direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

L’intervento nell’Aula della Camera di Federica Onori (M5S, ripartizione Europa) sul progetto di legge per la ratifica ed esecuzione degli Accordi tra Italia e Confederazione svizzera relativi all’imposizione dei lavoratori frontalieri : soddisfazione per il provvedimento, ma occorre un intervento strutturale sul telelavoro

CAMERA DEI DEPUTATI 

ROMA – La deputata eletta nella ripartizione Europa Federica Onori (M5S) è intervenuta in Aula nel corso della discussione sul progetto di legge per la ratifica ed esecuzione degli Accordi tra Italia e Confederazione svizzera relativi all’imposizione dei lavoratori frontalieri e altre questioni in materia di imposte sul reddito e sul patrimonio

Onori ha sottolineato come della normativa in esame si sentisse da tempo il bisogno e come essa corrisponda alla necessità di offrire una maggiore tutela ai lavoratori frontalieri, non ultimo in termini di fiscalità.

“Dal punto di vista complessivo, accogliamo favorevolmente la normativa in esame, che riguarda – spiega Onori – l’eliminazione delle doppie imposizioni su salari, stipendi e altre remunerazioni dei lavoratori transfrontalieri, tenendo conto sia dei costi sostenuti dalle aree di frontiera per infrastrutture e servizi pubblici ad essi connessi sia dell’importante contributo che essi arrecano all’economia delle aree di frontiera”.

“Nello specifico, tengo ad evidenziare il fatto che, ratificando quanto in esame, andiamo a sostituire la ormai vetusta normativa del 1974, che regolava solamente il trattamento dei lavoratori frontalieri italiani che lavorano in Svizzera. Ora, invece – prosegue la deputata, – andiamo a disciplinare anche il trattamento dei frontalieri svizzeri che lavorano in Italia, nel segno quindi del principio di reciprocità. Si stabilisce un metodo di tassazione concorrente, che attribuisce i diritti di imposizione sia allo Stato di residenza del lavoratore frontaliero sia allo Stato fonte del reddito da lavoro dipendente, in questo modo riconoscendo al lavoratore italiano un credito d’imposta per quanto versato in Svizzera. A nostro giudizio si compie, quindi, un positivo passo nella direzione del pieno rispetto del principio di non discriminazione del lavoratore frontaliero nel trattamento fiscale”.

Onori esprime poi la sua parziale soddisfazione per la proroga al giugno 2023 delle disposizioni sul telelavoro per i lavoratori frontalieri disposta in un emendamento al testo del provvedimento in esame da parte del Governo. “Ci aspettiamo che il Governo si adoperi al più presto per l’implementazione di soluzioni strutturali, che vadano a disciplinare la materia del telelavoro per i lavoratori transfrontalieri – spiega Onori, che annuncia il voto favorevole del suo gruppo al provvedimento.

Il testo del disegno di legge, che è stato approvato dalla Camera, dovrà ora tornare al Senato per il sì definitivo. (Inform)

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
Powered by Comunicazione Inform | Designed by ComunicazioneInform