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Società Dante Alighieri : presentazione di due volumi su Caravaggio (14 marzo)

CULTURA

 

ROMA – Si svolgerà giovedì 14 marzo, alle ore 17:30, a Palazzo Firenze (piazza di Firenze, 27 – Roma), sede della Società Dante Alighieri, la presentazione di due volumi dedicati a uno degli artisti più celebri e amati di tutti i tempi, “Caravaggio allo specchio tra salvezza e dannazione” (Editori Paparo) di Sergio Rossi e gli Atti del Convegno “1951-2021. L’enigma Caravaggio. Nuovi studi a confronto” (EtGraphiae), a cura di Sergio Rossi, Rodolfo Papa e Rita Randolfi, con prefazione di Claudio Strinati. Dopo i saluti del Segretario generale della Dante, Alessandro Masi, interverranno l’autore e curatore Sergio Rossi, Marco Bussagli, docente di Anatomia artistica dell’Accademia di Belle Arti di Roma, e Andrea Spiriti, professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi dell’Insubria di Varese. Con la prima pubblicazione, risultato di studi e ricerche trentennali, l’Autore ha voluto sfatare il diffuso mito di Caravaggio uomo miscredente, blasfemo ed eretico, oltre che rozzo e incolto. Una rilettura attenta delle fonti e vari indizi dimostrano come l’artista, al contrario, sia stato animato da un profondo sentimento religioso, condiviso con alcune frange della spiritualità controriformata del tempo, e in grado di mettere a frutto riflessioni e stimoli culturali disparati. Caravaggio fu sempre tragicamente in bilico tra salvezza e dannazione, bene e male, luce e ombra. “Per quanto ribelle, peccatore, insofferente alle regole – si legge nel libro – era allo stesso tempo un appassionato credente legato al settore più illuminato del cattolicesimo romano, dotato di una cultura e memoria artistica prodigiosa». «Violento fino all’omicidio eppure ferventemente credente […] moltissimo ha peccato e costantemente ha cercato la grazia e il perdono”. Il secondo volume raccoglie gli atti di un convegno tenutosi nel gennaio del 2022 in occasione dei 450 anni dalla nascita del pittore, ideato dallo stesso Rossi e articolato in dieci sessioni online, cui hanno aderito quaranta studiosi. Il 1951 citato nel titolo è l’anno della prima grande mostra su Michelangelo Merisi, allestita al Palazzo Reale di Milano, che ha segnato una svolta decisiva negli studi sul geniale e tormentato artista. Le relazioni del recente convegno forniscono molte novità su “questioni caravaggesche” non del tutto risolte e interessanti contributi di ordine iconografico. Dal mistero che ruota attorno al periodo della sua formazione alle tappe della sua travagliata biografia, dai rapporti con i familiari e con la committenza al suo tipico modus operandi, dal problema dell’identificazione delle versioni autografe all’eccezionale influenza che Caravaggio ha esercitato attraverso i luoghi e lungo i secoli. Sergio Rossi ha insegnato dal 1972 al 2015 alla Sapienza Università di Roma. Ha al suo attivo oltre duecento pubblicazioni tra saggi, recensioni e articoli e oltre venti tra libri e curatele di mostre e convegni tra cui si segnalano: Dalle botteghe alle Accademie. Realtà sociale e teorie artistiche a Firenze dal XIV al XVI secolo (Feltrinelli, Milano 1980); I pittori fiorentini del Quattrocento e le loro botteghe. Da Lorenzo Monaco a Paolo Uccello (edizioni Tau, Todi 2012). Nel 2016, in occasione della fine del suo impegno come docente, gli è stato dedicato La fucina di Vulcano. Studi sull’arte per Sergio Rossi (Lithos editrice, Roma), raccolta di saggi in suo onore a cura di Stefano Valeri. Per confermare la partecipazione in presenza, è possibile registrarsi su EventBrite oppure scrivere una e-mail a eventi@dante.global. (Inform)

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