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“L’Italia del Père-Lachaise”, presentato a Roma il libro sulle vite straordinarie degli italiani di Francia e dei francesi d’Italia

MEMORIA

Ambasciatore Masset : Italia e Francia, due Paesi uniti da profonda amicizia

Direttore Generale Vignali (Maeci – Dgit): Un’opera innovativa con una chiave narrativa tutt’altro che convenzionale

Console Generale Gatto:  Questo volume è un lavoro di aggregazione, memoria e amicizia

 

ROMA – E’ stato presentato presso Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia, il libro “L’Italia del Père-Lachaise: vies extraordinaires des Italiens de France et des Français d’Italie”. Il volume, curato da Costanza Stefanori, è stato realizzato dalla Direzione generale per gli italiani all’estero del Maeci, dal Consolato generale d’Italia a Parigi e dal Comites parigino, con la partecipazione istituzionale della Società Dante Alighieri, dell’Istituto Italiano di Cultura, dell’Enit e della Fondation Simone et Cino Del Duca – Institut de France. Centoventi autori hanno raccontato le vite straordinarie dei circa sessanta personaggi che riposano nei quarantaquattro ettari del più grande cimitero parigino: per rendere l’idea delle dimensioni, all’incirca la stessa estensione territoriale dello Stato del Vaticano. Tra questi personaggi illustri abbiamo artisti di ogni tipo – pittori, letterati, musicisti e attori circensi – ma anche attivisti politici, per esempio diversi antifascisti fuggiti a suo tempo dall’Italia verso la Francia. Tra i partner di quest’opera troviamo dunque l’Anpi di Parigi e l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci; il sostegno è arrivato anche da tre Comuni italiani (Ravenna, Pesaro e Napoli) oltre che naturalmente dalla Città di Parigi – Ville de Paris.

E’ stata una presentazione intensa, introdotta dall’Ambasciatore di Francia in Italia , Christian Masset, che ha parlato di un “debito culturale reciproco tra i due Paesi, uniti da profonda amicizia”. Il riferimento è andato inevitabilmente al mondo della cultura nel suo complesso, coinvolgendo le università, il settore della moda e dell’economia. “Intrecci e scambi reciproci sono fondamentali per i nostri due Paesi al fine di essere più forti e coesi nell’affrontare le sfide future”, ha dunque sottolineato l’Ambasciatore Masset. Luigi Maria Vignali, Direttore generale per gli italiani all’estero del Maeci, ha moderato l’incontro e spiegato l’importanza di quest’opera. “Si tratta di un’opera innovativa con una chiave narrativa tutt’altro che convenzionale: abbiamo tra le mani una storia d’amicizia tra Italia e Francia, raccontata attraverso le vite straordinarie di questi personaggi, sviluppata attraverso una modalità di narrazione nuova e accompagnata da immagini e approfondimenti. E’ un volume che ha una valenza storica e culturale: potremmo definirlo un invito alla conoscenza”, ha spiegato Vignali evidenziando come all’interno del libro sia stata inserita anche una mini-guida tascabile per poter visitare più agilmente il cimitero di Père-Lachaise. “Attraverso le vite di artisti, musicisti, pittori, esploratori e antifascisti si è voluto ripercorrere questo lungo ponte culturale che collega i nostri due Paesi. Tra i diversi artisti che si trovano in questo luogo di sepoltura, mi piace ricordare in particolare quelli circensi come il clown Achille Zavatta: erano artisti che spesso si distinguevano anche nella satira politica”, ha sottolineato Vignali che ha voluto ricordare la figura di un altro grande artista: il pittore Giuseppe De Nittis, al quale è stato dedicato un video proiettato durante la presentazione. Arrivato a Parigi appena ventenne, questo “piccolo provinciale delle Puglie” – come veniva descritto dalla critica dell’epoca – seppe ben presto “imporre a Parigi, con spavalderia, il suo gusto e il suo spirito meridionale davvero forti e originali”. Il giovane artista aveva per la Francia un amore misto a gratitudine. “Ho ascoltato ‘La Marsigliese’ per la prima volta. Quel giorno ho visto l’anima della Francia e ho sentito battere il suo cuore. Fino a quel momento l’avevo amata; da quel giorno in poi ne feci la mia Patria”, ebbe a dire lo stesso De Nittis tanto da essere considerato con affetto “il più parigino dei parigini”.

