ITALIANI ALL’ESTERO
Uno sguardo sulla realtà sociale ed economica della zona sud degli Stati Uniti. Tra i prossimi appuntamenti importanti, la decima edizione della Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo
NEW YORK – Su We the Italians l’intervista di Umberto Mucci a Elena Sgarbi, console generale d’Italia a Houston, in Texas, che si sofferma sulla realtà sociale ed economica della zona sud degli Stati Uniti e sulle opportunità che la crescita e il dinamismo che la contraddistinguono possono offrire all’Italia. “Questa parte degli Stati Uniti sta vivendo un momento di straordinaria crescita economica – afferma Sgarbi, citando tra i settori più interessanti e in espansione, anche per il made in Italy, quello dell’energia, con collegati più o meno indirettamente il chimico e la meccanica, ma anche l’aerospazio, le biotecnologie e l’high tech. “Il Texas è anche un mercato con un alto potere d’acquisto – aggiunge, – per cui potenzialmente di grande interesse per l’esportazione del made in Italy più in generale: quindi anche l’agrifood, moda, design e tutti gli altri comparti più tradizionali del nostro export. È decisamente un nuovo mercato a cui puntare, meno conosciuto di altri ma in grandissima espansione”.
Si sofferma poi sulla presenza della collettività italiana in loco, radicata nel tempo e che ha apportato notevoli contributi in settori di grande specializzazione, come scienza e medicina. A riprova di ciò il Gala organizzato dall’Italian Cultural & Community Center con la premiazione di 21 scienziati e medici di origine italiana attivi in loco. Una vetrina sul contributo dell’Italia alla ricerca sarà anche l’imminente Conferenza dei ricercatori italiani nel mondo, organizzata il 6 dicembre a Houston dal Comites in collaborazione con il Ctim e con il patrocinio del Consolato generale. “Lo scopo e lo spirito è quello di avvicinare i cittadini alla ricerca scientifica per evitare quella che, tradizionalmente, è una contrapposizione tra cultura umanistica e scientifica, nonché per far conoscere sempre di più il contributo italiano in questo settore così importante per lo sviluppo delle nostre società. Questo spirito di apertura quest’anno sarà se possibile ancora più accentuato: vorremmo veramente che il 6 dicembre fosse un open day – afferma Sgarbi, – aperto a tutte la comunità scientifica e non, non solo una giornata per gli addetti ai lavori”. Per l’intervista completa: http://wetheitalians.com/index.php/component/content/article/329-umberto-mucci-s-interviews-it/12242-nel-sud-degli-stati-uniti-l-italia-mostra-il-suo-lato-migliore. (Inform)