direttore responsabile Goffredo Morgia
Registr. Trib. Roma n.338/2007 del 19-07-2007
INFORMAZIONI DEL GIORNO – NEWS PER GLI ITALIANI ALL'ESTERO

L’intervento del vice capo missione dell’Ambasciata d’Italia Fabrizio Mazza sulla diffusione del “sistema Italia” in Argentina.

SOCIETÀ DANTE ALIGHIERI

A Buenos Aires l’83° Congresso “Italia, Argentina, mondo: l’italiano che ci unisce”

 

“Per mantenere il legame e l’appartenenza all’Italia occorre puntare sui giovani, attraverso il ringiovanimento delle cariche nelle associazioni italiane e l’offerta culturale”

 

BUENOS AIRES – Tra gli interventi che si sono succeduti nel corso dell’83° Congresso della Società Dante Alighieri, tenutosi a Buenos Aires dal 18 al 20 luglio e intitolato “Italia, Argentina, mondo: l’italiano che ci unisce”, anche quello del vice capo missione dell’Ambasciata d’Italia in Buenos Aires Fabrizio Mazza che ha richiamato i numerosi attori del “sistema Italia” presenti in Argentina. Tra essi, l’Ambasciata, il  Consolato generale, l’Istituto Italiano di Cultura, l’Agenzia Ice, la Camera di commercio, la scuola italiana “Cristoforo Colombo” e il Teatro Coliseo, “unico teatro di proprietà dello Stato italiano fuori dall’Italia – ha ricordato Mazza, rilevando poi come a questi si sia aggiunto da ultimo il nuovo Centro italo-argentino di alti studi universitari, presentato in occasione della recente visita del nostro presidente del Consiglio, Giuseppe Conte nel Paese sudamericano.

“Un punto di forza che talvolta non viene adeguatamente valorizzato è la rete consolare italiana in Argentina, la più grande fuori dall’Italia, insieme a quelle che abbiamo in Germania e Stati Uniti – ha affermato Mazza, segnalando come essa sia “la più grande rete consolare straniera in Argentina”, composta – oltre che dall’Ambasciata e dal Consolato generale di Buenos Aires – anche dai Consolati generali di Rosario, Cordoba, La Plata e Bahia Blanca, dai Consolati di Mendoza e Mar del Plata, dalle due agenzie consolari di Moron e Lomas de Zamora e da “una costellazione di consolati onorari”. Si tratta di “una rete articolata, che copre tutta l’Argentina, è che è il risultato dello storico movimento migratorio di 3 milioni di italiani. In Argentina infatti – ricorda il vice capo missione – oggi vive la più grande collettività italiana all’estero, circa 1 milione di residenti”. Essa è inoltre “il risultato di relazioni di amicizia solide e durature, e che negli ultimi anni sono sempre più positive e strette”. A testimonianza di questo forte legame, Mazza segnala anche l’apertura di 5 nuove sezioni scolastiche bilingue avvenuta in occasione della visita del Ministro dell’Istruzione italiano, Marco Bussetti nella scorsa primavera e che “si sono aggiunte alle 6 scuole italiane paritarie già esistenti nel Paese”.

“Alla base della nostra presenza in Argentina ci sono poi tantissime associazioni italiane, che interagiscono con la rete consolare. Tra esse – prosegue Mazza – spiccano quelle delle Società Dante Alighieri, che sono circa 100 in tutta l’Argentina, una rete di italianità che si irradia anche attraverso i suoi circa 70 mila studenti di italiano”, un numero di tutto rispetto per il capo missione, che ritiene però possibili “enormi margini di miglioramento”, “puntando maggiormente sui giovani”.

“Il processo di adattamento e integrazione nella cultura del paese ospitante, che è necessario e positivo, si compie e si definisce integralmente di solito alla terza generazione in ogni paese di emigrazione. Per mantenere il legame e l’appartenenza all’Italia occorre puntare sui giovani, sia attraverso il ringiovanimento delle cariche delle associazioni italiane che con l’offerta culturale – conclude Mazza, sottolineando la necessità di un “riequilibrio” di quest’ultima, “rimodulando il peso della cultura classica italiana e aumentando quello delle giovani generazioni”. (Inform)

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