direttore responsabile Goffredo Morgia
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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Presentata al Maeci la prima edizione della “Guida alle radici italiane”

ITALIANI ALL’ESTERO

Realizzata dalla Direzione Generale per gli Italiani all’Estero in collaborazione con l’Associazione Raìz Italiana

Merlo: Un progetto utile all’Italia e agli italiani nel mondo. Vignali: La guida s’inserisce a pieno titolo nella promozione di questo settore

ROMA – E’ stata presentata alla Farnesina la prima edizione della “Guida alle radici italiane”, dedicata al turismo di ritorno: un viaggio sulle tracce degli antenati dei tanti italiani nel mondo. Si tratta di un’opera realizzata dalla Direzione Generale del Maeci per gli Italiani all’estero e dall’Associazione Raìz Italiana. Per il momento le quattro regioni-pilota del progetto sono: Abruzzo, Basilicata, Puglia ed Emilia Romagna. La guida è consultabile, oltre che in italiano, anche in inglese, spagnolo e portoghese. Alla base dell’idea di quest’opera editoriale non c’è soltanto “il sentimento poetico che, a ritroso nel tempo, ci fa riscoprire le radici dei nostri antenati”, come spiegato il Direttore Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Maeci, Luigi Maria Vignali, introducendo la presentazione del volume. “Non si tratta di lanciare soltanto con degli slogan il cosiddetto turismo delle radici, – ha aggiunto Vignali – ma di mettere in campo azioni concrete per promuoverlo davvero. Questa guida s’inserisce a pieno titolo nella promozione di questo settore e fa seguito ai lavori preparatori portati avanti attraverso un tavolo di coordinamento. Partiamo dalla collaborazione di quattro regioni italiane, ossia Abruzzo, Basilicata, Puglia ed Emilia Romagna e contiamo di aggiungerne altre in futuro”, ha continuato il Direttore Generale spiegando che il prodotto sarà scaricabile dai siti delle ambasciate e dei consolati. “E’ un viaggio sentimentale e non soltanto turistico, quello che proponiamo ai tanti italiani nel mondo e agli italo-discendenti – ha affermato Vignali – ma è anche un viaggio che ha dei vantaggi per il nostro Paese in termini d’indotto economico”.

Giovanni Bastianelli, Direttore esecutivo di Enit, ha voluto ricordare come, già da alcuni anni, ci sia un lavoro istituzionale congiunto per la promozione del turismo italiano all’estero. “Basterebbe soltanto pensare alla forza attrattiva del nostro Paese per rendersi conto dell’importanza di questo lavoro – ha rilevato Bastianelli – considerando nello specifico che circa il 24% dei turisti provenienti in Europa da Paesi extracomunitari raggiungono proprio l’Italia. Il nostro brand attira e non dimentichiamo di essere la prima scelta, in quanto destinazione turistica, per cittadini provenienti da Stati Uniti, Giappone e Cina. Bisogna far crescere sempre più la voglia d’italianità che si respira in certi Paesi, anche in favore della nostra economia e imprenditoria”, ha sottolineato Bastianelli ricordando come, nei prossimi giorni, si terrà a Buenos Aires una fiera dedicata proprio al turismo. Marina Gabrieli, Presidente di Raìz Italiana e curatrice dell’opera, ha sottolineato come a breve la guida sarà disponibile anche sul sito dell’associazione. “L’idea della guida non vuole essere quella di creare itinerari ma di fornire elementi per costruire delle esperienze individuali. Le prime guide viventi in assoluto sono stati i nonni che parlavano a figli e nipoti dei loro territori d’origine”, ha aggiunto Gabrieli.

Loredana Capone, Assessore al Turismo della Regione Puglia, ha sottolineato l’importanza del progetto quale investimento nella costruzione del senso di comunità dei nostri territori regionali. “Credere in questa guida significa riuscire a interrogarsi sulle aspettative di chi intenda visitare le proprie terre d’origine. Il viaggio non deve essere visto solamente come un momento di conoscenza ma come un’emozione da vivere”, ha commentato Capone. Il sottosegretario agli Esteri Ricardo Merlo è  intervenuto per rimarcare come questo progetto avrà sicuramente tutto il sostegno del Governo in carica. “E’ un progetto utile all’Italia e agli italiani nel mondo. Venire in Italia, per i tanti italo-discendenti, significa mettere in gioco anzitutto i sentimenti ma anche il senso d’identità che è molto forte. Ci sono borghi in Italia che hanno ormai più cittadini all’estero che entro i confini nazionali: queste persone rappresentano un qualcosa di molto importante per il nostro Made in Italy: è per questa ragione che non comprendo alcune critiche rivolte agli italiani all’estero. Sento dire a volte che gli italiani all’estero non pagano le tasse: vuol dire non comprendere il valore aggiunto apportato da questi nostri connazionali che, pur vivendo lontano dall’Italia, offrono un contributo comunque importante alla nostra economia”, ha spiegato Merlo. (Simone Sperduto/Inform)

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