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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Presentato alla Camera il “Festival delle Radici” 2024

ITALIANI ALL’ESTERO

(Fonte foto Camera dei Deputati)

ROMA – Presso la sala stampa della Camera dei Deputati, è stato presentato il “Festival delle Radici” 2024 : un progetto promosso dalla Glocal Think. L’idea è nata nel 2016 come un’iniziativa culturale promossa dall’Associazione AsSud di Paludi (CS) per riunire i protagonisti della scena culturale e scientifica con gli enti del territorio: l’obiettivo è apportare sviluppo alle comunità, utilizzando la migrazione in chiave conoscitiva. L’evento è stato introdotto dal deputato Toni Ricciardi (PD – ripartizione Europa), altresì storico delle migrazioni, alla presenza di vari sindaci del basso Lazio e irpini Il “Festival delle Radici” si propone di promuovere quindi uno sviluppo sostenibile dei piccoli comuni contro la desertificazione: infatti l’emigrazione – ha commentato Ricciardi – rappresenta il tratto identitario dell’Italia, interessando negli anni milioni di persone dalla Valle d’Aosta fino a Lampedusa. L’idea è che viaggiando attraverso le radici si possa ridare vita ai piccoli borghi. Nel 2024 questo festival sarà incentrato sull’anno delle radici italiane e le tappe coinvolgeranno anche i comuni vincitori del bando del Maeci. “Scrissi per la prima volta di turismo delle radici forse quindici o venti anni fa chiamandolo turismo familiare”, ha rilevato nel suo intervento Ricciardi, sottolineando l’idea di fondo di riscoprire una filiera soprattutto sentimentale o familiare. “Se c’è un concetto identitario che accomuna gli italiani questo non è l’amore per la pastasciutta o per il vino ma l’emigrazione”, ha aggiunto Ricciardi precisando che non esiste un altro fenomeno sociale di pari rilevanza e che abbia interessato milioni di persone in Italia negli ultimi due secoli. Emanuela Sica (direttrice artistica festival) ha evidenziato come dal collegamento tra territori ed emozioni si sia pensato di istituire un percorso che consenta al turista delle radici di sentirsi a casa anche se non è nato in quel territorio: un turismo slow ed ecosostenibile per mettere al centro la narrazione emozionale del territorio. La prima tappa del festival è nel Comune di Vallepietra il 27 aprile. Loreta Di Fazio (Italea Lazio), originaria del frusinate si occupa di viaggi delle radici: l’obiettivo è attrarre i discendenti e portarli a visitare i luoghi dei propri antenati. “Il viaggiatore delle radici è speciale, non si limita a visitare i luoghi ma ne vuole conoscere l’essenza”, ha spiegato Di Fazio precisando come questa tipologia di viaggiatore punti a sentirsi nel quotidiano parte della comunità che visita. Francesco Acampora (Italea Campania) ha sottolineato come l’obiettivo del progetto sia strutturare le iniziative volte a promuovere il turismo delle radici attraverso il contributo di figure professionali specifiche. Secondo Acampora c’è la necessità di creare sinergie tra portatori di interesse sia pubblici che privati per rendere duraturo nel tempo questo turismo. Claudia Quadrino (Ceo Sferanet – Gruppo Olidata) ha evidenziato l’importanza della valorizzazione del territorio e allo stesso tempo della competenza delle persone.  Quadrino ha parlato di come le nuove tecnologie possano venire in aiuto per rendere i servizi più efficienti e ha anche sottolineato come il cosiddetto smart working o il lavoro da remoto abbia rappresentato un modello in grado di aumentare la produttività e allo stesso tempo permettere alle persone di rimanere a lavorare nelle rispettive località. Vincenzo Castaldo (Presidente Glocal Think) ha ricordato come tutto questo lavoro sia orientato a creare una rete. Castaldo ha evidenziato come mettere insieme trentuno comuni non sia certamente cosa semplice; tuttavia questa rete di comuni per il Presidente è destinata ad allargarsi perché, parlando di questo progetto, poco alla volta stanno aumentando le richieste di adesione di parte di altri comuni.  “L’obiettivo è continuare a crescere nei territori creando attrattività ma non solo da un punto di vista turistico: l’attrattività è fondamentale ma lo è anche avere i servizi perché altrimenti si fa fatica”, ha precisato Castaldo riferendosi ad esempio ai trasporti, alla viabilità o alla sanità. Presente in sala anche il Sindaco di Vallepietra De Santis che ha sottolineato come in queste piccole realtà sia fondamentale implementare la telemedicina, considerando anche l’età media di solito elevata dei residenti nei comuni delle aree interne. Il Sindaco ha poi ricordato come questo progetto possa contribuire a una riscoperta dei territori anche da parte dei giovani. Il Sindaco di Lacedonia, Di Conza, ha ricordato come l’attaccamento verso Lacedonia sia ben radicato vedendo nel festival un volano per questi territori. Giuseppe Sommario (ideatore del Piccolo Festival delle Spartenze) ha riflettuto sul fatto che il vero tema sia come il turismo delle radici possa ridare voce e prospettive ai territori delle aree interne. L’idea è riportare l’attenzione su queste entità locali ma anche su chi è partito e vive da tanto tempo fuori dall’Italia. “Bisogna considerare chi vive fuori dall’Italia come parte del sistema Paese”, ha sottolineato Sommario puntualizzando come 35 milioni di persone siano emigrate nel corso dei decenni evidenziando però come tuttavia manchi ad oggi una adeguata narrazione in Italia sull’emigrazione. (Inform)

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