direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Michele Schiavone: Storie in movimento di milioni di italiani all’estero

ITALIANI ALL’ESTERO

 

EOMA – “Storie in Movimento, il programma di Rai 3 trasmesso durante due settimane per un numero di dieci puntate, ha interessato milioni di telespettatori facendo conoscere all’Italia e, grazie alle nuove tecnologie, a milioni di italiani all’estero il fenomeno migratorio nazionale italiano dando ampio risalto a storie di partenze e di arrivi, intrecciandole con testimonianze di vita vissuta fuori dai canoni, dai luoghi comuni e dall’amarcord delle ovvietà riportate dai rotocalchi e dalle notizie di cronaca. L’emigrazione italiana è una realtà spesso rimossa dalle istituzioni, riconosciuta supinamente dalle tante famiglie nonostante lo spopolamento di interi territori in tutte le regioni italiane e una diaspora che va ad arricchire altre economie”. Lo scrive in un articolo il segretario generale del Cgie Michele Schiavone che prosegue : “La realtà dell’emigrazione e dell’immigrazione italiana è seguita, analizzata e vissuta dal mondo accademico italiano, dalla rappresentanza istituzionale italiana e straniera in particolare dal Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, che in collaborazione con Rai 3 grazie alla regista Alessandra Rossi e allo storico Toni Ricciardi, hanno dato voce a storie di nostri connazionali residenti in altri paesi o a persone provenienti d’altrove o nate in Italia per far conoscere le reali realtà, le potenzialità e i limiti legati ai trasferimenti delle persone. L’Italia deve chiedersi il perché e trovare soluzioni urgenti e adeguati alle partenze e agli arrivi di tanti cittadini, dotandosi di norme e promuovendo progetti rispondenti al fenomeno migratorio. Con ‘Storie in Movimento’ – continua Schiavone  – il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero si è volutamente rivolto ai citati autori del documentario per proporre all’attenzione del grande pubblico i chiaroscuri dell’emigrazione italiana e soprattutto per tentare di portare l’argomento nel discorso pubblico nazionale, per far avanzare l’aggiornamento delle norme e l’attenzione delle istituzioni sui numerosi aspetti di questo mondo, del popolo dei migranti italiani spesso dimenticato. Il tentativo è riuscito, è stato premiato da milioni di telespettatori in Italia e all’estero e rappresenta una bella esperienza da riproporre. All’origine delle storie narrate ci sono persone in carne e ossa, che per diverse ragioni si trasferiscono dai propri territori per amore o per spirito artistico, per migliorare le proprie condizioni di vita, per interessi professionali, per conoscere e vivere liberamente il mondo. Queste condizioni di partenza sia di carattere sociale, assieme alla ricerca di conoscere il mondo o di vivere esperienze nuove, per tanti secoli venivano classificate dalla narrazione popolare e accademica col termine “emigrazione”, oggi benché il fenomeno tende progressivamente a moltiplicarsi, assumono definizioni nuove in linea con i lemma che fotografano la modernità. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero ringrazia la maestria e l’impegno degli autori, e la Rai per aver dedicato, per la prima volta nella sua storia, un approfondimento documentale di tale ampiezza, che potrà servire anche materiale audiovisivo di studio nelle scuole e al terzo settore per trasferire conoscenza sull’argomento e promuovere civismo. Tale era il senso di queste dieci trasmissioni e gli obiettivi posti alla base del progetto di collaborazione tra il nostro organismo e la Rai. Il successo riscosso arricchisce la prospettiva per replicare “Storie in Movimento” narrando l’emigrazione italiana di altri continenti, meta di antica e nuova emigrazione di milioni di connazionali”. Nell’articolo il Segretario Generale sottolinea come la realtà contenutistica di questa straordinaria documentazione audiovisiva sia però stata interpretata da qualcuno dei destinatari “in maniera distorta”, divenendo strumento di disputa politica, con la presentazione di una interrogazione.  Per Schiavone, che ricorda quante volte il mondo degli italiani all’estero si sia rivolto ai rappresentanti dei due rami del palamento senza ricevere risposta, reazioni di questo tipo stanno a manifestare lo sforzo ancora necessario per illuminare sulle tematiche dei connazionali nel mondo chi, “per dovere e professione, dovrebbe interessarsi continuamente al mondo degli italiani all’estero; vorrà dire che altri soggetti assieme al Cgie dovranno lavorare a lungo e mettere in campo altri progetti per far vivere nella quotidianità del nostro paese il fenomeno migratorio italiano facendo emergere altre “Storie in Movimento” più articolate, complesse ma degne di essere rappresentate”. (Inform)

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