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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mogherini, ottenere risultati dal canale di dialogo aperto a Roma

UCRAINA

La Comunità internazionale si pronuncia

Mogherini, ottenere risultati dal canale di dialogo aperto a Roma

 

ROMA – Ottenere dei risultati dal canale di dialogo aperto a Roma sulla crisi Ucraina: è l’obiettivo prioritario dell’Italia condiviso con la Comunità internazionale come è emerso anche nella conference call di ieri alla quale ha preso parte il ministro Federica Mogherini insieme con il segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, il segretario di Stato americano John Kerry, l’alto rappresentante per la politica estera Ue Catherine Ashton, il ministro degli Esteri britannico William Hague, il ministro degli Esteri francese Laurent Fabius, il ministro degli Esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier, il ministro degli Esteri polacco Radoslaw Sikorski, il ministro degli Esteri turco Ahmet Davutoglu e il ministro degli Esteri canadese John Baird.

”Inevitabili reazioni a livello europeo”

“Si è convenuto – ha detto Mogherini – di compiere tutti gli sforzi utili a far sì che il canale di dialogo aperto, già con la conferenza di Roma, porti a un risultato. Se questo non dovesse accadere, e anche alla luce del referendum di domenica in Crimea, lunedì al Consiglio Affari Esteri di Bruxelles discuteremo a livello europeo le inevitabili reazioni” ha proseguito. I contatti tra i partecipanti alla conference call proseguiranno nelle prossime ore e nel fine settimana, anche a seguito del previsto incontro a Londra tra il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, e il segretario di Stato americano Kerry.

Appello a Mosca

I contatti ed i colloqui ai quali ha partecipato il ministro Mogherini, nel tentativo di mantenere aperto il canale di dialogo per arrivare a una de-escalation e alla formazione di un gruppo di contatto, con la partecipazione di Mosca e Kiev, fanno seguito all’appello lanciato a Mosca dai Paesi G7 e dall’Europa affinché cessi di ”cambiare lo status della Crimea” in violazione delle leggi internazionali, a ritirare le sue truppe nelle caserme in cui erano stazionate prima della crisi ed avviare discussioni dirette con il governo dell’Ucraina e rendersi disponibile ad una mediazione internazionale.  (Inform)

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