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“Si salvi chi può. Cinema, apocalisse e altri disastri” : conferenza di Giuseppe Ghigi per il ciclo “Giovedì della cultura” della Fondazione Cassamarca di Treviso (23 novembre)

CULTURA

Alla Casa dei Carraresi

 

TREVISO-  Il 23 novembre alle ore 18 si parlerà di cinema ai “Giovedì della cultura”.

Ospite sarà Giuseppe Ghigi, critico cinematografico e già docente di Storia del cinema presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia che terrà una conferenza dal titolo: “Si salvi chi può. Cinema, apocalisse e altri disastri”.

Il tema – “Si salvi chi può! Cinema, apocalisse e altri disastri” è stato scritto nel periodo della pandemia e vuole analizzare come il cinema d’inizi Novecento abbia raccontato e a volte direttamente documentato i terremoti, le eruzioni, le pandemie, i massacri bellici, le paure collettive, i disastri tecnologici che avvenivano alimentando la sensazione collettiva dell’imminente Apocalisse, perché la messa in scena visiva delle catastrofi solleticava certamente il gusto voyeuristico, ma accentuava anche la paura del presente.

Il cinema apocalittico è a suo modo l’espressione del trauma della modernità trionfante e lo rappresenta già agli inizi del Novecento costruendo e determinando modelli narrativi usati in seguito dal genere cinematografico. Sono film che contribuiscono a consolidare anche una moderna dimensione laica dei “nuovi cieli”: ora non più ultramondani, ma terribilmente vicini a noi, e se il rischio è la percezione del possibile disastro, il cinema apocalittico è la concretizzazione visiva del pericolo immaginato e delle inquietudini sociali.

La ricognizione filmografica di quel periodo rivela il punto di crisi della società della Belle époque e la nascita del cinema apocalittico-catastrofico è forse il riflesso di quegli anni, una sorta di narrazione del presente perché contro la “violenza” della natura e dell’uomo tutto l’armamentario tecnologico, tanto considerato dai cultori del progresso, risulta inefficace se non addirittura pericoloso: è una svolta epocale.

Giuseppe Ghigi collabora come critico cinematografico a quotidiani nazionali, riviste specializzate, siti web. È autore di saggi sul cinema e monografie di registi e attori. All’università di Ca’ Foscari ha insegnato Storia del cinema italiano. Dal 1990 ha collaborato alla Settimana Internazionale della Critica della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Dal 2018 è stato consulente del Mibact.

Da una decina d’anni si occupa prevalentemente del rapporto cinema-storia. Tra le sue ultime pubblicazioni: La memoria inquieta. Cinema e Resistenza, Cafoscarina 2009; ll tempo che verrà. Cinema e Risorgimento, Gambier&Keller 2011; Le ceneri del passato. Il cinema racconta la grande guerra, Rubbettino 2014; Campi di visione e visione dei campi. I documentari di guerra del ’14-’18, Sism-Acies 2015; Oro e piombo. Il mercato della Grande guerra, Rubbettino 2017; Si salvi chi puo! Cinema, apocalisse e altri disastri, Marsilio 2022.

I Giovedì della cultura – Il ciclo di conferenze della Fondazione Cassamarca prevede un incontro ogni giovedì alle 18, fino al 30 maggio 2024, a Casa dei Carraresi, con qualche incursione anche alla Chiesa di Santa Croce per gli eventi musicali.

Iniziati nel 2019, gli appuntamenti settimanali sono stati sino ad oggi 134 e hanno riguardato una molteplicità di temi, come sarà anche in questa stagione: arte, storia, geografia, filosofia, religione, fotografia, letteratura, sport, fumetti, cinema, psicologia, viaggi impossibili, paesi scomparsi, natura, biologia. Sono previsti anche alcuni appuntamenti musicali e la proiezione di un film. Il tutto sempre con apertura gratuita al pubblico.

In collaborazione con il ristorante Ai Brittoni, situato a piano terra di Casa dei Carraresi, sarà possibile fermarsi a cena e degustare un menù studiato di volta in volta in base al tema della conferenza .

Il prossimo incontro si terrà il 30 novembre: La fine della Repubblica di Venezia nelle pagine di un romanzo, Eugenio Manzato, storico dell’arte, già direttore dei Musei Civici di Treviso, con Emilio Lippi, già direttore della Biblioteca e dei Musei Civici di Treviso. (Inform)

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