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INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

Mattarella: “Gli Atenei sono parte di un sistema prezioso dell’Italia e sono tutti raccordati in questa rete che fa crescere il nostro Paese”

QUIRINALE

Il Capo dello Stato all’inaugurazione dell’anno accademico dell’Università della Basilicata

Tragedia di Cutro, “Il cordoglio deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti. Dell’Italia, per la sua parte, dell’Unione europea, di tutti i Paesi che ne fanno parte”

(Fonte foto Presidenza della Repubblica)

POTENZA – “Gli Atenei hanno un ruolo decisivo, trasmettendo il sapere, educando alla ricerca, alla libertà di pensiero e di ricerca, esortando gli studenti a essere protagonisti del proprio futuro. In questo vi è un ruolo fondamentale. Gli Atenei sono parte di un sistema prezioso del nostro Paese e sono tutti raccordati in questa rete che fa crescere il nostro Paese. Ne sono convinto, come sempre ho dichiarato; sono consapevole di questo valore, e sono convinto che anche su questo fronte sarà una rete preziosa per il nostro Paese”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia d’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’Università della Basilicata, che ha compiuto 40 anni. “L’Ateneo – ha sottolineato il Presidente – è un luogo in cui si esercita la democrazia, in cui si sviluppa la libertà. È questa la funzione della trasmissione del sapere, dell’amore per la ricerca”.

Il Capo dello Stato nel suo intervento ha richiamato l’attenzione sul tema dei profughi e dei migranti e ricordato la recente tragedia di Cutro: “In qualunque comunità la libertà non è effettiva se non è appannaggio di tutti. E il mondo intero è ormai sempre più una comunità raccolta, ormai con nessuna distanza effettiva, una comunità interconnessa, dentro la quale la mancanza di libertà o di esercizio dei diritti in un luogo colpisce tutti, ovunque. E questo richiamo è per noi particolarmente avvertito in questi giorni. A non molta distanza da qui, sulle coste di Calabria, giorni fa si è verificato un evento tragico che ha, come tutti ben sappiamo, coinvolto interamente la commozione del nostro Paese. I profughi afgani hanno fatto tornare anzitutto in mente quanto, quasi due anni fa, il nostro Paese ha fatto nel momento in cui i talebani occupavano Kabul per portare in Italia non soltanto i nostri militari in missione lì, ma per portare in Italia tutti i cittadini afgani che avevano collaborato con la nostra missione. Non ne abbiamo lasciato nessuno, li abbiamo tutti accolti qui in Italia. Ecco, questo ci fa tornare alla mente le immagini televisive della grande folla di afgani all’aeroporto di Kabul che imploravano un passaggio in aereo per recarsi altrove. Ci fa quindi comprendere ha sottolineato Mattarella – il perché intere famiglie, persone che non vedono futuro, cercano di lasciare, con sofferenza – come sempre avviene – la propria terra per cercare un avvenire altrove, per avere possibilità di un futuro altrove. Quindi, di fronte all’evento drammatico che si è consumato, ma ancor più a ciò che questo raffigura di condizioni drammatiche, in quello come in altri Paesi, il cordoglio -ha ammonito il Capo dello Stato –  deve tradursi in scelte concrete, operative, da parte di tutti. Dell’Italia, per la sua parte, dell’Unione europea, di tutti i Paesi che ne fanno parte. Perché questa è la risposta vera da dare a quello che è avvenuto, a quelle condizioni che con violazione dei diritti umani e della libertà, colpiscono tutti, in qualunque parte del mondo”.  (Inform)

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