SENATO DELLA REPUBBLICA
ROMA – La Commissione Affari Esteri e Difesa del Senato dopo il dibattito ha approvato il parere, con osservazione, sullo schema di decreto ministeriale concernente l’individuazione, per l’anno 2023, delle priorità tematiche per l’attribuzione di contributi a progetti di ricerca proposti dagli enti internazionalistici. Nel parere è stato rilevato che il testo intende individuare le priorità tematiche nell’ambito dell’attuale scenario internazionale e che mira ad affrontare in maniera organica le implicazioni di medio-lungo periodo relative agli sconvolgimenti internazionali determinatisi nel corso del 2022. E’ stato altresì rilevato come il testo individui tre grandi priorità tematiche per l’anno 2023, incentrandole sulle questioni della Sicurezza, della Prosperità e della Partecipazione. E’ stato quindi espresso apprezzamento per l’intento esplicitato nel documento di voler favorire progetti di ricerca che offrano strumenti di analisi teorica ma anche suggerimenti e raccomandazioni di policy, anticipando scenari e tendenze anche mediante le tecniche della previsione strategica, dell’allerta precoce, dell’analisi quantitativa e dell’impiego di dati quantitativi. E’ stato anche valutato con favore nell’ambito della Sicurezza l’accento posto innanzitutto sull’impatto che la crisi ucraina ha sul sistema internazionale, con specifica attenzione alle aree geografiche più rilevanti sul piano dell’interesse nazionale, a partire dal Mediterraneo allargato e alla sua rinnovata centralità. E’ stata poi sottolineata con favore, sempre con riferimento alla prima priorità tematica, l’attenzione rivolta alle aree geografiche del Vicino Oriente e dei Balcani occidentali e alle interferenze che su questi territori esercitano attori esterni ai Paesi dell’Unione europea. Condiviso inoltre il riferimento al tema relativo alla crescente attinenza per la sicurezza nazionale degli accadimenti che interessano nello specifico l’Africa subsahariana. Per quanto riguarda la Partecipazione, è stata posta l’attenzione sugli strumenti di diplomazia culturale e di diplomazia pubblica, ossia sul nesso tra diritti umani e attività d’impresa, ma anche sulla tutela delle libertà fondamentali nello spazio cibernetico e sulla centralità della parità di genere come componente valoriale della politica estera italiana. Per quanto attiene specificamente il partenariato con l’Africa, è stato espresso apprezzamento per la promozione di forme di migrazione regolare e mobilità circolare. Sul raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo sostenibile, è stato espresso parere favorevole osservando però l’esigenza che il Governo valuti la possibilità di includere fra le priorità tematiche individuate dallo schema di decreto ministeriale in esame anche quelle relative al rafforzamento della cooperazione in ambito multilaterale e al volume di risorse pubbliche destinate dal nostro Paese all’aiuto pubblico allo sviluppo. (Inform)