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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

A “Casa Italia” un focus sulla comunità italiana in Cile

RAI ITALIA

(Fonte immagine Rai Italia)

ROMA – Nella trasmissione di Rai Italia “Casa Italia” si è fatto il punto sulla presenza italiana in Cile. In questo Paese sono circa 80mila gli italiani iscritti all’AIRE che diventano qualche centinaio di migliaia se poi si considerano anche i discendenti. E’ dell’inizio del secolo scorso l’ondata consistente che ha portato tanti italiani in questo Paese sudamericano. Inizialmente impiegati soprattutto nel settore agricolo e commerciale, i connazionali in poco tempo sono diventati imprenditori in vari settori, dall’artigianato al tessile. Molti hanno ottenuto incarichi prestigiosi anche in campo politico. Il Cile è il Paese meno popolato del Sudamerica e un terzo degli abitanti risiede nella capitale Santiago. Dopo la dittatura di Augusto Pinochet, seguita al colpo di Stato del ’73 ai danni del Presidente socialista Salvador Allende, ad oggi il Cile è annoverato tra i Paesi più sviluppati dell’America Latina, culturalmente vivace. Mauro Battocchi, Ambasciatore d’Italia in Cile, ha raccontato a Casa Italia chi sono e cosa fanno. A seguire le testimonianze di: Domenico Sapone, giovane professore all’Univesidad de Chile, e Giacomo Montecassiano, expat che lavora nel Paese sudamericano dal 2017. In collegamento anche Daniele Stocchi, giovane regista di “Oruba”, documentario su tre generazioni di emigranti italiani in Cile. “E’ un Paese moderno, leader nelle energie rinnovabili e nella produzione di tutti quegli ingredienti della transizione energetica. E’ un Paese sulla cresta dell’onda e ha una grande importanza al di là dell’America Latina. Ci sono in questo Paese investimenti di piccole e grandi aziende italiane”, ha spiegato l’Ambasciatore Battocchi ricordando che le affinità storico-culturali aiutano nei rapporti tra i due Paesi anche in prospettiva delle sfide future, dalla scienza alla tecnologia. “Le nostre giovani generazioni stanno contribuendo a costruire il nuovo Cile che sta nascendo”, ha aggiunto Battocchi sottolineando come il Cile abbia affrontato un percorso complesso negli ultimi anni, un processo che l’ha portato a riscrivere la Costituzione. “Le istituzioni democratiche cilene sono molto forti quanto resilienti. Entro quest’anno dovremmo avere una nuova carta che unisca tutti i cileni per guardare al futuro”, ha precisato Battocchi parlando poi della piaga degli incendi e delle questioni relative ai cambiamenti climatici compresa la siccità che alcune zone del Paese stanno vivendo da circa quindici anni. “La scienza è l’altra grande sfida di questi tempi”, ha evidenziato Battocchi parlando della presenza di importanti osservatori spaziali in Cile. Sapone ha raccontato come la sua esperienza in Cile sia nata un po’ casualmente grazie alla lettera di un amico che lo informava del fatto che l’università locale stesse cercando un esperto in cosmologia e analisi dei dati. “Rispetto all’astronomia, la cosmologia è una scienza nuova”, ha spiegato Sapone ricordando che il Cile sta puntando su giovani conoscitori di questa nuova materia scientifica. Montecassiano, fondatore di Italia di Oggi, attraverso il calcio è riuscito a creare un gruppo compatto di giovani expat, arrivato ad oggi a circa 60 persone tra ragazzi e ragazze. E’ stato inoltre ricordato un evento con l’Ucraina che ha visto il sostegno anche dell’Ambasciatore Battocchi. Stocchi ha invece segnalato come ogni anno una comunità cilena di discendenti italiani organizzi una festa di un’intera giornata, vestendosi come i contadini di inizio ‘900 e cantando le canzoni popolari italiane. Stocchi ha rappresentato proprio questa storia nel documentario “Oruba”. (Inform)

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