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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Presentata al Salone Internazionale del Libro a Torino la “IV edizione del volume Guida alle radici italiane: un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati”

ITALIANI ALL’ESTERO

 

TORINO – Si è tenuta, al Salone del Libro di Torino, presso lo stand del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, la presentazione del quarto volume della “Guida alle radici italiane: un viaggio sulle tracce dei tuoi antenati”, realizzata dall’Associazione di Promozione Sociale Raíz Italiana con il sostegno della Direzione Generale per gli Italiani all’Estero e le Politiche Migratorie del Ministero degli Affari Esteri, nell’ambito del progetto Italea sul turismo delle radici, parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. All’incontro hanno partecipato Marina Gabrieli (Progetto Italea), Paolo Monea (Maeci), Rosanna Romano (Regione Campania), Davide Gandolfi (Regione Piemonte), Attilio Ardito e Giorgia Salicandro (Raiz Italiana). La presentazione è stata introdotta da Paolo Monea che ha ricordato come la presentazione del “IV Volume alla guida delle radici Italiane” sia legato al progetto sul Turismo delle Radici che il Ministero degli Esteri sta portando avanti da doversi anni.  “ E’ davvero un grande piacere essere qui e presentare la nostra Guida alle radici italiane – ha esordito Marina Gabrieli – in questo contesto così importante come il Salone del libro di Torino. Questa esperienza editoriale è iniziata nel lontano 2019 da un’idea nata da Raiz Italiana e dal Ministero degli Affari Esteri, adesso siamo alla IV pubblicazione. Con questa Guida – ha proseguito Gabrieli – non proponiamo veri e propri itinerari, perché ogni viaggio delle radici è unico, ogni storia dell’emigrazione è una storia a sé, ogni famiglia ha la sua storia. Quindi abbiamo sempre dato la possibilità ai viaggiatori delle radici di scegliere i luoghi che vogliono visitare in Italia, però è importante in ogni caso indicare quali sono questi luoghi, ed è quello che noi facciamo con il progetto Italea, il progetto del turismo delle radici del Ministero degli Affari Esteri, che è uno dei progetti del PNRR. Stiamo cercando – ha continuato Gabrieli – di creare un’offerta turistica su tutto il territorio italiano, abbiamo dei coordinatori regionali e delle reti territoriali. Ogni gruppo ha all’interno dei professionisti, ci sono: guide e accompagnatori turistici e genealogisti che si occupano della ricostruzione della storia famigliare. Ogni gruppo sta quindi creando una serie di servizi, un’offerta che possa permettere al viaggiatore delle radici di visitare i luoghi della propria storia famigliare, che come sappiamo sono la casa in cui è nato l’avo, la chiesa in cui è stato battezzato, il cimitero in cui sono sepolti gli altri componenti della famiglia d’origine. Una visita che si sviluppa anche con alcune esperienze legate ad antichi mestieri e tradizioni. È una scommessa, – ha aggiunto Gabrieli – ma abbiamo un grande riscontro in tutti i territori italiani, sappiamo che c’è un grande interesse nelle comunità italiane all’estero, ma anche in Italia si sta lavorando molto. Abbiamo una rete di comuni predisposti allo sviluppo di attività dedicate, e ad accogliere i viaggiatori delle radici proprio così come loro desiderano, perché sono dei viaggiatori speciali, che hanno bisogno di sentirsi a casa nel loro paese di origine, di sentirsi parte della comunità d’origine”. A seguire è intervenuta Rosanna Romano “Grazie – ha esordito – per averci dato la possibilità di raccontare le nostre radici. Come sapete noi della Campania abbiamo tantissimo nel mondo che racconta di noi, attraverso la nostra storia, la nostra identità, la nostra cultura, le nostre tradizioni e soprattutto attraverso i nostri personaggi. Quindi noi siamo orgogliosi di avere avuto questo spazio in questa guida e soprattutto crediamo che sia importante cercare di creare le connessioni tra le regioni. Il turismo delle radici è una cosa che ci unisce. Il sud – ha poi ricordato Romano – è uno dei territori che ha pagato di più il fenomeno dell’emigrazione, il sud è anche quello che ha dato di più in termini di sviluppo e di occupazione nel mondo, facendo grandi anche le nazioni d’accoglienza con il lavoro e la fatica della nostra gente. Questo ci rende molto orgogliosi di quello che siamo oggi e che deriva da quello che siamo stati.” Romano ha inoltre confrontato l’emigrazione del passato con quella odierna,  specificando come l’emigrazione di una volta portasse anche sviluppo per il territorio, grazie alle rimesse inviate dai connazionali all’estero verso il proprio paese d’origine, al contrario di quanto avviene oggi dove l’odierna diaspora spesso si trasforma in perdita di forza lavoro e conoscenze.  