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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Presentato alla Camera il premio letterario “Italia Radici nel Mondo 2024. Racconto le mie radici plurime”

ITALIANI ALL’ESTERO

 

ROMA – È stato presentato alla Camera il premio letterario “Italia Radici nel Mondo 2024” la cui prima edizione nel 2024 sarà dedicata al tema del ‘racconto delle radici plurime’: il concorso internazionale per racconti inediti è stato ideato dal John Fante Festival e dal Piccolo Festival delle Spartenze ed è rivolto ad autori oriundi e italiani residenti all’etero . L’incontro è  stato introdotto dal deputato Pd Toni Ricciardi, eletto nella ripartizione Europa, che ha sottolineato come il sottotitolo del premio sia perfettamente centrato perché si è abituati, da fin troppo tempo ed a vari livelli, a sentir parlare della parola identità, ma probabilmente senza darle il giusto significato: “l’identità è un qualcosa in costante divenire fatto da molteplici esperienze e credo che abbiate colto il segno”, ha spiegato Ricciardi rilevando il tasso di sensibilità che è stato messo in questo lavoro e in altri precedenti che hanno trattato tali tematiche. “È facile fare i premi nelle grandi città e nelle grandi capitali ed è facile far arrivare nomi e personalità a Roma”, ha evidenziato Ricciardi ponendo invece in rilievo la particolare capacità che serve a portare un evento simile in un Comune dell’entroterra come Torricella Peligna dove negli anni si è avuto proprio la bravura di far arrivare gente da diverse parti del mondo. Ricciardi ha concluso sottolineando come tutto questo rappresenti un valore aggiunto. Carmine Ficca (Sindaco di Torricella Peligna) ha parlato di un paesino di 1.200 anime dell’interno del territorio abruzzese. “Siamo arrivati qui a Roma per presentare questa che è un’iniziativa, ma anche una sfida che ci poniamo” ha spiegato Ficca menzionando l’importanza del progetto del Ministero degli Esteri sul Turismo delle radici a cui si si è aderito. Tutto è partito da una scommessa: “fare in un piccolo paese delle zone interne un Festival letterario ambizioso, legandolo alla figura di John Fante che è uno dei figli del nostro Abruzzo”, ha aggiunto Ficca evidenziando la centralità dei temi dell’emigrazione essendo l’Abruzzo una Regione che ha avuto nei decenni un’emigrazione importante. Il Sindaco ha voluto anche evidenziare un dato significativo: Torricella Peligna è un paese che nel secondo dopoguerra contava 5.000 abitanti mentre oggi ne ha poco più di mille. Giovanna Di Lello (Ideatrice del Premio John Fante Festival) ha ricordato il grande il lavori che sta dietro l’organizzazione di questo festival, perché “fare un festival e pensare ad un premio come questo, in un piccolo comune, vuol dire sapere di fare tanti sacrifici e di dover lottare tantissimo”, ha spiegato Di Lello ricordando che è un qualcosa che va avanti da ormai 19 anni. “Vogliamo dimostrare che nell’entroterra si può fare tanto e bene parlando al mondo. È davvero una scommessa, un laboratorio, perché vogliamo interagire con il mondo lì dove ci sono i nostri concittadini e gli oriundi”, ha aggiunto Di Lello spiegando che il premio riguarderà racconti inediti compresi tra diecimila e ventimila battute, che saranno pubblicati in lingua italiana. Secondo Di Lello anche la narrativa può essere un modo per raccontare l’Italia all’estero: il bando sarà online dalla data di questa presentazione e si chiuderà il 31 maggio: i finalisti saranno probabilmente dieci e l’opera vincitrice sarà annunciata al John Fante Festival mentre la cerimonia di premiazione si terrà in autunno in una location ancora da definire. Presidente della giuria sarà l’antropologo Vito Teti. Il vincitore riceverà un compenso di mille euro ed i racconti dei finalisti saranno pubblicati in un libro. “Sono sicura che il progetto del turismo delle radici darà tanto ai paesi dell’entroterra”, ha concluso Di Lello con un  auspicio. Giuseppe Sommario (Direttore del Piccolo Festival delle Spartenze) ha sottolineato in primo luogo come il tema del turismo delle radici sia stato portato a livelli importanti dal lavoro svolto finora da Giuseppe De Vita.  Sommario ha aggiunto: “L’idea è cementare e siglare un’unione tra il John Fante Festival e il Festival delle Spartenze: il tema di cui si occuperà il premio è quello delle radici e parliamo della storia della nostra emigrazione che ha interessato qualcosa come 35 milioni di italiani in uscita. Parliamo di radici plurime e multi-situate pronte a riapparire ibridate lontane migliaia di chilometri: è per questo che nascono le ‘piccole italie’ come tentativo di replicarsi in un luogo altrimenti spaesante. Non volevamo un premio come mera celebrazione – ha spiegato Sommario – ma volevamo che, oltre a celebrare gli italiani e l’italianità, apportasse un contributo ai temi dei nostri festival”, Nicola Mattoscio (Presidente Fondazione Pescarabruzzo) si è soffermato su alcuni binomi concettuali a volte declinati in maniera fuorviante: radici e identità; nazione e patria. Mattoscio ha parlato dunque di termini da “non regalare a una cultura che gioca in modo retorico. Esistono la nazione e la patria ma possono essere declinate in maniera genuina e democratica; esistono radici ed identità che appartengono a ciascuno di noi senza bisogno di interpretazioni demagogiche”, ha precisato Mattoscio sottolineando come la declinazione e l’interpretazione in modo aperto e plurimo di questi termini, che si basa sul rispetto della persona che travalica i confini, sia evidenziata da questo premio. E stata poi la volta del Deputato del Pd Fabio Porta, eletto nella ripartizione America Meridionale, che ha sottolineato come la rappresentanza parlamentare degli italiani all’estero, un vasto mondo composto anche da 70/80 milioni di oriundi, sia sicuramente numericamente sottodimensionata. “Nonostante questo – ha continuato Porta – abbiamo una presenza attiva che va sicuramente riconosciuta e valorizzata. Cerchiamo in tutti i modi di portare quello che stiamo facendo nelle aule del Parlamento verso la società civile e ci stiamo sforzando di portare nelle scuole non una materia, ma una cultura dell’emigrazione.  Abbiamo un’opportunità con l’anno del Turismo delle Radici – ha proseguito il Deputato – di far diventare questo fenomeno non soltanto condiviso in tutto il mondo, ma anche un valore aggiunto per il sistema Italia”. Porta ha anche sottolineato come il Premio colga l’obiettivo poiché si rivolge direttamente a chi sta all’estero, cioè coloro che sono i beneficiari del turismo delle radici

