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Sociedad Italiana Las Tres Venecias: terzo incontro letterario virtuale tra grandi classici del passato e brani contemporanei

CULTURA

MAR DEL PLATA (Argentina) – Si è tenuto il terzo incontro letterario virtuale della Sociedad Italiana Las Tres Venecias di Mar del Plata, l’associazione fondata nel 1954 che raccoglie i nativi e i discendenti del Triveneto. Otto sono stati i brani letti: “Un amico inaspettato” (Maria Andreolli), “Come curare il singhiozzo ad un mostro” (Silvia Dusman), “Tutto è una domanda” (Leonardo Girardi), “Padre” (Laura Albanese), “Da Cuore a Cuore” (Federica Zanca), “Sogno” (Angelo Di Lorenzo), “Don Quijote” (Simone Sperduto), “Anch’io sono Marcovaldo” (Juan Manuel Seoane Tiribelli).

Maria Andreolli racconta di questo incontro inaspettato tra una bambina e uno gnomo. Per l’esattezza uno degli gnomi di Mar Chiquita: esseri amichevoli e guardiani allo stesso tempo che si arrabbiano molto quando le persone adulte o i bambini fanno del male agli animali o alle piante. Il messaggio è chiaro: bisogna prendersi cura del nostro pianeta e averne rispetto.

Silvia Dusman ci invita a riflettere come un sogno possa tramutarsi in realtà nell’immagine di un simpatico mostro che riesce a guarire dal singhiozzo dopo essersi preso uno spavento e, scomparendo felice dalla stanza, lascia dietro di sé una traccia reale ossia una nube azzurra. Leonardo Girardi ci conduce lungo un percorso interiore quasi mistico ed onirico: un pianoforte che gira nelle nostre teste, una demolizione dell’anima e una rimozione di detriti del passato: poi finalmente l’ascesa per un sentiero nella foresta e un fiume d’alta montagna di acque limpide e giovani fino alla vetta.

Laura Albanese, organizzatrice dell’incontro letterario, legge una poesia dedicata al padre: “Oggi ti sto cercando ma non ti trovo, ti aspetto ogni giorno, non ti vedo ma non ti posso vedere. Dove sei?”, sono le strofe iniziali di questa toccante composizione.

Federica Zanca parla di una bambina concepita fuori dal matrimonio, a Verona, nel lontano 1971: una bambina quasi piovuta sulla Terra. L’autrice s’interroga se l’evento sia stato “il classico incidente di percorso” oppure “il momento più alto di un amore illegittimo che, qualora fosse emerso alla luce del sole, avrebbe causato scandalo”.

Angelo Di Lorenzo racconta in versi (in italiano e in spagnolo) l’essenza di un sogno: “A volte sogno, a volte son desto quando sprofondo nei tuoi occhi non so più qual è la realtà, quando mi sei vicina mi sembra un’eternità anche se può durare solo un minuto, vorrei non svegliarmi quando ci sei tu nei miei sogni”.

Simone Sperduto legge in spagnolo (la lingua originale) un brano tratto dal celebre Don Quijote de la Mancha di Miguel de Cervantes. La scena è quella clou dell’assalto ai mulini a vento nel Campo de Montiel. Il messaggio, che accompagna la lettura, è rivalutare un po’ della sana follia e dell’idealismo di Don Quijote in tempi difficili come quelli attuali.

Juan Manuel Seoane Tiribelli rende omaggio al Visconte Dimezzato: “Anch’io una volta fui Marcovaldo, anch’io fui un cascato dalle nuvole. Attento in mezzo e sommerso, da questa grande città, a cui tuttavia appartengo senza sprofondare”.

Mariano Gazzola, vicesegretario generale Cgie per l’America Latina, ha ricordato la figura del veronese Emilio Salgari, da tutti conosciuto come l’ideatore di Sandokan e di racconti esotici. Purtuttavia Gazzola ha sottolineato come sia necessario rivalutare l’opera di Salgari alla luce dei suoi personaggi intrisi di forti passioni e che non cercano compromessi. “Ha creato personaggi forti, di ogni ceto sociale e religioso, e di ogni parte del mondo mostrando un’attenzione per i deboli e gli oppressi”, ha commentato Gazzola ricordando come tra le tematiche al centro dei racconti di Salgari ci siano quelle legate al colonialismo e all’incontro tra indigeni e occidentali.

Marcelo Carrara, consigliere Cgie-Argentina, moderando l’incontro ha ricordato come tutti i brani letti durante il ciclo letterario virtuale saranno parte di una raccolta. (Inform)

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