Ha poi preso la parola Davide Gandolfi “Ci fa particolarmente piacere – ha rilevato Gandolfi –  presentare questa Guida dedicata anche al Piemonte in questo importante evento, che si svolge a casa nostra,  dedicato all’editoria. Questa Guida per la Regione Piemonte viene in un momento particolarmente significativo rispetto quello che è il rapporto che la Regione, intesa come istituzione, sta sviluppando nei confronti delle comunità all’estero. In questo momento all’estero vi sono circa 6 milioni le persone di origine piemontese, un numero che supera addirittura la quantità dei piemontesi residenti nella regione, che sono circa 4 milioni e 400mila”. Gandolfi ha poi spiegato come, proprio per l’entità numerica della comunità di origine pimontese presente nel mondo e per portare avanti con queste realtà un rapporto consolidato,  negli ultimi anni prima della pubblicazione della Guida la Regione Piemonte abbia intensificato l’attenzione verso le comunità piemontesi all’estero, intraprendendo delle iniziative dedicate al turismo delle radici, che poi hanno riguardato la parte editoriale sviluppata in collaborazione con il Ministero. Gandolfi, dopo aver segnalato la realizzazione in passato di un video promozionale turistico dedicato ai piemontesi nel mondo,  ha poi parlato del lavoro svolto dalla Regione Piemonte per selezionare i contenuti da porre all’interno della Guida, capaci di dare un’immagine dinamica della Regione, così da catturare l’attenzione anche dei più giovani. Gandolfi ha inoltre sottolineato l’importanza di tenere in considerazione sia l’emigrazione storica, a cavallo tra il XIX e il XX secolo, sia l’emigrazione odierna, tendendo conto di come tutto questo rappresenti un mondo in evoluzione che parte dal rapporto con le origini. A seguire è intervenuto Attilio Ardito di Raiz Italiana “Noi siamo un’associazione pugliese, – ha spiegato Ardito – siamo nati nel 2018, grazie ad un bando della regione Puglia, che finanziava idee innovative. Tutti i componenti dell’associazione vivevano all’estero o avevano avuto esperienze di vita all’estero,  quindi abbiamo avuto modo di conoscere le comunità italiane nel mondo e poi abbiamo presentato questo progetto. Sin dal primo tavolo tecnico il Ministero degli Affari Esteri sul Turismo della Radici abbiamo proposto questa guida” . Ardito si è poi soffermato sui contenuti della Guida che riguarda 4 Regioni: il Trentino Alto Adige, la Campania, il Piemonte e il Friuli Venezia Giulia, e viene tradotta in inglese, portoghese e spagnolo. La pubblicazione contiene al suo interno una parte dedicata alle ricerche genealogiche e dei QR code volti a rendere l’esperienza interattiva. Nella Guida anche ampi spazi dedicati alle regioni che illustrano le caratteristiche generali dei territori, con la loro storia e cultura, e per cosa vengono ricordate all’estero queste località. E’ stata poi la volta di Giorgia Salicandro: “Il nostro viaggiatore delle radici – ha rilevato Salicandro – è l’elemento fondamentale di questa Guida, perché è la persona a cui noi ci rivolgiamo. Da questa considerazione parte la selezione dei contenuti, lo story telling con il quale raccontiamo questa proposta. Perché abbiamo bene in mente il fatto che per il viaggiatore delle radici, questo viaggio non è solo un gran tour verso i luoghi di tendenza del nostro paese, ma è un viaggio di ritorno verso la loro terra di origine. Proprio perché la terra di origine rappresenta una parte fondamentale dell’identità, assolutamente stratificata del nostro viaggiatore, questo è dunque anche un viaggio di formazione”.  La Salicandro si è poi soffermata sui luoghi delle 4 regioni descritti all’interno della Guida, in cui sono presenti non solo pagine positive della nostra storia, ma anche contesti meno felici, ma storicamente importanti. Ha infine ripreso la parola Paolo Monea per informare che la Guida potrà essere presto consultata su Italea.com, che è il portale del turismo delle radici, che racchiude le attività nel quadro del progetto, ma che permette anche di dare maggiore visibilità a quello che le regioni hanno da offrire, ma che per ragioni di spazio non sono presenti sulla guida. “La guida – ha concluso Monea – è un punto di partenza che vuole stimolare il lettore a scoprire sempre di più dei luoghi raccontati nelle sue pagine.” (Lorenzo Morgia -Inform)

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