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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

X Seminario dell’Emigrazione Italiana in Minas Gerais: gli interventi dei rappresentanti di Comites, Cgie ed Enit

ITALIANI ALL’ESTERO

MINAS GERAIS – Al X Seminario dell’Emigrazione Italiana in Minas Gerais (Brasile) sono intervenuti esponenti del mondo degli organismi rappresentativi degli italiani all’estero come Comites e Cgie. Maria Silvana Sica, Presidente del Comites di Minas Gerais, ha espresso riconoscenza all’ex Ministro Tremaglia per quanto fatto per gli italiani all’estero a suo tempo ma ha ricordato come tuttora l’attività dei Comites sia di fatto esercitata su base volontaria. “I Comites hanno il compito di cooperare con l’autorità consolare in difesa degli interessi dei cittadini italiani per il loro benessere e sicurezza. Siamo 107 Comitati in tutto il mondo: qui a Minas Gerais abbiamo anche il gruppo Comites dedicato ai giovani. Non c’è futuro senza un passato e insieme al Comitato giovanile promuoviamo iniziative e progetti socio-culturali”, ha spiegato Sica menzionando le diverse attività che vedono protagonista il Comites: la Settimana della lingua italiana, la Settimana della cucina, la partecipazione alle celebrazioni per la Festa della Repubblica italiana, la messa natalizia in italiano con esposizione e vendita prodotti artigianali delle associazioni religiose.

Michele Schiavone, Segretario Generale Cgie, ha ricordato come “il patrocinio all’iniziativa da parte del Cgie non sia un supporto sporadico ma parta dalla convinzione di porre le nostre istituzioni su un cammino di vicinanza con le nostre comunità”, ha affermato il Segretario menzionando la cifra di tutto rispetto degli oltre 600 mila connazionali residenti in Brasile. “Il seminario ha di per sé degli obiettivi chiari: valorizzare e favorire la promozione di lingua e cultura ma anche sostenere il cosiddetto ‘soft power’ e l’internazionalizzazione di imprese italiane. Alle attività dei Comites si aggiungono quelle del Cgie che fino al 2004 era considerato un vero e proprio ‘parlamentino’ degli italiani all’estero, poi nel 2006 abbiamo avuto la possibilità di eleggere direttamente 18 parlamentari: da qualche giorno purtroppo sono stati ridotti a 12 così come ridotta sarà la rappresentanza territoriale in Italia”, ha sottolineato Schiavone mettendo in luce i problemi di rappresentatività legati alla riduzione dei parlamentari. Non c’è solo la questione dell’ormai passato referendum al centro della disamina del Segretario che ritiene opportuno anche intervenire con “riforme e manutenzioni di carattere legislativo” per modernizzare gli organismi rappresentativi e associativi. “Questo è quanto il Cgie ha cercato di promuovere nel novembre del 2017 approvando dei testi articolati, che giacciono presso alcuni Ministeri, per riformare le rappresentanze: oggi la mobilità italiana ci offre un quadro molto variegato del mondo della nostra emigrazione”, ha precisato Schiavone menzionando gli oltre 6 milioni di residenti all’estero oltre ai numeri elevatissimi di oriundi e italo-discendenti. Tra le recenti iniziative del Cgie sono state ricordate: l’accordo con l’Università di Palermo, l’accordo con il Museo dell’Emigrazione di Genova e infine quello con l’Enit.

Giorgio Palmucci, Presidente di Enit, ha esordito citando proprio il protocollo d’intesa siglato con il Cgie sottolineando l’importanza del turismo delle radici cresciuto in maniera esponenziale nell’ultimo ventennio. “Se nel 1997 i turisti delle radici erano 6 milioni, nel corso del 2019 sono saliti a oltre 10 milioni con una spesa di 5 miliardi di euro nel nostro Paese: turisti provenienti soprattutto dalle Americhe e quindi da Stati come Usa, Canada e Brasile. Si tratta di turisti motivati non solo dalla visita ad amici e parenti ma dalla scoperta del luogo di origine. Questo è inoltre un tipo di turismo sostenibile perché va a riscoprire destinazioni meno classiche. L’Italia ha tanto da offrire come destinazione per una vacanza e per noi è un onore accogliere i discendenti di coloro che sono andati via dal nostro Paese per cercare lavoro altrove”, ha spiegato Palmucci. Leônidas Oliveira, Segretario di Stato di Minas Gerais alla Cultura e al Turismo, ha voluto sottolineare la forte influenza del barocco italiano nella storia dell’arte e della cultura di Minas Gerais: elemento che va a rinsaldare ancor di più il legame con l’Italia. “L’eclettismo culturale italiano ha reso Belo Horizonte una città cosmopolita più bella: senza contare la presenza italiana nel mercato alimentare e gastronomico dove c’è una somiglianza importante tra la cucina italiana e quella mineira”, ha aggiunto Oliveira. (Simone Sperduto/Inform)

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