COMUNITA’ ITALIANA A FIUME
Vincitori del concorso regionale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia”
Accompagnati da delegazione del Consiglio regionale e rappresentanti dell’Anvgd hanno fatto visita al Liceo italiano e alla sede della comunità italiana. Ad accogliere la delegazione il console generale d’Italia Renato Cianfarani
A Fiume studenti delle scuole della Liguria. Gli studenti di scuola media superiore sono i vincitori del 14° concorso regionale “Il sacrificio degli italiani della Venezia Giulia e Dalmazia”, giunto. Accompagnati da una delegazione del Consiglio regionale gli studenti hanno prima visitato il Sacrario di Redipuglia, la risiera di San Saba e le foibe di Basovizza e Monrupino. Poi , la tappa a Fiume.
L’esodo della popolazione italiana dai territori attribuiti alla Jugoslavia, il dramma di più di 350 mila persone costrette ad abbandonare Fiume, Pola e tutta la costa dell’attuale Istria, Carnaro e Dalmazia, costrette a lasciare affetti, il lavoro e la propria casa per affrontare un futuro incerto altrove: è la dolorosa pagina della storia ricostruita nella terza giornata del viaggio compiuto dalla delegazione del Consiglio regionale nella storica Venezia Giulia. Hanno partecipato al viaggio anche Fulvio Mohoratz, delegato per la Liguria della presidenza nazionale dell’Anvgd (Associazione Venezia Giulia Dalmazia) e Emerico Radmann vicepresidente del comitato provinciale Anvgd.
A Fiume la delegazione ha incontrato gli studenti del Liceo italiano, nato alla fine dell’Ottocento e che conta 150 iscritti. Il preside Michele Scalendra ha illustrato la storia prestigiosa dell’Istituto in cui si diplomarono i personaggi più illustri della città. Ad accogliere la delegazione c’era anche il console generale d’Italia a Fiume Renato Cianfarani, che ha ribadito il proprio apprezzamento per l’iniziativa dell’Assemblea legislativa della Liguria.
Seconda tappa della giornata è stata la visita nella sede della comunità italiana: nata 70 anni fa, conta oltre 9 mila iscritti fra i cittadini di Fiume e organizza corsi di lingua italiana, pittura e teatro. “Il vostro viaggio nella nostra città – ha dichiarato il presidente Orietta Marot rivolgendosi agli studenti liguri – è per voi un importante momento di arricchimento culturale perché Fiume rimane una parte importante dell’italianità”.
Commosso l’intervento di Fulvio Mohoratz: “Finalmente qui mi sento a casa perché qui sono nato e perché, caso anomalo pur essendo assessore alla cultura del libero comune di Fiume, sono insieme a mia figlia Rita iscritto a questa comunità. E posso finalmente tornare a parlare fiumano” ha detto ricordando le fasi più dolorose dell’esilio.
“I giovani devono conoscere il dramma che ha sconvolto l’esistenza di centinaia di migliaia di persone, un dramma – ha concluso – per troppo tempo taciuto”.
“Questa iniziativa del Consiglio regionale della Liguria – ha aggiunto Emerico Radmann – colma una grave lacuna, purtroppo molti esuli erano già morti quando nel 2004 lo Stato Italiano ha istituito il Giorno del Ricordo per celebrare questa tragedia. Ragioni di politica nazionale e internazionale hanno impedito, infatti, una corretta e doverosa ricostruzione storica di quei drammatici fatti”.(Inform)