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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

PNRR, comunicazioni del Ministro Fitto nell’Aula della Camera sulla revisione degli investimenti e delle riforme

CAMERA DEI DEPUTATI

 

ROMA – Il Ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, ha riferito nell’Aula della Camera dei Deputati circa le decisioni assunte dal Governo per la revisione degli investimenti e delle riforme da attuare riguardo il PNRR. È stata anche l’occasione per un’informativa sulle proposte relative alla quarta rata, per fare il punto complessivo rispetto all’avanzamento del programma e alle questioni collegate al lavoro svolto sulla terza rata. Come ha ricordato Fitto, la Commissione europea ha dato il via libera nei giorni scorsi alle proposte che il Governo ha messo in campo, relativamente all’approvazione della terza rata con alcune modifiche e ai cambiamenti proposti per la quarta rata. “Un lavoro molto complesso e molto articolato, che ha portato ad un apprezzamento, anche pubblico, da parte di tutti gli esponenti della Commissione europea. Questo testimonia che il coordinamento e il confronto costante, che abbiamo messo in campo con la Commissione europea, sta producendo dei risultati positivi”, ha rilevato Fitto pur consapevole delle critiche che ci sono state negli ultimi mesi ma anche del contributo che questo dibattito potrà apportare alla fase di avanzamento del PNRR. Il Ministro ha anche precisato come le difficoltà siano state oggettive e determinate dalla differenza di target da raggiungere per la terza rata rispetto alle due precedenti. Importante è adesso tenere presente però anche il fattore ‘campionamento’, che comporta una “verifica puntuale, a campione, dei singoli interventi realizzati, per verificarne la fase di attuazione e di avanzamento”, ha precisato Fitto sottolineando come si tratti di un tema “con il quale dobbiamo abituarci a convivere da qui al giugno 2026”. Fitto, dopo aver ribadito che il lavoro fatto sulla terza e sulla quarta rata è stato molto complesso, ha  aggiunto:  “La terza rata ha visto 47 interventi di carattere normativo e amministrativo, che sono stati anche oggetto di discussioni. Siamo anche in una fase di riforme: penso alla prima legge sulla concorrenza, che la Commissione europea ha definito una delle riforme più complesse all’interno del PNRR”, ha spiegato Fitto ricordando che invece con lo spostamento del 55° obiettivo – relativo ai posti letto per gli studenti universitari – alla quarta rata, le proposte di modifica per suddetta rata hanno visto l’approvazione da parte della Commissione europea. “Il lavoro fatto sulla terza rata ci insegna, infatti, in modo molto chiaro che le questioni vanno viste preventivamente”, ha suggerito lo stesso Fitto in prospettiva al fine di “costruire le soluzioni prima che si arrivi a un problema” e per “evitare le questioni collegate a ciò che è accaduto con il Piano urbano integrato, relativamente agli stadi di Firenze e di Venezia”. Fitto ha poi spiegato che la Commissione europea ha approvato queste modifiche, “creando le condizioni per far diventare la quarta rata con un obiettivo in più: da 16 miliardi a 16,5 miliardi di euro, recuperando la parte della terza rata”. Il Ministro ha poi lanciato un appello: “abbiamo l’obiettivo e il dovere di portare a compimento l’intero Piano e, per fare questo, abbiamo bisogno di avere   un approccio corretto che ci ponga rispetto ai passaggi successivi in modo completo rispetto alla scadenza del Piano, cioè rispetto a giugno del 2026”. Fitto è quindi arrivato al merito della modifica della quarta rata. “Complessivamente il Governo, a fronte di 63 riforme e 235 tra investimenti e sub-investimenti, per un totale di 298 misure, propone delle modifiche che riguardano 144 di queste misure”, ha spiegato il Ministro evidenziando come una serie di questi interventi vadano spostati su altre fonti di finanziamento, “perché non sono coerenti con i principi di rendicontazione, con i principi di campionamento e di verifica e soprattutto con i criteri di carattere generale previsti dalla Commissione europea”. Fitto, andando su esempi concreti di investimenti per affrontare questioni di estrema attualità, ha citato il tema del dissesto idrogeologico, ma anche di misure relative agli interventi per la resilienza, la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei comuni: importo 6 miliardi di euro. Il Ministro ha quindi spiegato in senso più ampio che alla base di molte rimodulazioni c’è il cosiddetto regolamento ‘REPowerEU’: un meccanismo relativo alla possibilità di dare una risposta forte e seria alla grave crisi energetica conseguente all’invasione dell’Ucraina. Fitto ha ricordato che ben 3 investimenti e 6 riforme previste da REPower riguardano: reti energetiche, transizione verde, filiere industriali strategiche; quindi riduzione dei costi per le reti del gas relativamente alla produzione di biometano, remunerazione stabile per chi investe nelle fonti rinnovabili, formazione delle risorse umane attualmente impiegate nell’industria tradizionale, formazione specialistica dei dipendenti della pubblica amministrazione, razionalizzazione dei sussidi per i combustibili fossili e riforma delle autorizzazioni per le fonti rinnovabili. (Inform)

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