ITALIANI ALL’ESTERO
ROMA – La Commissione Esteri del Senato, riunita ieri in sede consultiva su atti del Governo, ha emesso parete favorevole (con condizione e osservazioni) sullo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 2003, n. 395, in materia di Comitati degli italiani all’estero.
Relatore del provvedimento il senatore Claudio Micheloni (Pd) che ne ha illustrato il contenuto, finalizzato ad introdurre modifiche normative per le procedure di voto per le elezioni dei Comitati degli italiani all’estero (Comites). Ha sottolineato che il provvedimento, essenziale per procedere sollecitamente, dopo numerose proroghe, al rinnovo di tali organismi, è stato presentato dal Governo con notevole ritardo rispetto alle previsioni di legge. Tra le principali innovazioni contenute nel provvedimento ha segnalato l’introduzione del voto elettronico da remoto e la riduzione dei seggi elettorali.
Micheloni ha rilevato diversi profili di criticità nel provvedimento, a suo giudizio ascrivibili alla volontà del Governo di ridurre la partecipazione al voto e mettere dunque in discussione la rappresentatività degli organismi da eleggere. Ha criticato in particolare le modalità per il rilascio delle credenziali per il voto da remoto, che prevedono l’obbligo di recarsi personalmente presso le strutture consolari, e la forzatura interpretativa delle norme di legge, che ammetterebbero il voto elettronico in aggiunta e non in sostituzione del voto cartaceo presso i seggi elettorali. Ha chiesto al Governo di accogliere la proposta, avanzata dal Consiglio Generale per gli Italiani all’estero, di utilizzare volontari per coadiuvare il personale incaricato di presiedere allo svolgimento del voto, in modo da ridurre i costi complessivi e aumentare il numero dei seggi elettorali. Ha segnalato infine la necessità di incrementare le forme di pubblicità sull’appuntamento elettorale.
Nella successiva discussione generale sono intervenuti i senatori Orellana (Misto), Cristina Di Pietro (M5S), Zin (Maie), De Cristofaro (Sel), Tonini (Pd) e il presidente Casini (PI).
Il sottosegretario agli Esteri Mario Giro ha detto di concordare sulla necessità di procedere nei tempi più brevi possibili al rinnovo degli organismi di rappresentanza degli italiani all’estero, precisando che, da parte del Governo, non vi è alcuna volontà surrettizia di limitare la partecipazione al voto. Ha precisato che il numero dei seggi allestiti dipenderà dalle risorse disponibili, che sono peraltro state aumentate dall’ultima legge di stabilità, anche grazie all’impegno del senatore Micheloni. Ha espresso perplessità sulla possibilità di utilizzare volontari per lo svolgimento delle procedure elettorali. Ha ricordato che ogni eventuale modifica del provvedimento in esame, oltre ad incontrare il limite dalla compatibilità con le risorse effettivamente disponibili, comporterebbe il rischio di dilazione nello svolgimento delle elezioni. Ha segnalato che la normativa vigente e le limitate disponibilità finanziarie rendono assai complessa la reintroduzione del voto con schede cartacee nei seggi. Si è dichiarato disponibile a verificare modalità diverse per l’assegnazione delle credenziali per il voto da remoto, pur evidenziando che il ritiro personale da parte degli aventi diritto è la modalità che meglio assicura il rispetto del principio della personalità del voto.
La Commissione ha infine approvato la proposta di parere favorevole con condizioni e osservazioni formulata dal relatore, di cui pubblichiamo qui di seguito il testo.
La Commissione Affari Esteri, esaminato lo schema di decreto del Presidente della Repubblica concernente il regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 2003, n. 395, in materia di Comitati degli italiani all’estero;
preso atto che l’intervento normativo è finalizzato ad introdurre norme che rendano più sicure ed economiche le procedure di voto per le elezioni dei Comitati degli italiani all’estero attraverso l’introduzione di modalità informatiche delle votazioni;
considerata l’esigenza ormai improcrastinabile di procedere rapidamente al rinnovo dei Comitati degli italiani all’estero e del Consiglio generale degli italiani all’estero;
considerato il limite di spesa imposto per provvedere al rinnovo di tali strumenti di rappresentanza;
considerata l’introduzione da parte del regolamento di un sistema informatico per l’espressione del voto, con l’obiettivo di semplificare le operazioni elettorali e di produrre un certo contenimento dei costi;
apprezzata la disposizione sui membri stranieri di origine italiana del Comitato degli italiani all’estero, che limita la possibilità di risalire solo sino al secondo grado di ascendenti e non più sino al quarto;
evidenziata criticamente una forzatura interpretativa della legge 23 luglio 2012, n. 118 recante “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 30 maggio 2012, n. 67, recante disposizioni urgenti per il rinnovo dei Comitati e del Consiglio generale degli italiani all’estero” nella parte in cui prevede che le modalità di votazione e scrutinio nei seggi costituiti possano avvenire anche mediante l’utilizzo di tecnologia informatica, e non già esclusivamente;
espresso il timore che le previsioni normative recate dallo schema in esame possano comportare il rischio di una partecipazione al voto fortemente penalizzata dalla ipotesi di limitazione dei seggi ai soli uffici consolari di prima categoria, sia pure temperata dalla possibilità di prolungare l’afflusso dei votanti su più di due giorni;
considerato che tale rischio è reso ancor più manifesto dalle modalità scelte per il primo rilascio delle “credenziali” per il “voto da remoto”, che prevedono per l’elettore l’obbligo di recarsi personalmente presso il Consolato;
manifestate delle riserve sulle forme di pubblicità per tutti gli aventi diritto previste dallo schema in esame in vista dell’appuntamento elettorale;
esprime, per quanto di competenza, parere favorevole, con le seguenti condizioni ed osservazioni:
che vengano modificate le modalità per il rilascio delle credenziali per il voto da remoto, escludendo in ogni caso l’obbligo per gli aventi diritto di doversi recare personalmente presso gli uffici consolari;
che sia prevista per le prossime elezioni la costituzione di un numero adeguato di seggi;
che nelle operazioni elettorali presso i seggi, il voto elettronico sia affiancato al voto mediante schede cartacee;
che vengano incrementate le forme di pubblicità sull’appuntamento elettorale;
che si accolga la disponibilità manifestata dal Consiglio Generale degli Italiani all’estero, dai COMITES e dalle reti associative per garantire il corretto funzionamento dei seggi elettorali attraverso il reclutamento, su base volontaria e gratuita, di apposito personale da mettere a disposizione delle autorità diplomatico-consolari;
formulando altresì l’invito al Governo a tenere comunque in debita considerazione le osservazioni del Consiglio di Stato sul provvedimento, ed in particolare in merito all’abrogazione della Rappresentanza del capo dell’ufficio consolare di cui all’articolo 17 dello schema di decreto. (Inform)