mercoledì, 30 Ottobre, 2013 in
NOTIZIE INFORM
CINEMA
Nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013
A Savona 10 appuntamenti con il film d’autore ungherese
Prima proiezione giovedì 31 ottobre con il lungometraggio di József Sípos “L’Eredità di Eszter”
SAVONA – Nell’ambito dell’Anno Culturale Ungheria-Italia 2013, tra il 31 ottobre ed il 28 novembre di quest’anno il pubblico italiano potrà assistere alla proiezione ad ingresso gratuito di 8 film e due documentari ungheresi presso il Nuovofilmstudio di Savona (Piazza Pippo Rebagliati 6a,). La rassegna è organizzata dall’Associazione Culturale Liguria-Ungheria, dal Consolato onorario d’Ungheria a Genova in collaborazione con la Fondazione de Mari, con il patrocinio del Comune di Savona ed il sostegno del ministero degli Esteri d’Ungheria. Saranno proiettati otto film che rappresentano la produzione cinematografica ungherese più recente e pluripremiati ai festival internazionali. Spaziano dalla commedia brillante al dramma storico, dall’affresco politico al musical rock’n’droll, sperimentano nuove soluzioni stilistiche o riadattano celebri romanzi.
Si parte giovedì 31 ottobre, alle ore 17,15 con “L’Eredità” di Eszter di József Sípos (2008) basato sull’omonimo romanzo di Sándor Márai (tradotto in oltre 30 lingue ed edito in Italia da Adelphi). Il film racconta l’insolita storia di Eszter, alla vigilia della seconda guerra mondiale, che eredita la tenuta di famiglia, conquistando una breve serenità destinata a essere bruscamente interrotta quando, a distanza di 20 anni, torna l’unico uomo che abbia mai amato e che però l’ha sempre ingannata.
Alle ore 20.30 sarà in programma “L’uomo di Budapest” di Márta Mészáros (2004) regista e sceneggiatrice della nouvelle vague ungherese, che ci racconta la vera storia di Imre Nagy, primo ministro e sostenitore della democrazia multipartitica, leader comunista che divenne simbolo della rivoluzione nazionale (Budapest, 4 novembre 1956). Nel 1957 Nagy viene però riportato in Ungheria, imprigionato in condizioni disumane per 14 mesi e sottoposto a interrogatori estenuanti. Il film è basato sul diario di Nagy, sulle memorie di sua figlia e su documenti originali.
La rassegna continua, il 7 novembre, alle ore 16.30 con “Final cut” di György Pálfi (2012) un’opera di mash up visivo dedicata al cinema che racconta la storia d’amore universale tra un uomo e una donna tramite gli spezzoni dei film con protagonisti Brad Pitt, Marcello Mastroianni, Woody Allen, Greta Garbo, Brigitte Bardot e Charlie Chaplin. L’effetto del film è come se tutti questi attori famosi recitassero insieme.
Alle ore 21.00 sarà la volta de “La porta” di István Szabó (2012) con l’interpretazione di Helen Mirren nei panni di Emerence, una cameriera al servizio di Magda, una brillante scrittrice che rincorre il successo. Emerence nasconde dietro ai insoliti comportamenti il segreto di un tragico passato. Il 14 novembre, alle ore 16.30 verrà proiettato “Kaméleon” di Krisztina Goda (2008) sulla storia di Gábor Farkas, un truffatore professionista che sceglie come vittime soprattutto donne disilluse, che seduce per arrivare ai loro soldi. Capace di assumere le più svariate personalità, Gábor inizia a lavorare in uno studio di psicologi. Lì incontra Hanna, che sarebbe la vittima ideale se non ci si mettesse di mezzo l’amore.
Alle ore 21.00 si terrà la proiezione di “Made in Hungaria “di Gergely Fonyó (2009) storia ambientata nel 1963 che ha come protagonista l’adolescente Miki che torna a Budapest dopo 4 anni di sogno americano. Ma sia i rivoluzionari che i contro-rivoluzionari trattano la sua famiglia con sospetto. Miki, che sogna di diventare il nuovo Jerry Lewis, è stato rimpiazzato dalla band e dalla fidanzata. Decide allora di partecipare a un talent show e incantare il pubblico a suon di rock’n’roll.
Il 21 novembre, alle ore 16.30 si proseguirà con la proiezione di “A torto o a ragione” di István Szabó (2001), che parte dal dramma teatrale di Ronald Harwood, che ha scritto pure la sceneggiatura del film. Al centro si trova la figura dell’artista e la sua responsabilità nella collaborazione con un regime disumano. Si narra la controversa vicenda del maestro Wilhelm Furtwängler, soprattutto in relazione al suo essere stato, appunto, a torto o a ragione, il “musicista del Terzo Reich” .
Alle ore 21.00 si potrà vedere “L’ultimo rapporto su Anna” di Márta Mészáros (2009), il primo film in Ungheria che, dopo la rivoluzione, mette in scena il ruolo avuto dallo spionaggio negli ultimi anni della storia ungherese. Il protagonista si chiama Péter, un critico letterario, che viene ingaggiato dalla polizia politica per riportare in patria Anna Kéthly, ex ministro del governo di Imre Nagy che, dalla nomina di Kádár a premier, vive in esilio volontario e lotta per svelare la vera natura del nuovo governo.
La rassegna chiuderà il 28 novembre con due documentari del regista Gilberto Martinelli, rispettivamente “Nel segno del tricolore: Risorgimento” (2011) e con “Sándor Márai e Napoli: Il sapore amaro della libertà” (2010), proiettati alle ore 17.00 e alle ore 20.30 in presenza del regista, che prima delle proiezioni, alle ore 16.30 interverrà alla rassegna. (Inform)