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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Ministro Bonino: “La Russia è un partner importantissimo e deve esserlo anche per l’Ue”

ITALIA-RUSSIA

Media Forum  alla Farnesina

Ministro Bonino: “La Russia è un partner importantissimo e deve esserlo anche per l’Ue”

“Intendiamo utilizzare la nostra Presidenza UE per contribuire a un rilancio delle relazioni euro-russe” .Vice ministro Dassù: “Mosca, partner chiave non solo su temi economici”

 

ROMA – Partner chiave e protagonisti di un rapporto franco e costruttivo, che include anche i punti di divergenza e le priorità politiche diverse esistenti tra i due Paesi. Così il ministro degli Esteri Emma Bonino, intervenendo al Media Forum Italia-Russia organizzato alla Farnesina ha inquadrato le relazioni tra Roma e Mosca alla vigilia del Vertice intergovernativo che si terrà domani 26 novembre a Trieste. Mentre l’iniziativa di oggi – alla quale ha preso parte anche il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov – è servita anche a produrre uno scambio di idee tra i rappresentanti dei media, del mondo universitario e delle società civili italiana e russa.

E l’importanza di un contesto di rapporti che non si limiti solo alla sfera istituzionale ed economica ma abbracci anche quella sociale e culturale è stata più volte ribadita nel corso del Media Forum, organizzato con il coordinamento scientifico dell’Ispi e aperto dal segretario generale della Farnesina, ambasciatore Michele Valensise. Tanti i temi trattati nel corso dell’iniziativa, dal quelli inerenti al dossier mediorientale – a partire dalla bozza di accordo sul nucleare firmata a Ginevra – ai rapporti italo-russi, fino ai mutamenti del mondo della comunicazione nell’era del digitale.

“La Russia è un partner importantissimo e deve esserlo anche per l’Ue”. E il vertice intergovernativo di Trieste “ci consentirà di vedere gli interessi comuni e non ci impedirà di dirci cose su cui non siamo d’accordo”, ha spiegato Emma Bonino soffermandosi sui rapporti bilaterali tra Roma e Mosca. Relazioni strategiche ormai consolidate, rispetto alle quali, tuttavia, “non nascondiamo le irritazioni e le difficoltà degli ultimi giorni, interessi e priorità politiche divergenti su alcuni temi”, ha precisato il capo della diplomazia rimarcando al tempo stesso, come un dialogo franco come quello esistente con la Russia sia anche la base per un rapporto il più possibile costruttivo.

Ma perché lo scambio tra due Paesi sia davvero completo, serve anche una collaborazione che vada al di là di quella meramente governativa. “Il dialogo tra le società civili deve aiutare i governi a discutere un po’ di tutto”, ha spiegato il vice ministro degli Esteri Marta Dassù intervenendo al Media Forum e sottolineando come la Russia, per l’Italia, “sia un partner chiave non solo per ragioni economiche. Il ragionamento dell’Italia è più strategico, quello con la Russia non è solo un rapporto economico ed energetico essenziale”.

Un rapporto quello tra Roma e Mosca che potrebbe avere un ulteriore rilancio con l’inizio del semestre italiano di Presidenza Ue. “Intendiamo utilizzare la nostra Presidenza UE del II semestre 2014 per contribuire a un effettivo rilancio delle relazioni euro-russe e la premessa per poterlo fare è quella di verificare nel dettaglio le posizioni russe e i margini per soluzioni di compromesso rispetto alle numerose questioni aperte”, ha spiegato il ministro Bonino in un’intervista rilasciata a Ria Novosti durante la quale ha rimarcato come “le consultazioni con Mosca siano intense e articolate sia a livello politico sia a livello di Alti Funzionari. Ci confrontiamo costantemente non solo sulla crisi siriana che in questo momento rappresenta la priorità, ma anche su temi quali Asia Centrale, Africa, Processo di Pace in Medio Oriente”. Regione rispetto alla quale ci sono diversi punti di convergenza tra Italia e Russia. Come Mosca, infatti, “siamo convinti che per la crisi siriana non ci sia altra soluzione che quella politica”, ha evidenziato il ministro Bonino esprimendo la propria soddisfazione per la fissazione della data della Conferenza Ginevra 2, il prossimo 22 gennaio. (Inform)
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