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Mosca, anteprima a Villa Berg del “Ritratto del pittore Frank Haviland” di Amedeo Modigliani

CULTURA

A pochi giorni dall’apertura della mostra “L’arte libera. Il futurismo italiano dalla collezione di Gianni Mattioli”

MOSCA (Russia) – Il 18 ottobre prossimo sarà inaugurata a Mosca, presso il Museo Puškin delle Belle Arti, la mostra “L’arte libera. Il futurismo italiano dalla collezione di Gianni Mattioli”. L’inaugurazione è stata preceduta il 13 ottobre da una Preview ospitata dall’Ambasciatore Giorgio Starace a Villa Berg, sede dell’Ambasciata d’Italia a Mosca, di una delle opere più prestigiose della collezione, il Ritratto del pittore Frank Haviland di Amedeo Modigliani. L’evento ha rilanciato la tradizione della nostra sede diplomatica di ospitare, per la stampa ed i protagonisti del mondo della cultura in Russia, celebri opere delle grandi mostre organizzate o patrocinate dall’Ambasciata.

La mostra, patrocinata e sostenuta dall’Ambasciata d’Italia in collaborazione con gli Istituti Italiani di Cultura di Mosca e di San Pietroburgo, realizzata anche grazie al generoso sostegno finanziario di Sberbank, rappresenta il momento culminante dell’ambizioso progetto espositivo che, nell’ambito delle iniziative per celebrare l’Anno incrociato Italia-Russia dei Musei (inaugurato a Milano dai Ministri Franceschini e Ljubimova il 29-30 settembre scorso), ha portato in questa terra una delle più significative collezioni private italiane dell’arte del Novecento, composta da ventisei opere di inestimabile valore – assurte a vere e proprie icone del futurismo italiano – che dopo San Pietroburgo (con un diverso allestimento presso il Museo Russo di Stato) e Mosca abbandoneranno per sempre il circuito museale mondiale.

Le opere saranno esposte al Museo Puškin delle Belle Arti nelle sale della Galleria d’arte dei Paesi d’Europa e d’America del XIX-XX secolo, ove trova spazio la collezione permanente: una scelta indicativa dell’interessante approccio contrastivo che si vuole dare al progetto, che integra Balla, Boccioni, Severini, Sironi, Carrà e Morandi – per citare solo alcuni degli artisti selezionati da Gianni Mattioli – nel contesto delle avanguardie europee, facendo emergere i punti di contatto, ma anche di respingimento, fra le poetiche del futurismo italiano e degli altri movimenti coevi.

Per come è stata strutturata e per come accompagna il pubblico, la mostra “L’arte libera. Il futurismo italiano dalla collezione di Gianni Mattioli” consente di esplorare una straordinaria stagione di circolazione europea delle ideologie e delle sperimentazioni artistiche e di scoprire un’ulteriore, significativa declinazione storica dell’intensissimo rapporto culturale che da sempre lega Italia e Russia.

La mostra sarà accessibile al pubblico dal prossimo 19 ottobre sino al 16 gennaio 2022. (Inform)

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