direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

L’Usef accanto ai sindaci del Mezzogiorno che rivendicano i “Recovery Sud”

ASSOCIAZIONI

 

PALERMO – “Il divario tra Nord e Sud, continua ad essere una palla al piede per il rilancio economico dell’intera Italia”. Inizia così la riflessione del Segretario Generale dell’Usef Salvatore Augello che continua : “Un Sud che ancora oggi non ha le necessarie infrastrutture per la mobilità, ha un deficit nella sanità, continua a perdere le forze migliori perché i giovani lasciano la propria terra a beneficio di altre zone che ne godono i frutti”. “In passato il Sud si è dissanguato – prosegue Augello – a beneficio di un Nord che sviluppava le proprie industrie con la manodopera che veniva dalle regioni agricole del Mezzogiorno che restavano incolte o venivano restituite ai latifondisti, che spesso li cedevano in affitto a quei campieri che opprimevano i mezzadri, i braccianti, gli affittuari, ai quali imponevano le loro regole. E mentre il Nord si sviluppava e si arricchiva, contemporaneamente disprezzava i terroni ai quali negava ad esempio la casa”.

“Oggi, finalmente 323 amministratori e sindaci delle zone più povere di questa nostra Italia, – rileva Augello – con uno scotto di sano orgoglio, si sono riuniti ed hanno elaborato un documento, un’agenda, un decalogo di richieste dirette alle coalizioni che si candidano a governare l’Italia dopo le elezioni dei 25 settembre prossimo. Un decalogo con il quale chiedono assunzioni per i comuni tutti sotto organico e spesso privi di figure apicali, provvedimenti atti a fare ritornare i tanti cervelli che se ne vanno e che mettono in pericolo il futuro di queste zone che già hanno dato tanto. Interessante la richiesta – prosegue  Augello – di non parlare più di economia differenziata considerati i limiti ingigantiti prodotti in quei settori dove già si applica, vedi ad esempio la sanità. Al suo posto ormai messo in seria discussione dalla pandemia che ha permesso di evidenziare limiti del passato e nuovi indirizzi da seguire, i sindaci propongono una premialità ed incentivi per sviluppare forme di cooperazione tra comuni del Nord e comuni del Sud. Una politica degna di tale nome per attirare investimenti al Sud anche da quelle industrie che dal Sud hanno preso per poi andarsene”.  “Un intervento massiccio nel campo del sociale ed in quello del turismo oltre che a prevedere provvedimenti per le zone interne che sono quelle che più soffrono il processo di spopolamento. Questi ed altri – rileva Augello – i provvedimenti previsti nel decalogo predisposto dall’Agenda che prevede i Recovery Sud e che porta la firma di alcuni sindaci che si sono fatti promotori del progetto. Sindaci che amministrano comuni delle regioni più povere che si posizionano negli ultimi posti della graduatoria del PIL relativo alle 20 regioni italiane. Stiamo parlando della Calabria (20°), della Sicilia (19°), della Campania (18°), della Puglia (17°) ed infine del Molise che si piazza al 16° posto. Graduatoria dove le disparità di reddito pro-capite sono notevoli”. Augello, dopo aver ricordato che fra le firme dei promotori c’è anche  quella della sindaca di Alessandria della Rocca, la Dottoressa Giovanna Bubello, componente del Consiglio Generale dell’USEF recentemente eletta nel corso del 14° congresso dell’associazione, sottolinea come “una associazione come l’USEF che da sempre si batte per il Sud, per i milioni di italiani che hanno lasciato la propria terra non può restare estranea a questi movimenti rivolti a produrre benessere, uguaglianza, legalità e progresso, democrazia e servizi sociali per le zone meno fortunate che hanno già pagato un notevole presso all’unità d’Italia e che continuano a pagare un prezzo per la loro marginalità”. (Inform)

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