RAI ITALIA
ROMA – La crisi idrica a livello planetario apre l’appuntamento con “Casa Italia” in onda giovedì 2 maggio su Rai Italia, RaiPlay e Rai 2 in terza serata. Lunghi periodi di siccità, alte temperature, piogge torrenziali improvvise e infrastrutture inadeguate sono le basi della crisi idrica che colpisce ventuno aree del mondo, e che, secondo i dati che emergono dalla National Geographic Society, organizzazione scientifica statunitense tra le più grandi al mondo sta diventando un problema sempre più grave. L’Italia è il terzo paese europeo per risorse idriche – ma con una disponibilità reale, negli ultimi 30 anni del 20% – e il primo per consumo pro capite in Europa. Nel 2015, 193 paesi delle Nazioni Unite, Italia compresa, hanno sottoscritto l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, dove il tema dell’acqua è l’obiettivo numero sei: “garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie”. Nove anni dopo, nel marzo di quest’anno, i riflettori delle Nazioni Unite puntano l’attenzione su una crisi idrica globale. In Sicilia si è dichiarato lo stato di crisi diminuendo l’erogazione dell’acqua dal 10% al 45% in più di 150 comuni mentre in Catalogna, dove non piove significativamente da circa tre anni, l’uso dell’acqua è stato razionato per circa 6 milioni di abitanti. Roberta Ammendola ne parla con Massimo Gargano, Direttore Generale Anbi; Renato Schifani, Presidente Regione Sicilia; Donato Bendicenti, corrispondete sede di Bruxelles e Francesco Rodella, collaboratore Ansa. Sostenerle e proteggerle: libertà e democrazia sono due concetti fondamentali alla base di ogni singolo voto che porterà gli elettori alle urne in Italia tra l’8 e il 9 giugno, per definire il nuovo Europarlamento e cambiare gli altri organi europei. Un ruolo centrale è affidato al Consiglio dell’Unione Europea, che agisce attorno ai valori della sicurezza, sostenibilità e dell’economia. È l’organo decisionale dell’UE che si occupa dell’attività legislativa con la responsabilità di coordinare le politiche degli Stati membri. Roberta Ammendola fa il punto con Marco Leonardi, Università Statale di Milano, e Donato Bendicenti, corrispondente sede di Bruxelles. (Inform)