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Rapporto Asilo 2023 della Fondazione Migrantes, mons. Felicolo: Creare condizioni reali perché le persone siano finalmente libere di scegliere se migrare o restare”

MIGRAZIONI

Da “Migrantes Online”

 

ROMA – Il rapporto Asilo della Fondazione Migrantes, presentato questa mattina (ieri, ndr), è uno studio che “permette di conoscere e analizzare la realtà e la conoscenza permette di superare le paure per una supposta ‘realtà straniera che invade’ e non di una ‘diversità che è opportunità’ per noi”. Lo ha detto questa mattina (ieri, ndr) il direttore generale della Fondazione Migrantes, mons. Pierpaolo Felicolo, portando il suo saluto alla presentazione del Rapporto alla quale sono intervenute le curatrici Cristina Molfetta e Chiara Marchetti d l’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice.  Per mons. Felicolo “l’analisi accurata ci permette di capire il chi sta dietro numeri, spesso gonfiati, e le motivazioni delle loro fughe e delle loro richieste o sarebbe meglio dire dei loro desideri di pace e serenità, di un luogo in cui semplicemente essere e vivere. Essere come persone e vivere felici”. “Analizzare e conoscere le cause profonde, epocali, per avere visioni e progetti da costruire per il futuro. Nessuno ha mai pensato che l’epoca in cui viviamo sia semplice. L’epoca delle migrazioni è piuttosto complessa e pone agli individui sfide grandi come individui e come società”, ha detto il direttore Migrantes sottolineando che viviamo in un’epoca “in cui non ci si salva da soli. Piuttosto il tempo che stiamo vivendo richiama alla collaborazione, alla responsabilità e alla solidarietà – individuale e collettiva – per il benessere comune. Soltanto partendo dalle molteplici cause che generano le migrazioni forzate e mettendo al centro della nostra riflessione la persona, nella sua interezza e complessità, è davvero possibile capire tutta la drammaticità del fenomeno delle persone obbligate a migrare e delle persone in cerca di diritto d’asilo e di protezione internazionale. Ed è possibile comprendere anche gli errori già compiuti o che si stanno compiendo che vanno verso la chiusura e il non soccorso quando invece per il benessere comune prima richiamato l’obiettivo – come ci sprona da tempo papa Francesco – è contenuto in un cammino costituito da quattro tappe: accoglienza, protezione, promozione ed integrazione”. Il Rapporto, quindi, è “una grande opportunità di conoscenza per ciascuno di noi di chi sono le persone in fuga, di chi arriva e chiede la nostra protezione nel nostro Paese. Allo stesso tempo, questo strumento della Chiesa italiana è una grande opportunità di confermare, restare o ritrovare la nostra ‘umanità’, capaci cioè nel nostro piccolo quotidiano personale e professionale, di creare condizioni reali e non solo di prospettiva a cui tendere perché le persone siano finalmente libere di scegliere se migrare o restare”. (R.I.-Migrantes Online/Inform)

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