ITALIANI ALL’ESTERO
ROMA – A “Il mondo alle 7” di Radio Mir si è parlato del ruolo dei Comites ascoltando il punto di vista di cinque rappresentanti di questi organi. Omar Bassalti del Comites di Singapore (uno dei neonati Comites) già attivo nel terzo settore e impegnato nel dare supporto alla collettività italiana, in maniera strutturata soprattutto negli ultimi due anni. Bassalti ha ricordato i numeri importanti dell’emigrazione italiana nel mondo. “Siamo la cosiddetta ‘ventunesima regione’, non siamo pochi e stiamo crescendo purtroppo sempre di più perché le persone vanno via dall’Italia. Quindi ha senso che ci sia per noi una rappresentanza; tuttavia una certa disaffezione è dovuta al fatto che, chi se ne va perché deluso da quello che accade in Italia, poi non si mette certo a seguire la politica o votare da fuori”, ha spiegato Bassalti. Cristina Morini del Comites di Tokyo (altro neonato Comites) già attiva nel mondo associativo ha spiegato che “un organismo come il Comites, per quanto debole , è comunque uno strumento a disposizione dei connazionali all’estero e un mezzo di comunicazione con le istituzioni, mentre tante altre nazioni non ce l’hanno”. Morini ha anche sottolineato come la disaffezione al momento di andare a votare sia un tratto per così dire più o meno caratteristico di ogni democrazia matura e complessa. “Nel caso specifico delle elezioni dei Comites del 3 dicembre scorso, esse erano rese più complicate dall’accesso preventivo al diritto di voto”, ha sottolineato Morini. Valentina Margiotta del Comites di Lione ha raccontato di sentire il bisogno di investire il proprio impegno al servizio degli altri e questa occasione si è presentata con le elezioni dei Comites. “Sarà una grande esperienza dopo 11 anni in Francia, come italiana all’estero ho vissuto i pro e i contro di tutto questo e quindi ho voglia di aiutare quanti arrivano in territorio francese”, ha spiegato Margiotta. Sara Fonsato del Comites di Chambéry, in un territorio come la Savoia storicamente popolato da molti italiani, ha parlato di “un’esperienza non scontata, perché si tratta di un sistema e di un ambiente complesso: ci vuole tempo per capire alcuni meccanismi non facili”, ha spiegato Fonsato evidenziando che nonostante le difficoltà è arrivata la motivazione “legata al fatto di voler provare in prima persona ad assumermi un impegno per la collettività”. Daniela Di Benedetto del Comites di Monaco di Baviera ha parlato di una partecipazione alle elezioni che ha risentito dei numerosi rinvii. “La democrazia è un qualcosa che va esercitato attraverso la partecipazione”, ha spiegato Di Benedetto invitando a coinvolgere ulteriormente i territori maggiormente periferici. Di Benedetto ha quindi auspicato un maggiore coinvolgimento proprio per le potenzialità di organismi come i Comites, avvicinando di più anche le associazioni. (Simone Sperduto/Inform)