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Mattarella riceve i candidati ai Premi David di Donatello: “La storia del nostro Paese, la storia della Repubblica, delle conquiste di libertà e democrazia, è passata dal Grande schermo”

QUIRINALE

(Fonte foto Presidenza della Repubblica)

ROMA – “La storia del nostro Paese, la storia della Repubblica, delle conquiste di libertà e democrazia, è passata dal Grande schermo. E’ stata narrata attraverso emozioni, volti, sentimenti; attraverso vicende drammatiche e speranze che sorgevano; attraverso la quotidianità del vivere e l’eccezionalità di tante storie personali”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che oggi ha ricevuto in Quirinale i candidati ai Premi “David di Donatello” 2024 . Mattarella ha sottolineato come il cinema, “vivendo in un contesto di libertà e di pluralismo, svolga questa preziosa funzione di ricerca e di sfida creativa, incoraggiato nel produrre, nell’innovare, anche nel rischiare” e come esso “nel volgere degli anni, abbia costantemente ampliato le sue potenzialità espressive e narrative e, con esse, la capacità di quanti ne fruiscono di immaginare, conoscere, riflettere, fare memoria, sorridere e piangere, sognare”. “Il cinema registra una rinnovata vitalità e un più vasto campo d’azione” ha osservato ancora il Capo dello Stato , evidenziando che “si tratta di un’opportunità per l’Italia, non soltanto per chi vi opera”, poiché “il cinema è un’industria di grande rilievo, che dà lavoro a tante persone, che coltiva specialismi e saperi, e produce ricchezza che concorre al benessere del Paese”. “Le politiche pubbliche -ha detto Mattarella – devono tener conto di questi valori. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza destina, difatti, importanti risorse al cinema e alla cultura. Le istituzioni sono quindi chiamate a promuovere le tante opportunità che possono offrire occasioni di sviluppo in questo ambito. Opportunità che si inseriscono in una condizione internazionale che registra una competizione sempre più vigorosa e postula, quindi, un sicuro quadro normativo di riferimento”. “Grande attenzione – ha aggiunto – va rivolta in particolare all’espressione dei giovani artisti, che devono poter provare, sperimentare, dunque formarsi e crescere. L’ingresso di nuove generazioni produce nuova ricchezza. Esprime libertà, quella libertà da assicurare anche a chi non condivide i nostri gusti, a chi la pensa diversamente”. “Abbiamo bisogno del cinema. Della sua sensibilità, della sua arte, delle sue visioni plurali” ha rimarcato il Capo dello Stato. (Inform)

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