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“Voci dalla Farnesina”, un podcast per Hugo Pratt: sulle orme di Corto Maltese

FARNESINA

Nuovo podcast realizzato dal Maeci

 

ROMA – “Aveva sempre dentro di sé la voglia di raccontare, di cercare, di stupire e di stupirsi” è la frase regalataci da Vincenzo Mollica a introduzione del podcast di “Voci della Farnesina” dedicato a Hugo Pratt e alla sua creazione più celebre, Corto Maltese. Un viaggio alla riscoperta dell’avventuriero che ha popolato l’immaginazione di intere generazioni, tanto da divenire un mito oltreconfine. Eroe irrequieto, protagonista di vicende ambientate in scenari storico-geografici straordinari, inesauribile tramite verso altre culture, Corto Maltese è stata una pietra miliare della storia del fumetto italiano. Intorno a lui ruota il progetto della Farnesina “Hugo Pratt. L’eredità, l’opera e la biografia”, che coinvolge diversi soggetti: studenti delle scuole italiane all’estero, Istituti Italiani di Cultura, la Collezione Farnesina, l’Archivio Storico – Diplomatico, a sostegno della promozione della lingua e della cultura italiana. Il valore di Hugo Pratt e del suo alter ego Corto Maltese rivive nel podcast attraverso le voci di Alessandro De Pedys (Vice Direttore Generale della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale), Vincenzo Mollica (giornalista, autore e conduttore radiotelevisivo), Patrizia Zanotti (Manager Director della Cong SA), Marco Steiner (scrittore), Angelo Stano (fumettista e illustratore), Michele Medda (sceneggiatore), Valeria Magini (docente di lingua e letteratura inglese), Giovanni Chianelli (giornalista ed editor). “Incontrare Hugo Pratt era una gioia per la curiosità con cui viveva e per il senso di avventura che lo accompagnava. Aveva sempre la voglia di stupire chi leggeva”, racconta il giornalista Mollica evidenziando che Hugo Pratt ha dato un senso all’arte del fumetto definendola ‘letteratura disegnata’. “Hugo Pratt per me ha sempre rappresentato quello che il fumetto d’autore deve dire. Ho acquistato e letto tutte le sue storie: è quasi inarrivabile perché le sue storie combinano il disegno a dialoghi sempre accattivanti e poi ci sono personaggi intriganti con un carattere ben preciso: quindi il protagonista Corto Maltese che è un buono che difende i deboli”, spiega De Pedys del Maeci  evidenziando che questo progetto articolato di valorizzazione delle opere di Hugo Pratt si in quadra nell’idea di diplomazia culturale della Farnesina. Ci sarà una prima fase rivolta alle scuole italiane nel mondo invitando gli studenti, con un bando, a scrivere una storia ispirata a Corto Maltese; la seconda fase sarà la pubblicazione di un fumetto inedito da diffondere in scuole e istituti di cultura; un’ulteriore fase dovrebbe prevedere l’acquisizione di tavole originali di Hugo Pratt da esporre temporaneamente nella Collezione Farnesina. “Stiamo facendo delle ricerche all’interno del nostro archivio storico su Hugo Pratt e abbiamo della documentazione da studiare: da qui si potrebbe tirar fuori una mostra-dossier come quarta fase del progetto”, sottolinea De Pedys. “Hugo Pratt ha passato la sua infanzia con le letture paterne legate alla letteratura inglese di ‘700 e ‘800 che sono state un lascito del bisnonno anglosassone”, racconta la docente Magini. Hugo Pratt ha vissuto una parte dell’infanzia in Etiopia dove rimane fino all’inizio degli anni ’40 e qui viene influenzato dalle ambientazioni esotiche. Soltanto nel 1945 ritorna nella sua Venezia per quanto i suoi continui viaggi lo portino in seguito anche nell’Argentina che stava vivendo gli anni di Peron. Pratt viaggia in tutto il mondo: dall’America del Nord al Brasile fino a ritornare anche in Etiopia. L’antieroe Corto Maltese entra nelle case degli italiani tra la fine degli anni ’60 e gli inizi degli anni ’70. “Corto Maltese è un marinaio nato a Malta nel 1887 e comincia i suoi viaggi a inizio ‘900 quando c’è la rivoluzione in Russia o la guerra nel Pacifico”, spiega lo scrittore Steiner. “Il disegno di Pratt mi ha attirato verso il disegno realistico e notavo somiglianze con pittori come Van Gogh. Il suo è uno stile asciutto e sintetico e questa è stata la sua cifra stilistica che ha influenzato tutta una schiera di disegnatori”, sottolinea il fumettista Stano. (Inform)

 

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