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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Teatro Farnese di Parma, lectio magistralis del Ministro degli Esteri Tajani su “L’Italia nell’Europa di domani: al lavoro sulle sfide globali della sicurezza e della competitività”

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PARMA – Il Ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervento nei giorni scorsi al Teatro Farnese di Parma, ospite del Collegio Europeo di Parma, per una lectio magistralis dal titolo “L’Italia nell’Europa di domani: al lavoro sulle sfide globali della sicurezza e della competitività”. Nell’intervento di apertura Michele Guerra (Sindaco di Parma) ha sottolineato la bellezza della location definendo il Teatro Farnese come uno dei più belli a livello europeo. Guerra ha ricordato come nei giorni scorsi sempre a Parma ci siano stati incontri importanti di livello internazionale sul fronte dell’istruzione e la formazione, arrivando alla promozione della stesura di una “Parma Declaration”. Guerra ha evidenziato come Parma sia fortemente collegata all’Europa non solo sul fronte della formazione e della cultura ma anche come tessuto economico. Parma è stata candidata come capitale europea dei giovani per il 2027. Cesare Azzali (Presidente Fondazione Collegio Europeo di Parma) ha ribadito la centralità di focalizzare il ruolo dei giovani. Azzali ha invitato a riflettere sull’importanza del progetto europeo nonostante ci siano degli aspetti da riformare. Azzali ha definito l’Unione europea come “la più grande e geniale idea partorita in termini istituzionali negli ultimi 70 anni in questo continente” nella misura in cui è riuscita a integrare Stati che ora dialogano pacificamente e che invece un tempo risolvevano le questioni politiche in maniera bellicosa.

“L’Europa è anzitutto un ideale: è il nostro modo di vedere la vita e concepire la società. Siamo l’unico continente al mondo dove non c’è la pena di morte”, ha esordito nel suo intervento Tajani, ricordando come i diversi popoli che costituiscono l’Europa hanno un patrimonio comune, culturale e identitario, che va oltre i singoli confini nazionali. “C’è stata l’unità d’Italia quando ci si è resi conto che c’era una comunità più ampia rispetto a quella degli Stati di allora”, ha spiegato Tajani facendo questo esempio per illustrare come, passando a un livello geografico superiore, con l’Europa ci sia stata una presa di coscienza simile da parte dei vari popoli. L’identità è quell’elemento che deve portare ad aprirsi agli altri e non a chiudersi. Per Tajani si tratta di processi storici e culturali in continuo divenire, come avviene anche sul fronte economico dove i princìpi del mercato e della concorrenza necessitano di adeguarsi alle regole e agli attori che cambiano a livello globale. Sulle relazioni transatlantiche, Tajani ha poi ribadito come “Europa e Stati Uniti siano due facce della stessa medaglia” ma proprio per questo occorre che l’Europa possa divenire un interlocutore paritario, anche rivedendo alcune lacune interne. Per Tajani c’è bisogno di passare da un sistema di decisione all’unanimità a uno a maggioranza se l’Europa vuole essere protagonista in politica estera, includendo il ruolo di portatrice di pace in contesti di crisi globale. Per Tajani una difesa europea può essere utilissima per affrontare tante questioni a livello emergenziale e per avere un’Europa che conti maggiormente anche a livello della Nato. “Un’Europa politicamente più forte rende ininfluente l’Italia?”, si è domandato Tajani che ha poi precisato come la riposta sia “no” in virtù non solo del fatto che l’Italia sia uno dei Paesi fondatori ma anche del fatto che sia la seconda manifattura europea e abbia delle capacità che le vengono riconosciute a livello internazionale, oltre all’immenso patrimonio culturale. Si tratta di elementi che, secondo Tajani, consentono all’Italia di avere un peso importante. Per Tajani non si può poi mettere in discussione l’ideale di Europa anche se ci sono di tanto in tanto errori o cose che non si condividono. “Crediamo nell’Europa perché rappresenta la nostra identità”, ha aggiunto Tajani. Per il Ministro, dunque, è importante che ci sia la giusta convinzione nei valori che devono caratterizzare la nostra identità, al fine di utilizzare proprio quei valori per fare dei passi in avanti sui diversi fronti compresi quelli relativi alla sicurezza economica o energetica, perché la sicurezza di cui si parla non sia solo quella militare. Al termine della lectio magistralis Tajani ha ricevuto in omaggio un testo riguardante un grande intellettuale, italiano ed europeo, come Dante Alighieri. (Inform)

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