Il dibattito si è concluso con l’intervento di Giovanni Maria De Vita, responsabile del Maeci per il Progetto PNRR del Turismo delle Radici che ha manifestato interesse per l’inserimento di questa iniziativa del comune di Torricella Peligna nel programma dell’anno del Turismo delle Radici 2024. De Vita ha spiegato come il Progetto del Turismo delle Radici nasca da una riflessione condotta da vari attori presenti sul territorio e dagli spunti dei soggetti che sono attivi in questo settore. “Il bando dei comuni per il Turismo delle radici – ha continuato De Vita – è stato un successo di partecipazione. Sono stati più di 800 i comuni con meno di seimila abitanti che hanno presentato le candidature e a giorni verranno pubblicati i risultati. Il bando è inoltre stato veicolato anche attraverso riunioni che si sono svolte al Maeci, che hanno visto la partecipazione dello stesso Ministro Tajani. Tutto questo per dire che i territori sono fondamentali per il successo del nostro programma, perché i territori sono la destinazione finale dei viaggiatori delle radici… I viaggi delle radici – ha proseguito il Consigliere – ci sono sempre stati come anelito delle nostre comunità, quello che stiamo cercando di fare è di organizzare l’offerta in maniera tale che questo viaggio sia più facile da realizzarle e rappresenti un’esperienza positiva”. De Vita ha inoltre evidenziato la necessità di promuovere, attraverso specifiche iniziative come il Premio delle radici, sia la conoscenza della realtà delle nostre comunità all’estero presso la società italiana, sia un’idea aggiornata presso le collettività nel mondo di quello che il nostro moderno paese può offrire. “L’obbiettivo in pectore del programma del Turismo delle Radici – ha aggiunto De Vita – è quello di creare delle nuove opportunità di conoscenza per rilanciare il rapporto con le comunità italiane nel mondo che per noi rappresentano un potenziale enorme, che finora non è stato abbastanza considerato”. Il Consigliere, dopo aver ricordato che gli italiani nel mondo hanno raggiunto in tutti i Paesi in cui si sono insediati i vertici delle società, ha segnalato la disponibilità a veicolare il Bando del Premio. “ E’ importante – ha concluso De Vita – che questo Premio accetti opere in italiano e con traduzioni in italiano,  perché l’attrazione verso la nostra lingua si fa anche attraverso delle iniziative che permettano a chi partecipa di scoprire à l’importanza del parlare italiano. Un successo che tutti auspichiamo”. (Inform)

 

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