina LaSpina, Maria Laurino, Marianne Leone, Chiara Montalto-Giannini, Gail Reitano, Jennifer Romanello, Mary Saracino, Rosanna Staffa, Karen Tintori. Il libro raccoglie così alcune tra le numerose voci del panorama letterario nordamericano contemporaneo, in un vero e proprio viaggio attraverso il loro patrimonio identitario, sulle tracce dell’esperienza migratoria familiare e personale. Una antologia eterogenea dal punto di vista geografico e anagrafico, concepita sulla base di elementi ben definiti, come l’origine etnica e il genere socialmente inteso e che ospita percorsi artistici differenti. Le autrici  fanno i conti con il proprio passato familiare, presentando percezioni diverse della propria identità all’interno di entrambe le comunità , quella di arrivo e quella italiana d’origine. Tutte le autrici, seppur differenti tra loro per età stile ed esperienze, hanno ricercato nei propri racconti il significato che hanno avuto nella loro vita le proprie radici plurime, quale peso e quale dono abbiano rappresentato e quanto abbiano inciso nella ricerca della loro identità , cercando di far parlare in italiano le storie di chi la nostra lingua la ascoltava soltanto in casa, talora mista al dialetto. Il risultato è un’opera multiforme, sospesa tra retrospezione e introspezione. Sedici racconti vivi, onesti, divertenti e commoventi, che prendono spunto da tematiche che si potrebbe correre il rischio di definire semplice folklore e che qui vengono invece trattate con il massimo rispetto e la massima profondità , dal cibo al rapporto madre figlia, dal dialetto e la lingua prima modificati e poi scomparsi nel passaggio da una generazione all’altra fino agli studi di genere. Curato da Valentina Di Cesare e Michela Valmori, il libro nasce in collaborazione  con “Strade dorate – Osservatorio di Letteratura e Cultura della diaspora italiana e italofona” e ha l’obiettivo di costruire un ponte immaginario lungo quanto un oceano, che ci collega a una parte del nostro Paese con le radici piantate altrove, ma che sente su di sé tutto il peso di una doppia identità , vissuta sulla propria pelle e vista appassire negli sguardi malinconici delle vecchie generazioni che avevano cercato fortuna viaggiando in terza classe. Il volume rappresenta la prima antologia al femminile pubblicata in Italia sul tema . (Inform)

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