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“Vite in Valigia”: dedicata alle “Donne venete, storie tra emigrazione ed immigrazioni” la terza edizione del concorso per le scuole superiori della Provincia di Treviso

ASSOCIAZIONI

Organizzato dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo con la Provincia di Treviso e l’Ufficio Scolastico Provinciale

(Fonte foto Facebook)

TREVISO – “Vite in Valigia”: presentata oggi in conferenza stampa la terza edizione del concorso dedicata alle “Donne venete, storie tra emigrazione ed immigrazioni”. Il concorso,   rivolto alle studentesse e agli studenti delle scuole superiori della provincia di Treviso, è organizzato dall’Associazione Internazionale Trevisani nel Mondo in collaborazione con la Provincia di Treviso e l’Ufficio Scolastico Provinciale, e ha l’obiettivo di approfondire il tema dell’emigrazione femminile attraverso la realizzazione di progetti grafici, pittorici, digitali o letterali per stimolare la ricerca e la diffusione del patrimonio di storie sull’argomento tra le nuove generazioni.  Nel dettaglio, possono prendere parte al concorso ragazze e ragazzi dai 15 anni in su, singolarmente oppure con la loro classe, e ogni progetto presentato dovrà essere coordinato da un insegnante dell’istituto superiore di riferimento in provincia di Treviso. La partecipazione è gratuita e ogni elaborato deve essere inedito, mai presentato o premiato in altri concorsi. Il concorso si articola in due sezioni: la prima è riservata ai progetti creativi grafici, pittorici in formato cartaceo e digitale, compresi i video; la seconda, invece, è dedicata ai progetti letterari e riguarda la realizzazione di poesie, lettere, interviste o racconti sul tema dell’emigrazione. Gli elaborati dovranno essere inviati a viteinvaligia@trevisaninelmondo.it entro il 30 aprile 2025. I materiali saranno visionati e valutati da una speciale Giuria tecnica, nominata dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, presieduta da Lucia De Faveri e composta da docenti, scrittori e giornalisti: Gian Domenico Mazzocato, Paola Schiavon, Franco Corrocher e Francesco Volpato. Per ciascuna sezione la Giuria selezionerà 10 elaborati, tra cui saranno individuati i vincitori dei seguenti premi: 1° classificato: premio in denaro di 500 euro; 2° classificato: premio in denaro di 300 euro; 3° classificato: premio in denaro di 200 euro. A tutti i segnalati sarà attivato un abbonamento annuale alla Rivista associativa “Trevisani nel mondo”, mentre all’Istituto con il maggior numero di partecipanti un sussidio didattico. Il risultato del concorso sarà comunicato ai finalisti e agli Istituti partecipanti tramite e-mail entro 30 giorni dalla consegna degli elaborati, unitamente all’invito a partecipare alla cerimonia di premiazione. La graduatoria finale sarà resa pubblica nel corso della cerimonia stessa, che si svolgerà a Treviso nel mese di maggio 2025. (Qui : bando) . Hanno partecipato alla conferenza stampa Diego Zanchetta, consigliere della Provincia di Treviso, Franco Conte, presidente dell’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo, e Paola Schiavon, referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Treviso delegata dalla dirigente Barbara Sardella. “Anche quest’anno la Provincia ha rinnovato la sua collaborazione a questa bella iniziativa realizzata insieme all’Associazione Trevisani nel Mondo e all’Ufficio Scolastico Provinciale – ha sottolineato Diego Zanchetta – Un’opportunità per le studentesse e gli studenti delle scuole superiori di approfondire il tema dell’emigrazione. La Provincia di complimenta per il tema scelto per la terza edizione, ovvero l’emigrazione femminile. Il concorso “Vite in Valigia” permetterà alle nuove generazioni di ripercorrere le tappe che hanno scritto il passato, e il presente, della Marca Trevigiana. Come Provincia, siamo sempre lieti di sostenere attività formative che contribuiscono a creare maggiore consapevolezza nei ragazzi su numerosi temi di attualità. Questo concorso è per loro un’occasione di crescita come individui e cittadini più consapevoli”. “La positiva esperienza delle prime due edizioni – conferma  ha detto Franco Conte –  l’importanza del concorso “Vite in valigia”, nato con lo scopo di stimolare i giovani alla conoscenza del fenomeno migratorio che ha interessato per oltre un secolo l’Italia ed in particolare i territori più poveri come il Veneto e la nostra provincia di Treviso. Se da qualche anno si è registrata una inversione di tendenza (Treviso da terra di emigrazione è diventata terra di immigrazione) è grazie anche al sacrificio dei tanti nostri emigranti che con grande sofferenza hanno lasciato la loro terra. È doveroso allora che i giovani acquisiscano consapevolezza del ruolo che ha avuto l’emigrazione per lo sviluppo del nostro territorio e indaghino quest’anno un lato di questo fenomeno ancora poco noto, ovvero quello femminile”. “L’Ufficio scolastico provinciale di Treviso, da sempre sensibile al tema dell’emigrazione nelle sue diverse declinazioni, ha ritenuto importante divulgare nelle scuole secondarie superiori della Provincia il bando di concorso “Vite in valigia”, proposto agli studenti dall’Associazione Internazionale Trevisani nel mondo – ha affermato Barbara Sardella – Si ritiene infatti fondamentale una sensibilizzazione sul focus oggetto del concorso, in quanto una riflessione attenta potrà condurre i ragazzi a comprendere alcune permanenze storiche e a superare pregiudizi e stereotipi alquanto pericolosi, rafforzando così le proprie competenze di cittadinanza attiva e responsabile. Quest’anno il bando porterà gli studenti ad approfondire “tutta un’altra storia”, cioè l’emigrazione veneta al femminile, storie di dolore, ma anche emancipazione e resilienza per una trattazione del tema a 360 gradi. Come ben scrive la storica Raffaella Calgaro: “Non è una donna realmente esistita Adele Pergher, ma rappresenta tutte le donne che sono state costrette a fuggire, il loro difficile incontro con luoghi diversi da quelli conosciuti, la loro forzata emancipazione” (Da Adele Pergher, profuga – Raffaella Calgaro): una porta che si apre tra passato, presente e futuro, un importante suggerimento di riflessione profonda. Si auspica una grande partecipazione per favorire la preziosa sinergia scuola, istituzioni e territorio”.(Inform)

 

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