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Mattarella: “Tra qualche settimana 400 milioni di cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento: sarà un grande esercizio di democrazia. E mi auguro che vi sia una grande partecipazione al voto”

QUIRINALE

Il Capo dello Stato in Slovenia per il ventennale dell’adesione del Paese all’Unione Europea

(Fonte foto Presidenza della Repubblica)

LUBIANA – “Tra qualche settimana 400 milioni di cittadini europei saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Parlamento: sarà un grande esercizio di democrazia. E mi auguro che vi sia una grande partecipazione al voto, perché in questo modo i cittadini sono protagonisti del futuro del continente e dell’Unione di cui fanno parte. Sarà compito poi delle Istituzioni europee e dei governi adoperarsi perché l’Unione sia protagonista nella vita internazionale, recandovi il suo contributo che è essenzialmente di volontà di pace, di collaborazione e di stabilità”.

Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nelle dichiarazioni alla stampa al termine della Riunione informale dei Capi di Stato nel Castello di Brdo in occasione del ventennale dell’adesione della Slovenia all’Unione Europea. “Per la Repubblica italiana l’evento di venti anni or sono rivestì un valore molto alto, non soltanto in quanto Paese che aveva partecipato all’avvio del percorso europeo nel 1957 ma in quanto Paese direttamente confinante, che ha potuto vivere direttamente quell’evento con emozione, perché realizzava l’unione delle prospettive di futuro dei due popoli, sloveno e italiano”, ha ricordato il Capo dello Stato.   “La celebrazione odierna di questo evento così importante di vent’anni fa ,non soltanto per la Slovenia e gli altri nove Paesi che entrarono nell’Unione, ma per l’intera Unione , richiama e sollecita a sottolinearne l’urgenza, se si vuole – ha poi avvertito  Mattarella – anche contribuire al consolidamento della pace, del completamento del progetto europeo. Oggi più che mai imprescindibile, anzitutto per i Paesi dei Balcani occidentali ,ci sono Paesi che attendono da vent’anni, e non è possibile che si indulgi ulteriormente, oltre che per l’Ucraina, la Moldova e la Georgia”. Il Capo dello Stato ha rimarcato ancora che l’Unione europea è nata come “comunità di valori e  non  semplice cornice di utile collaborazione economica”. “L’Unione europea ci fa progredire insieme” ha detto Mattarella che “tra i tanti elementi” ne ha indicati “come simbolo, due: Schengen ed Erasmus. Due istituti, due realtà che contrassegnano e manifestano la cittadinanza europea”, ha sottolineato il Presidente della Repubblica. (Inform)

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