MEDIA ITALIANI ALL’ESTERO
BRUXELLES – Una situazione emergenziale più o meno simile a quella italiana, numeri altalenanti dei contagi e lo spiraglio di speranza per il futuro dettato da un ritmo dei vaccini che scandisce lentamente, come lancette di un orologio, queste prime settimane del 2021. Scuole per l’infanzia aperte mentre per gli studenti più grandi è previsto un 50% di lezioni da remoto; per il lavoro invece la linea che prevale è quella dello ‘smart working’; bar chiusi e ristoranti aperti solo per l’asporto: parliamo di Bruxelles. “Diciamo che non c’è formalmente un divieto di spostamento ma spostarsi è fortemente scoraggiato: alle dieci di sera tutti a casa, tranne piccole eccezioni. Il paradosso è che ci si sta quasi abituando a questa limitazione nel poter incontrare altre persone”, così ha spiegato Pietro Lunetto la situazione che si vive nella Capitale belga, non dissimile da quello che accade in altre metropoli europee. Il nostro connazionale Pietro Lunetto è attivo nel mondo dell’associazionismo degli italiani all’estero, sia con la Filef che con la Faim, ma è anche speaker radiofonico nonché proprio uno degli ideatori della web radio chiamata Radio Mir: un progetto giovane che sta già riscuotendo un certo successo in rete ed è alla ricerca di sponsor per poter crescere ancora di più. Così lo speaker ci ha raccontato in un’intervista gli obiettivi della radio. L’emittente online conta un team di dodici speaker stabili in palinsesto, attivi da diversi Paesi all’interno di un network di fatto transcontinentale: principalmente quindi figurano Belgio e Italia, naturalmente, ma anche Francia, Lussemburgo, Gran Bretagna, Ungheria, Uruguay e Australia.
“Radio Mir nasce nel giugno 2020, dopo una gestazione di almeno un anno e mezzo: l’idea è sorta all’interno di un nuovo circolo Filef a Bruxelles, che aveva cominciato già tre anni fa a lavorare sul tema della comunicazione come strumento per aiutare le realtà associative a far conoscere al meglio le loro attività all’esterno, non solo nell’ambito degli italiani all’estero. Ecco che, già tre anni fa, parte la rubrica settimanale informativa in video, tuttora attiva, e da qui poi nasce l’idea di una vera e propria web radio”, ha spiegato Lunetto ripercorrendo le origini del progetto radiofonico che nasce in casa Filef ma è aperto a ogni altra realtà associativa che volesse collaborarvi. La radio segue due direttrici di lavoro: “gli italiani all’estero e il mondo associativo, facendoli dibattere sui fatti principali che accadono nel mondo, e uno sguardo alla politica internazionale con un approccio diverso rispetto alla stampa mainstream”. Un terzo filone, infine, riguarda l’approccio culturale. “In campo musicale, per esempio, stiamo utilizzando dal punto di vista pedagogico alcuni generi che normalmente non girano nel mainstream. Nello spazio dedicato al jazz, ‘Torno al Sud’ in collaborazione con Mario Masciullo, ci sono anche interventi culturali su libri e poesie; oppure in ‘Toccata e Fuga’, parliamo di musica classica per farla conoscere come genere inserendo al contempo delle interviste fatte ad alcuni italiani all’estero che abbiano storie particolari alle spalle: nel primo numero abbiamo intervistato un ragazzo senegalese, adottato molti anni fa da una famiglia italiana a Milano, diventato poi ingegnere facendo carriera, che a un certo punto ha deciso di ritornare in Senegal”, ha raccontato Lunetto parlando quindi in questo caso della storia di un ‘nuovo italiano’ e di un’emigrazione vista da una prospettiva insolita. Nel ricco palinsesto di Radio Mir la trasmissione di punta è ‘Il Mondo e Noi’ dove si parla di diritti, di rappresentanza e di politica; altro appuntamento molto interessante è quello della rassegna stampa internazionale, condotta settimanalmente proprio da Pietro Lunetto. “Abbiamo da poco cominciato anche la rassegna stampa italiana in lingua spagnola, per ora in onda ogni due settimane, dedicata a coloro che vivono in America Latina: tra gli argomenti più trattati l’economia italiana o il turismo di ritorno”, ha puntualizzato lo speaker sottolineando qui l’apporto fondamentale del collaboratore radiofonico del team attivo in Sudamerica. (Simone Sperduto/Inform)