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Trentennale della morte di Giovanni Goria, Mattarella: “L’opera di riformatore rigoroso che egli si trovò a svolgere va sottolineata. Pur non avendo progettato di doverlo essere, Goria fu uomo per tempi difficili”

QUIRINALE

(Fonte foto Presidenza della Repubblica)

ASTI – “Giovanni Goria aveva un “rispetto sacrale” per la Costituzione, per le sue istituzioni, che si coniugava con la consapevolezza della “fatica” della democrazia che non si esaurisce in un giorno, in un gesto, in un atto ma, per vivere, ha bisogno sempre che i cittadini partecipino. Di qui il suo rispetto per i percorsi costituzionali e, di conseguenza, l’impegno a rafforzare il ruolo del Parlamento sulle scelte di fondo, a partire, come avvenne, dall’introduzione delle sessioni di bilancio, del Documento di programmazione economica e finanziaria con la determinazione preventiva degli obiettivi annuali, affinché fosse chiara la direzione di marcia e fosse efficace la verifica dei risultati dell’azione di governo”. Così  il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella intervenendo ad Asti. alla cerimonia per il trentennale della morte dell’esponente di spicco della Democrazia Cristiana che fu Presidente del Consiglio dei ministri dal 1987 al 1988 e più volte Ministro della Repubblica. “Oggi la Repubblica rende omaggio, a trent’anni dalla morte, a una personalità di rilievo che l’ha onorata con il suo lavoro e con la sua testimonianza” ha detto il Capo dello Stato . “L’opera di riformatore rigoroso che egli si trovò a svolgere va sottolineata in questa sede. Pur non avendo progettato di doverlo essere, Goria fu uomo per tempi difficili”. Il Presidente Mattarella ha aggiunto: “Mi sia consentito di unire il mio ricordo alla menzione del discorso che il presidente del Consiglio pronunciò in occasione dell’anniversario dei 40 anni dall’entrata in vigore della Costituzione e che rappresenta, a mio avviso, uno dei suoi messaggi di grande significato. Quelli che, talvolta, venivano indicati come punti di debolezza, sono, a giudizio di Goria, punti di forza, tanto da affermare: ‘Questa non è solo la Costituzione del nostro passato, ma anche quella del nostro futuro’”. ‘“Proprio nel suo essere una Costituzione di compromesso fra diversi e contrapposti progetti ideologici, – ha continuato Mattarella citando il discorso di Goria – la gran parte dei quali si è dimostrata inadeguata a rispondere alle esigenze della società contemporanea, sta la grande modernità della nostra Costituzione e la capacità che essa ha avuto di essere un costante punto di riferimento’”. Mattarella ha anche ricordato il “rispetto” di Goria “per i percorsi costituzionali” e per “l’impegno a rafforzare il ruolo del Parlamento sulle scelte di fondo, a partire dalla introduzione delle sessioni di bilancio, del Documento di programmazione economica e finanziaria con la determinazione preventiva degli obiettivi annuali, affinché fosse chiara la direzione di marcia ed efficace la verifica dei risultati dell’azione di governo”. “Passaggi importanti anche per un raccordo della Repubblica Italiana in Europa, non da spettatrice ma da protagonista”, ha sottolineato il Capo dello Stato . (Inform)

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