Qual è stata la genesi di quest’opera così ambiziosa? Emilia Gatto, Console generale d’Italia a Parigi, ha raccontato l’iter che ha portato al prodotto finale. “E’ stata un’avventura entusiasmante ed una fantastica opportunità. L’idea è sbocciata in occasione di una visita ad Aurelio Orioli (esule antifascista romagnolo, ndr) ed è stata plasmata con Tiziana Zalla, che all’epoca era Presidente del Comites. Questo volume non è soltanto la risultante di due culture ma di un lavoro di aggregazione, di memoria e di amicizia”, ha spiegato il Console Gatto. Vincenzo Cirillo, Presidente del Comites di Parigi, ha evidenziato come “il volume sia stato il frutto di un duro lavoro portato avanti per due anni, tra stesura dei testi, visite guidate e serate per la raccolta dei fondi necessari alla pubblicazione”. Un lavoro, insomma, tutt’altro che facile e certamente non privo di ostacoli come ha raccontato anche la curatrice dell’opera, Costanza Stefanori. “Siamo partiti da appena dieci tombe e poco per volta siamo arrivati alle attuali: per rintracciarle con precisione ci siamo dovuti affidare alle fonti più diverse ed anche alle testimonianze orali delle persone, perché l’archivio del cimitero non era direttamente accessibile al pubblico”, ha spiegato Stefanori. Tra gli autori del volume, infine, spiccano anche firme note come quella dello scrittore Corrado Augias e del giornalista Massimo Nava. “I cimiteri sono i luoghi in cui meglio si conservano le memorie dei popoli”, ha commentato Augias mentre Nava ha sottolineato “la grande capacità della Francia di saper accogliere ed esaltare talenti”.

E’ doveroso concludere con i nomi dei protagonisti che hanno ispirato questo lavoro, ossia con l’elenco di quelle vite straordinarie che attualmente riposano nel Père-Lachaise: Alboni Maria, Bellini Vincenzo, Belloni Serge, Bordogni Marco, Bossi Giuseppe Aurelio Carlo, Bosso Ferdinando e Orioli Aurelio, Famiglia Bugatti (Carlo, Ettore, Rembrandt), Caffi Andrea, Callas Maria, Capellaro Charles-Romain, Cernuschi Enrico ‘Henri’, Cherubini Luigi, Famiglia Corvi (Jacques e Ferdinand), De Nittis Giuseppe, Del Duca Cino ‘Pacifico’, Della Gherardesca ‘Taylor’ Harriet, Facchina Gian Domenico, Fontanarosa Lucien, Franconi Antonio, Les Garibaldiens de l’Argonne, Gobetti Piero, Grappelli Stéphane, Grisi Giulia ‘Juliette de Candia’, Sorelle Milanollo (Maria e Teresa), Modigliani Amedeo, Montand Yves ‘ Ivo Livi’, Moustaki Georges, Murat Gioacchino, Oldoini Virginia Contessa di Castiglione, Pacini Antonio, Paer Ferdinando, Palizzi Giuseppe, Patti Adelina, Peretti Serge, Potocka ‘Pignatelli’ Emmanuela, Rizzo Willy, Fratelli Rosselli (Carlo e Nello), Rossini Gioacchino, Ruffo Fabrizio Principe di  Castelcicala, Santini Pio, Soliva Carlo Evasio, Tadolini ‘Savorani’ Eugenia, Taglioni Maria, Tamberlick Enrico, Tarchi Angelo, Famiglia Tortoni (François-Xavier e François-Aldégonde), Verazzi ‘Faniel’ Josephine, Famiglia Visconti (Ennio Quirino e Louis ‘Ludovico Tullio Gioacchino’), Zavatta Achille. Sono invece passati per il Père-Lachaise: Canudo Ricciotto, Chiesa Eugenio, Cipriani Amilcare, Denina Carlo, Leti Giuseppe, Savorgnan di Brazzà Pietro. (Simone Sperduto/Inform)

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