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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Nell’Aula di Montecitorio la commemorazione dell’Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Iacovacci: Tajani: “La memoria di questi straordinari servitori dello Stato continuerà a ispirare l’azione di tutti noi nell’operare per la pace del dialogo e nell’impegnarci per un mondo più giusto”

CAMERA DEI DEPUTATI

(Fonte immagine Camera dei Deputati)

ROMA – Si è tenuta presso l’Aula della Camera dei Deputati la commemorazione dell’Ambasciatore Attanasio e del Carabiniere Iacovacci, rimasti uccisi in un agguato in Congo il 22 febbraio 2021. Nel corso del dibattito è intervenuto il  Ministro degli Affari Esteri Tajani: “Quelle del diplomatico e del carabiniere non sono professioni come tutte le altre. Rappresentano una scelta di vita, che talvolta comporta persino di perderla quella vita dedicata agli altri, al bene comune, al servizio dello Stato e della Nazione. Questo è il prezzo, altissimo, pagato dall’Ambasciatore Attanasio e dal Carabiniere Iacovacci”, ha esordito il Ministro, ricordando anche la morte dell’autista del Programma alimentare mondiale, Mustapha Milambo, che guidava l’auto che due anni fa fu oggetto di un’imboscata nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo. “Oggi sentiamo, con la stessa commozione, il dolore straziante per quell’eccidio, testimoniamo tutta la nostra vicinanza ai familiari delle vittime e ribadiamo l’impegno a lottare per assicurare loro giustizia e per onorare la memoria dei caduti” ha continuato Tajani ricordando che, in omaggio alla memoria di Attanasio, il Ministero degli Esteri sta organizzando una serie di iniziative importanti, prendendo spunto proprio dall’esperienza e dalle idee di Luca. “Abbiamo patrocinato 43 borse di studio per gli studenti di 12 Paesi, in alcuni dei quali l’Ambasciatore Attanasio ha prestato servizio. Il bando è stato lanciato il 22 febbraio, secondo anniversario della uccisione, frutto della collaborazione con l’università e-Campus e la Fondazione ‘Mamma Sofia’, l’ONG che la signora Zakia, condividendo con Luca l’amore per gli altri, ha fondato vari anni fa, per aiutare i bambini di strada”, ha evidenziato Tajani sottolineando che proprio con Seddiki Attanasio era stato annunciato il progetto, lo scorso dicembre, durante l’ultima Conferenza degli Ambasciatori; sempre durante quella Conferenza era stata intitolata all’Ambasciatore Attanasio la scalea esterna adiacente al Palazzo della Farnesina mentre al Carabiniere Iacovacci una sala dell’Unità di Crisi. “La via della nostra Ambasciata a Kinshasa porta ora il nome di Luca. Condividiamo la memoria nei nostri cuori, ma anche nei nostri luoghi di lavoro e promuoviamo azioni che traggano ispirazione dall’esempio che i caduti ci hanno lasciato. In una società in cui troppi sono i disvalori che vengono offerti alle giovani generazioni, il sacrificio di questi due uomini rappresenta la sintesi di valori positivi della nostra società: due uomini che erano al lavoro per aiutare gli altri, per aiutare popoli che vivevano in condizioni economiche che dovevano essere cambiate, uomini che non hanno esitato a mettere a repentaglio la loro vita”, ha aggiunto Tajani ricordando anche un’altra iniziativa intitolata all’Ambasciatore Attanasio, dedicata alla promozione commerciale e all’assistenza alle imprese italiane impegnate nei mercati dell’Africa subsahariana. “Gli uffici di ICE, le agenzie, le nostre ambasciate e i nostri consolati – ha continuato il Ministro – la stanno realizzando, sulla base di una proposta che proprio Luca aveva avanzato, forte della sua esperienza all’estero. La diplomazia è un mondo poco conosciuto, pochi cittadini sanno esattamente cosa fanno i nostri diplomatici. Il ricordo di Luca e il suo esempio ci aiutano a renderlo più vicino. Raccontare la sua vita ci fa capire come rappresentare il nostro Paese all’estero significhi costruire ponti, coltivare il dialogo, anche nelle aree e nei momenti più difficili. Il sacrificio dell’Ambasciatore in un Paese lontano, dove era impegnato al servizio dell’Italia per promuovere la cooperazione internazionale, la pace e i nostri valori fondanti, diviene sempre più attuale. Ricordare l’ambasciatore Attanasio, il carabiniere scelto Iacovacci e l’autista Milambo – ha concluso il Ministro – non è solo un dovere istituzionale, ma un atto di giustizia e di amore. La memoria di questi straordinari servitori dello Stato continuerà a ispirare l’azione di tutti noi nell’operare per la pace del dialogo e nell’impegnarci per un mondo più giusto”. (Inform)

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