QUIRINALE
Mattarella: “La scuola è ossigeno per la società. Il suo funzionamento è specchio di quello del Paese”
(foto fonte Presidenza della Repubblica)
PZZO CALABRO (Vibo Valentia) – “Oggi è un giorno speciale, allegro, di speranza, di impegno, per l’intero Paese. Come ogni anno, il primo giorno di scuola suscita festa e attesa. Ma quest’anno a essere speciale è l’anno scolastico che comincia. Voi, ragazze e ragazzi, tornate di nuovo tutti in aula, insieme ai vostri insegnanti. Dopo le tante sofferenze e le grandi limitazioni che la pandemia ci ha imposto, la ripartenza delle scuole a pieno regime è il segno più evidente della ripartenza dell’Italia. Con le scuole riaperte si riallacciano i fili che si erano interrotti o che erano diventati più esili: certo, anzitutto lo studio, ma anche le relazioni, le amicizie, l’insieme di quelle esperienze così decisive nella vostra formazione. E questo trasmette energia a tutta la comunità nazionale”.
Lo ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, presso l’Istituto omnicomprensivo di Pizzo Calabro, dove ieri ha partecipato, con il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, a “Tutti a Scuola”, la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico.
“La scuola è ossigeno per la società – ha proseguito il capo dello Stato -. Non riguarda soltanto voi che la frequentate. Il suo funzionamento è specchio di quello del Paese. Abbiamo una scuola di valore. Grazie alla passione degli insegnanti, alla dedizione del personale, all’impegno di voi studenti. Sappiamo che vi sono anche aspetti che devono essere migliorati. Soffriamo per ritardi antichi, per qualche inefficienza, per disparità e disuguaglianze. Non mancano risorse e capacità per superarli. E per avere fiducia in noi stessi. Ne abbiamo avuto prova in queste settimane, in cui si sono intensificati gli sforzi del Ministero, dei dirigenti scolastici, degli insegnanti per organizzare, in sicurezza, il buon avvio dell’anno scolastico. Vi sono state assunzioni di insegnanti e di personale ATA, molte aule sono state adeguate per garantire migliori spazi interni, sono stati realizzati interventi strutturali e organizzativi. Le istituzioni ai diversi livelli hanno collaborato allo scopo di fornire i servizi essenziali ad assicurare il diritto allo studio. Investimenti doverosi, che ora dovranno assumere continuità e prospettiva strategica con il Piano nazionale di resilienza e ripartenza. Le risorse impiegate per avere una scuola più moderna, per rendere più sicuri e funzionali gli edifici scolastici, per realizzarne di nuovi, per formare docenti preparati alle sfide di una società in trasformazione, sono l’investimento più intelligente e proficuo. La scuola non è un capitolo accessorio, bensì è assolutamente centrale in un Piano di ripartenza. Le conoscenze e la cultura delle giovani generazioni costituiscono il volano migliore per il domani di tutti noi.”
“A tante ragazze e tanti ragazzi – ha detto ancora il Presidente Mattarella – la pandemia ha fatto comprendere il valore del ‘noi’. Li ha sollecitati a guardare oltre la propria individualità, a sentirsi parte di una comunità più grande, e questo nonostante i distanziamenti che frenavano i contatti personali. La condizione di solitudine sperimentata da tanti ragazzi ha lasciato talvolta delle tracce: vanno cancellate recuperando il valore della vita sociale a scuola e altrove. È incoraggiante e importante l’adesione dei giovani alla campagna vaccinale: numeri che speriamo diventino sempre più grandi. Non di rado in famiglia sono stati proprio i giovani a spiegare le buone ragioni dell’immunizzazione, a rompere gli indugi e a fare per primi il vaccino, anche quando i genitori tentennavano. Volevano uscire da casa i ragazzi, tornare con gli amici, e così hanno aiutato tutta la società. Quando nascono grandi speranze sociali, i giovani sono protagonisti. Qualche volta le esprimono con radicalità. Merita attenzione la grande partecipazione degli studenti alla campagna vaccinale: rivela da che parte sta il desiderio di libertà, di vivere appieno la propria vita con gli altri, rispettandoli, e dove invece prevale una visione regressiva. Proprio il mondo della scuola, nel suo insieme, si è dimostrato un potente anti-virus. Ne è testimonianza il dato del 94% di vaccinati tra il personale docente e non docente. Quello che per l’intera società è un obiettivo, la scuola lo ha già raggiunto. E vuole andare più avanti, per la sicurezza di tutti. Ancor più doverosa nei luoghi dei bambini e dei ragazzi. La scuola è l’argine più robusto ai comportamenti distruttivi; è luogo di formazione, promotore di solidarietà, di sapere diffuso, di etica civile. A questo tende la scuola: a essere motore della trasformazione sociale. Non ci sarà sviluppo sostenibile senza una scuola votata alla solidarietà e all’innovazione, capace di trasmettere intensamente cultura, in grado di accrescere sempre più il sapere dei ragazzi come garanzia della loro stessa libertà”.
“Celebrando i settantacinque anni della Repubblica – ha concluso Mattarella – ho ricordato che siete voi, ragazze e ragazzi, che avete il compito e la responsabilità di scrivere la nostra storia, di essere i costruttori del nostro futuro. Nella scuola troverete gli strumenti per farlo. Sarà un anno speciale. Buon anno scolastico!” (Inform)